Calendario – 23 Novembre 2014

Domenica 23 novembre, NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO, RE DELL’UNIVERSO
7.30: Pro Populo
9.30: Def. Ambrogio e Gianna
11.00: Def. Giannino Eginardi e Fam. Def.

Lunedì 24 novembre, Ss. Andrea Dung-Lac, sacerdote
11.00: Esequie di Maggi Giuseppina

Martedì 25 novembre, Feria
16.30: Def. Angela e Pina

Mercoledì 26 novembre, Feria
16.30: Per int. Off.

Giovedì 27 novembre, Feria
8.30: Per int. Off.
21.00-22.00: Adorazione eucaristica

Venerdì 28 novembre, Feria
15.30: Esposizione eucaristica
16.30: Def. Fam. Curti-Ponzella

Sabato 29 novembre, Feria
16.30: Def. Antonio e Fam. Def.

Domenica 30 novembre, I AVVENTO
7.30: Pro Populo
9.30: Def. Fam. Scoccati e Vigoni
11.00: Def. Luigi, Piera e Genitori

Avvisi – 23 Novembre 2014

  • Domenica 23 c.m.,
    ore 10.00: Catechismo dei ragazzi. Giornata del Seminario.
    Nel pomeriggio a partire delle ore 15.15, c’è il catechismo per i bambini di 1°, 2°, 3° elementare e l’incontro per i loro genitori.
  • Martedì 11 c.m., ore 21.00: Prove di canto.
  • Mercoledì sera, ore 21.00, in sala parrocchiale:
    Incontro dei Gruppi di Ascolto del Vangelo: “Il Padre nostro”.
  • Venerdì sera, alle ore 20.30: Catechismo per i ragazzi di 1°, 2° e 3° Media.
  • Domenica 30 c.m.,
    ore 9.30: Incontro per gli adolescenti.
    Nel pomeriggio, a partire delle ore 15.15, c’è il catechismo per i bambini di 4°, 5° elementare e l’incontro per i loro genitori.
  • Ringrazio tutti per la buona riuscita della Castagnata di domenica scorsa.

23 Novembre 2014

Carissimi Parrocchiani,

abbiamo lasciato Mosè infante accolto nella casa del faraone come un figlio, lo ritroviamo, pochi versetti dopo, adulto che va a visitare i suoi “fratelli” per rendersi conto delle loro condizioni di vita. Si recò dai suoi fratelli… (Es 2,11): il testo lascia capire che Mosè è a conoscenza delle proprie origini. Sa di essere un privilegiato in Egitto: pur appartenendo a un popolo oppresso dalla schiavitù è un uomo libero, perfettamente istruito nella sapienza egiziana.

Notò i lavori pesanti da cui erano oppressi (Es 2,11): Mosè si dimostra una persona dall’indole generosa. La sua fortunata condizione non lo porta a disinteressarsi del suo popolo e a vivere agiatamente alla corte del faraone; piuttosto, si dà pensiero per i suoi fratelli. È un giovane intraprendente che vuole assumere le proprie responsabilità di fronte alla vita e che, probabilmente, va considerando che questa vicinanza ai suoi fratelli più sfortunati potrebbe essere proprio il suo campo di lavoro. Si farà paladino presso gli egiziani dei diritti del suo popolo.

È così deciso ad assumersi questa responsabilità che non esita anche a passare ai fatti: Vide un Egiziano che colpiva un Ebreo, uno dei suoi fratelli. Voltatosi attorno e visto che non c’era nessuno, colpì a morte l’Egiziano e lo seppellì nella sabbia (Es 2,11-12). La reazione di Mosè è espressione di un uomo molto deciso, convinto nei suoi principi, forse un po’ idealista come può succedere quando si è ricevuto una formazione culturale un po’ fuori dal comune. Certo, è un uomo generoso, tanto da essere disposto anche a compromettere la propria reputazione pur di difendere i fratelli e essere fedele ai principi in cui crede.

