28 MARZO 2021

Domenica 28 marzo, Le Palme

Ore 08.00:   Giuseppe Ballerini

Ore 09.30:   Agnese e Pietro

Ore 11.00:   Carlo

Lunedì Santo 29 marzo

Ore 16.30:   Mina Frattini e Bruno Quaglia

Martedì Santo 30 marzo

Ore 16.30:   Per i malati

Mercoledì Santo 31 marzo

Ore 16.30:   Per i giovani

Giovedì Santo 01 aprile, (in Coena Domini)

Ore 20.30:   Per la comunità

Venerdì Santo 02 aprile

Ore 17.00:   Azione liturgica della Passione

Ore 20.30:   Via Crucis

Sabato Santo 03 aprile, Veglia Pasquale

Ore 20.15:   Maria Luisa Del Conte

Domenica di Pasqua 04 aprile

Ore 08.00:   Nelly Mussini

Ore 09.30:   Noemi

Ore 11.00:   Danilo Marcomin

28 MARZO 2021

Cari fratelli,

iniziamo con oggi la Grande Settimana, durante la quale rivivremo e riattualizzeremo i momenti cruciali della nostra redenzione: l’istituzione dell’Eucarestia, il giovedì in quell’ultima cena; la passione e la morte del Salvatore il venerdì ed infine la Resurrezione nella gloria in quel mattino dell’ottavo giorno.

Rivivere questi misteri significa scendere al cuore della nostra fede nel Risorto, che nella sua morte ha vinto la nostra morte e ci ha resi liberi.

Il Dio della croce è il Dio svuotato, solidale con l’uomo sino alla frontiera estrema della morte.

Da questa vicinanza completa e totale nasce una diversa concezione di Dio: non è più un Dio isolato nella sua splendida sfera trascendente, come era il Dio dell’Antico Testamento, ma si fa solidale e fratello.

Da questa concezione di Dio nasce anche una diversa concezione dell’uomo: la carne e la storia dell’uomo hanno ora un senso, contengono un seme di divinità e di eternità che sta crescendo e fiorendo.

Il mondo e l’uomo sono ora santi perché consacrati dal passaggio di Dio.

È nata la storia della salvezza.

Da questa vicinanza estrema nasce anche una diversa concezione del destino: alla visione del Dio giudice si sostituisce quella del Dio che ama e che si dona per riscattare dal male e dal peccato il fratello più debole.

Per testificare questa presenza in mezzo a noi, ci ha lasciato il sacramento del pane e del vino, cibo spirituale in segno di eterna alleanza.

La settimana santa è anche la settimana dedicata al sacramento del perdono.

Nell’impossibilità di avere confessori straordinari, siete pregati di provvedere per tempo.

Io resto a disposizione per chiunque lo desideri, specialmente nelle giornate di giovedì, venerdì e sabato, mattino e pomeriggio.

Se non mi trovate in chiesa, chiamatemi in casa.

A tutti buona Settimana Santa:

don Emilio

21 MARZO 2021

Domenica 21 marzo, V di Quaresima

Ore 08.00:   Pietro Santagostino

Ore 09.30:   Mario ed Alessandra Sacchi

Ore 11.00:   Maria Luisa Del Conte

Lunedì 22 marzo

Ore 16.30:   Per i malati

Martedì 23 marzo

Ore 16.30:   Dante e Lina Belloni

Mercoledì 24 marzo

Ore 16.30:   Giuseppe, Guerrina Pessini e fam.

Giovedì 25 marzo

Ore 16.30:   Per la comunità

Venerdì 26 marzo

Ore 16.30:   Per i giovani

Ore 20.30:   Via Crucis

Sabato 27 marzo

Ore 17.00:   Don Luigi Perotti

Domenica 28 marzo, Le Palme

Ore 08.00:   Giuseppe Ballerini

Ore 09.30:   Agnese e Pietro

Ore 11.00:   Carlo

21 MARZO 2021

Cari fratelli,

la Quaresima volge rapidamente al termine; domenica prossima saremo già alla domenica delle Palme, preludio alla Settimana Santa.

Nella Pasqua di Cristo tra Dio e l’uomo si stabilisce quasi un ponte di comunicazione.

È l’alleanza nuova, non siglata con sacrifici umani ma con l’oblazione del Figlio, vittima e sacerdote.

Il primo spunto di riflessione ci riconduce perciò al tema del sacrificio di Cristo che ci salva e ci coinvolge.

Ciò che la lettera agli Ebrei esprime è un Credo condiviso in tutto il Nuovo Testamento: la solidarietà di Gesù con l’uomo sofferente e peccatore, fondata su di una radicale fedeltà a Dio fino alla morte, al sacrificio della vita.

Dio risponde accettando questa vita offerta.

Il sacrificio è dunque creativo e salvifico.

Anche il nostro sacrificio di membra del corpo di Cristo completa ciò che manca ai patimenti di Cristo a favore del suo corpo: la Chiesa.