C’è, tuttavia, in questo comportamento qualcosa di stonato: il sentirsi animati da ideali di solidarietà non è necessariamente segno di una missione ricevuta da Dio. Solo la chiamata di Dio abilita alla missione: diversamente si corre il rischio di immettersi in un campo che non è il proprio. E infatti Mosè si vede rimproverato proprio in questo senso da un fratello ebreo: Il giorno dopo, uscì di nuovo e, vedendo due Ebrei che stavano rissando, disse a quello che aveva torto: “Perché percuoti il tuo fratello?”. Quegli rispose: “Chi ti ha costituito capo e giudice su di noi? Pensi forse di uccidermi, come hai ucciso l’Egiziano?”. La domanda è significativa. In fondo gli rinfaccia: “Chi sei tu per ritenerti garante della giustizia in mezzo a noi? Chi ti ha dato autorità?”

Dunque, Mosè, nonostante la sua generosità, si vede rifiutato proprio dai suoi stessi fratelli. Evidentemente percepiscono in questa iniziativa qualcosa di stonato. Forse, si rendono conto che una giustizia puramente umana che oppone violenza a violenza non fa che generare altra violenza e altre uccisioni.

Allora Mosè ebbe paura e pensò: “Certamente la cosa si è risaputa”. Poi il faraone sentì parlare di questo fatto e cercò di mettere a morte Mosè (Es 2.14-15). Mosè rifiutato è preso dalla paura. Lui, guardato come un principe dai suoi fratelli, ora si rende conto di essere un uomo come gli altri, un ebreo tra i tanti. E così si trova a vivere un momento di disillusione che lo provoca a una conoscenza più realistica di sé e a un ripensamento del compito di guida del suo popolo.

Don Luigi Pedrini

Calendario – 16 Novembre 2014

Domenica 16 novembre, XXXIII DEL TEMPO ORDINARIO – GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO.
7.30: Def. Battista
9.30: Per int. Off.
11.00: Def. Pro Populo

Lunedì 17 novembre, S. Elisabetta d’Ungheria, religiosa. Memoria
16.30: Teresio Tronconi e Giuseppina Fontana

Martedì 18 novembre, Feria
16.30: Def. Fam. Ciceri, Montanari, Susani, Concardi

Mercoledì 19 novembre, Feria
16.30: Def. Raffaele Mazzei, Teresa, Giacomo, Filomena

Giovedì 20 novembre, B. Michele Pio da Zerbo e Compagni, sacerdoti e martiri
8.30: Def. GianFilippo ed Enrica.

Venerdì 21 novembre, Presentazione della Beata Vergine Maria
15.30: Esposizione eucaristica
16.30: Def. Battista Albertini

Sabato 22 novembre, S. Cecilia, vergine e martire
16.30: Def. Carlo, Battista, Piera, Mariuccia

Domenica 23 novembre, NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO, RE DELL’UNIVERSO
7.30: Pro Populo
9.30: Def. Ambrogio e Gianna
11.00: Def. Giannino Eginardi e Fam. Def.

Avvisi – 16 Novembre 2014

  • Domenica 16 c.m., ore 10.00: Catechismo dei ragazzi. Nel pomeriggio: castagnata. Nel salone: mostra di 12 icone raffiguranti i Santi.
  • Martedì 11 c.m., ore 21.00: Prove di canto.
  • Venerdì sera, alle ore 20.30: Catechismo per i ragazzi di 1°, 2° e 3° Media.
  • Domenica 23 c.m., Festa di Cristo Re dell’universo, celebreremo la Giornata del Seminario. L’offerta nella Messa va a favore del Seminario. Ricordo l’iniziativa degli Amici del Seminario. Invito a fare delle torte che poi metteremo in vendita dopo la S. Messa delle ore 11.00.
    Nel pomeriggio a partire delle ore 15.15, c’è il catechismo per i bambini di 1°, 2°, 3° elementare e l’incontro per i loro genitori.
  • Sul portone c’è il programma dei cammini di catechesi di quest’anno.
  • Ringrazio per la generosità con cui vi siete fatti carico della raccolta in Chiesa di indumenti e coperte per i poveri, come anche di quanto offerto nell’offertorio liturgico.

16 Novembre 2014

Carissimi Parrocchiani,

dopo aver visto come sono andate le cose nella singolare nascita di Mosè, facciamo ora qualche considerazione.

Il testo racconta che Mosè si è salvato dalle acque del Nilo grazie ad una cesta di vimini spalmata di bitume dentro e fuori nella quale era stato collocato. Questa cesta che per Mosè è stata come una scialuppa di salvataggio richiama alla mente l’arca che, all’epoca del diluvio, ha salvato Noè, la sua famiglia e gli animali. Ora, grazie a questa singolare ‘arca’, ad essere salvato è soltanto un bambino, un bambino di pochi giorni.

Proponendo questa sorta di parallelismo tra Noè e Mosè il testo biblico vuole dire una cosa molto importante. Come con Noè Dio ha stretto un’alleanza con la quale offriva in difesa dell’umanità e della creazione la sua benedizione, così con Mosè torna ad offrire un’altra alleanza con la quale dà inizio ad una storia nuova: la storia della salvezza che conduce a Gesù, il Figlio di Dio fatto uomo, nel quale siamo benedetti da Dio con ogni benedizione (cfr. Ef. ). Dunque, Noè e Mosè rimandano entrambi a due nuovi inizi. Possiamo, però, notare una differenza: il secondo inizio è molto più umile del primo: un bambino, una cesta. Comincia a manifestarsi quello stile di povertà tipico dell’agire di Dio che caratterizzerà anche la venuta del Messia: il Figlio di Dio, il Salvatore nel mondo, nasce da una famiglia povera e in un contesto di grande povertà.

Il testo non è privo anche di un certo umorismo: la casa del faraone diventa non solo il luogo ospitale in cui il bambino Mosè trova rifugio, ma anche la scuola nella quale viene formato alla cultura egiziana. Così, colui che Dio chiamerà a liberare Israele cresce e matura proprio alla corte del faraone. Il messaggio del testo biblico è evidente: Dio nella sua onnipotenza e provvidenza è capace di capovolgere le situazioni, inserirsi nelle risoluzioni umane, anche quelle più drammatiche, per dare loro un indirizzo nuovo e inatteso.

Scrive in proposito Pino Stancari: Sembra quasi che l’intervento di Dio creatore consista in una spettacolare presa in giro di tutti i faraoni di questo mondo, ridicolizzati proprio in quegli aspetti di intransigente durezza e di radicalismo fanatico che ne fanno i più cupi oppositori del piano di Dio nella storia. È così che diffondendo sulla storia umana i riflessi del suo sorriso, Dio ribalta dall’interno le intenzioni malvagie dei cuori umani e ne fa degli strumenti – spesso inconsapevoli – della propria opera di salvezza. La creazione del mondo è davvero il frutto di un Dio umorista, che sa piegare al bello le opposizioni umane (P. Stancari, Lettura spirituale dell’Esodo, Borla, Città di Castello 1979, pp. 25-26).

Don Luigi Pedrini

Avvisi – 09 Novembre 2014

  • Domenica 9 c.m., ore 10.00: Catechismo dei ragazzi. Sagra di San Leonardo.
    Al termine della S. Messa piccola processione intorno alla Chiesa, passando per Vicolo Parodi, Cortile Oratorio, Cortile della Chiesa, ritorno sul Sagrato.
    Offerta per la Caritas Parrocchiale: Raccolta in Chiesa di indumenti e coperte per i poveri da domenica 9 a domenica 16 novembre.
  • Nel pomeriggio, essendo presenti in parrocchia le consacrate dell’Ordo Virginum per il loro ritiro mensile, ci sarà l’adorazione eucaristia alle 16.30 e alle 17.30 i Vespri.
  • Lunedì 10 c.m.: ore 10.30: S. Messa al Cimitero per tutti i nostri defunti.
  • Martedì 11 c.m., ore 21.00: Prove di canto.
  • Giovedì 13 c.m.: Incontro per gli animatori dei gruppi di ascolto a Belgioioso presso la Casa d’Accoglienza alle ore 21.00.
  • Venerdì ore 20.30: Catechismo per i ragazzi di 2° e 3° Media
    ore 21.00: Catechismo per i ragazzi di 1° Media.
  • Domenica 16 c.m. celebreremo la Giornata del ringraziamento.
    Nel pomeriggio faremo la tradizionale castagnata.
    Nel salone sarà allestita una mostra di 12 icone raffiguranti i Santi.

 

09 Novembre 2014

San Leonardo Confessore (Linarolo), 09 Novembre 2014

Carissimi Parrocchiani,

 dopo aver riferito circa il contesto, entriamo ora direttamente nella vicenda di Mosè: al capitolo 2 del libro dell’Esodo troviamo il racconto della sua nascita. Inizia dicendo che un uomo della famiglia di Levi andò a prendere in moglie una discendente di Levi e che la donna concepì e partorì un figlio; vide che era bello e lo tenne nascosto per tre mesi (Es 2,1-2).

La nascita di Mosè avviene nel momento in cui, a motivo della decisione del faraone, è scoppiata una vera tragedia per i figli di Israele: Ogni maschio che nascerà agli ebrei, lo getterete nel Nilo, così si legge in Es 1,22. Questo spiega il particolare del nascondimento del bambino. Protagonisti di questa nascita ‘trasgressiva’ dell’ordine del faraone sono dei personaggi umili, anonimi, genericamente qualificati come un uomo della famiglia di Levi e una discendente di Levi: sono persone che non si lasciano intimidire dal dettato del faraone e, dalla loro unione, nasce un figlio.

Interessante, la precisazione sulla bellezza del bambino: era bello, così come ‘belle’ sono qualificate nel libro della Genesi tutte le creature uscite dalla mano di Dio nel momento della creazione. Questa nota sulla bellezza che rimanda all’inizio della creazione sembra voler dire che con questo bambino Dio sta avviando qualcosa di nuovo che somiglia all’originaria opera creativa. E, in effetti, sarà proprio così. Attraverso di lui Dio verrà plasmando il suo popolo, Israele. Dunque, Dio ancora una volta – come già ai tempi di Noè – interviene per ridonare ordine e luce ad umanità che rischia sempre di lasciarsi confondere dalle tenebre del male.

Ma ecco che cosa accade. La donna non potendo tenerlo nascosto più oltre, prese per lui un cestello di papiro, lo spalmò di bitume e di pece, vi adagiò il bambino e lo depose fra i giunchi sulla riva del Nilo, mentre la sorella del bambino si pose a osservare da lontano che cosa gli sarebbe accaduto (Es 2,3-4).

Sopraggiunge proprio in quel frangente la figlia del faraone che scendeva al Nilo per fare il bagno: vede la cesta, l’apre, trova il bambino, si rende conto che è un bambino degli ebrei (Es 2,6), si commuove e decide di prendersene cura affidandolo ad una nutrice. A questo punto, si fa avanti la sorella del bambino che chiede alla figlia del faraone se deve chiamare una nutrice tra le donne ebree, perché allatti per lei il bambino. La risposta è positiva e il bambino – ironia della sorte – viene affidato proprio alla madre. Così, una volta svezzato, Mosè – questo è il nome che la figlia del faraone aveva voluto dare al bambino per ricordare che ella lo aveva salvato dalle acque – viene portato a corte, dove cresce sotto la protezione della figlia del faraone che lo considera come un proprio figlio.

Questo è il singolare inizio della vicenda di Mosè sul quale è utile fare qualche considerazione. Ma rimandiamo alla prossima volta.

don Luigi Pedrini

Avvisi – 02 Novembre 2014

AVVISI

Messe di Sabato 1 novembre, TUTTI I SANTI

7.309.15 – 11.00 – 15.30: Vespri e Processione al cimitero

Domenica 2 novembre, COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI

7.30: Per tutti i Defunti
9.15: Per tutti i Defunti
11.00: Per tutti i Defunti

20.00: Processione al cimitero con recita della prima corona del Rosario;
Recita della seconda corona al cimitero;
Recita della terza corona ritornando dal cimitero.
Conclusione in chiesa.

 

  •  Festa di Tutti i Santi
  • Commemorazione di tutti i Fedeli Defunti
  • Memorie significative in settimana (San Carlo, Santi delle Chiesa di Pavia)
  • Domenica prossima Sagra di san Leonardo.
    Offerta per la Caritas Parrocchiale.
    Richiesta da parte della Caritas di Pavia di indumenti e coperte per i poveri.
    Raccolta in Chiesa da domenica 9 a domenica 16 novembre.
  • Lunedì 10 c.m., ore 10.30: S. Messa al cimitero per tutti i nostri defunti.
  • Martedì sera, ore 21.00: Prove di canto.

02 Novembre 2014

San Leonardo Confessore (Linarolo), 01 Novembre 2014

Carissimi Parrocchiani,

 dato che è recente la beatificazione di Paolo VI e che mi ispirerò a lui in questi giorni celebrando la festa di tutti i Santi e la Commemorazione di tutti i Fedeli Defunti, riferisco per una prima conoscenza del Beato le tappe fondamentali della sua vita.

 Il 26 settembre 1897 Giovanni Battista Montini, futuro Papa Paolo VI, nasce a Concesio (Brescia) da Giorgio Montini, esponente di primo piano del cattolicesimo sociale e politico italiano di fine Ottocento, e da Giuditta Alghisi. Ordinato sacerdote il 29 maggio 1920, il giorno seguente celebra la prima Messa nel Santuario di Santa Maria delle Grazie in Brescia.

  • Trasferitosi a Roma, tra il 1920 e il 1922 il futuro Papa Paolo VI frequenta i corsi di Diritto civile e di Diritto canonico presso l’Università Gregoriana e quelli di Lettere e Filosofia presso l’Università statale. Nel maggio 1923 inizia la carriera diplomatica presso la Segreteria di Stato di Sua Santità. È inviato a Varsavia come addetto alla Nunziatura Apostolica. Rientrato in Italia nell’ottobre dello stesso anno, è nominato dapprima (1924) assistente ecclesiastico del Circolo romano della FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana), quindi nel 1925 assistente ecclesiastico nazionale della stessa Federazione, carica che lascerà nel 1933. Il 13 dicembre 1937 è nominato Sostituto della Segreteria di Stato e il 29 novembre 1952 Pro-Segretario di Stato per gli Affari Straordinari.

  • Il 1° novembre 1954 Pio XII lo elegge arcivescovo di Milano. Il 15 dicembre 1958 Giovanni Battista Montini è creato cardinale da Giovanni XXIII. Il 21 giugno 1963 viene eletto Pontefice e il 29 settembre apre il secondo periodo del Concilio Ecumenico Vaticano II, che, alla fine del quarto periodo, concluderà solennemente l’8 dicembre 1965.

  • Il 1° gennaio 1968 celebra la prima Giornata mondiale della Pace. Il 24 dicembre 1974 apre la Porta Santa nella Basilica di San Pietro, inaugurando l’Anno Santo del 1975. Il 16 aprile 1978 scrive alle Brigate Rosse implorando la liberazione di Aldo Moro e il 13 maggio nella basilica di San Giovanni in Laterano assiste alla messa in suffragio dello statista assassinato e pronuncia una solenne preghiera. Il 6 agosto 1978, alle ore 21.40, muore nella residenza estiva dei papi a Castel Gandolfo. Domenica 19 ottobre è stato proclamato ‘Beato’.

Trascrivo una frase che egli alla vigilia dell’Ordinazione sacerdotale aveva scritto su un taccuino. È sotto forma di domanda, come a stimolare se stesso a prendere sul serio quanto annotava: “Sono persuaso che l’uomo ha con sé nella vita qualche cosa che più di lui può e vale, che vivrebbe anche senza di Lui e che sola vive per sé, che sola fa vivere, cioè la verità?”.

Come si vede è una grande speranza: la stessa che noi celebriamo in questi giorni pregando i Santi e per i nostri Defunti e che anche noi vogliamo fare nostra.

Don Luigi Pedrini

Diocesi di Pavia