Il sacrificio di Cristo non si attua solo nella morte, ma anche in tutta la vicenda pasquale: Gesù non è tanto un martire esemplare per un ideale umanitario.

Egli passando attraverso la solidarietà estrema alle qualità più umane, quali la morte ed il dolore, pone in esse il germe dell’eternità e della vita.

Per questo tutta la visione cristiana è contemporaneamente realistica ed ottimistica, è carne e spirito, grano morto e spiga matura; è perdere per ritrovare; è vita terrena e vita eterna; è umiliazione per la glorificazione; è morte e vita; è umanità e divinità.

Non dobbiamo ridurre la fede alla sola dimensione orizzontale di impegno concreto contro il male e l’ingiustizia, ma neppure ridurla alla sola spiritualità legata ad un orizzonte nebuloso e lontano.

La visione cristiana della vita è come la croce di Cristo, nella visione di S. Agostino: il braccio orizzontale accoglie l’umanità intera e la sua realtà, mentre quella verticale ci indirizza a Dio.

Ma i due bracci sono intimamente connessi nel cuore di Cristo uomo e Dio.

Don Emilio

14 MARZO 2021

Domenica 14 marzo, IV di Quaresima

Ore 08.00:   Gino Necchio

Ore 09.30:   Carlo e Mariuccia

Ore 11.00    (Celebra Mons. Vescovo):   Pietro Ghisi ed Elsa Carbonini

Lunedì 15 marzo

Ore 16.30:   Loredana Lanati e Giovanni Gatti Comini

Martedì 16 marzo

Ore 16.30:   Nina Frattini e Bruno Quaglia

Mercoledì 17 marzo

Ore 16.30:   Ermelinda Massola

Giovedì 18 marzo

Ore 16.30:   Per tutte le vittime di Covid19

Venerdì 19 marzo, S. Giuseppe

Ore 16.30:   Adelia, Peppino e Pierangelo Garbelli

Ore 20.30: Via Crucis

Sabato 20 marzo

Ore 17.00:   Piero, Anna Milani e fam.

Domenica 21 marzo, V di Quaresima

Ore 08.00:   Pietro Santagostino

Ore 09.30:   Mario ed Alessandra Sacchi

Ore 11.00:   Maria Luisa Del Conte

14 MARZO 2021

Cari fratelli,

accogliamo con gioia il nostro Vescovo, che viene per confortarci con la sua presenza, quale padre che manifesta ai suoi figli la sua sollecitudine.

Giovedì prossimo ricorderemo, con tutta la Chiesa italiana, i morti per Covid19, in questa immane tragedia che ha colpito e tuttora affligge tutta l’umanità.

Venerdì poi è la festa di S. Giuseppe, tradizionale festa dei papà, ma che quest’anno assume una valenza significativa, poiché tutto l’anno in corso è dedicato alla memoria dello Sposo della Vergine e del quale il Vescovo benedirà il nuovo quadro opera del nostro concittadino Delio.

Ricordo poi l’appuntamento del venerdì con la Via Crucis.

Anche oggi la liturgia ci pone davanti la tragedia immane del peccato: Israele è infedele (l lett.), noi siamo morti per i nostri peccati (2 lett.), il mondo fa il male ed odia la luce (Vang.).

Contro ogni orgoglio od autosufficienza è necessario ricuperare il senso del peccato.

La coscienza del proprio limite e della propria miseria è il primo passo per allontanare ogni negazione dell’amore ed è il primo passo verso Cristo Salvatore.

Ma la nostra iniquità si può incontrare con volto misericordioso di Dio.

Israele può ritornare nella propria terra dopo l’esilio, noi riviviamo in Cristo; il Padre ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito perché il mondo si salvi.

Scoperta la propria miseria, si deve scoprire anche lo splendore della misericordia e dell’amore di Dio.

Dio è ricco di misericordia, come ci dice Paolo, con una frase suggestiva divenuta titolo dell’omonima enciclica di S. Giovanni Paolo II: “Credere nel Figlio crocifisso significa credere che l’amore è presente nel mondo e che questo amore è più potente di ogni genere di male in cui l’uomo, l’umanità ed il mondo sono coinvolti”.

Celebrare la Pasqua è quindi celebrare la speranza nella misericordia divina.

 È la rinascita dell’ottimismo in noi stessi e negli uomini.

Don Emilio

07 MARZO 2021

Domenica 07 marzo, III di Quaresima

Ore 08.00:   Fam. Vitti Emilio e fam. Boggiani Mario

Ore 09.30:   Renato Rebuffi

Ore 11.00:   Carla e Felice Furiosi

Lunedì 08 marzo

Ore 16.30:   Per la comunità

Martedì 09 marzo

Ore 16.30:   Per le vocazioni alla vita consacrata

Mercoledì 10 marzo

Ore 16.30:   Pietro Borloni e genitori

Giovedì 11 marzo

Ore 16.30:   Bruma Cecco e genitori

Venerdì 12 marzo

Ore 16.30:   Fam. Longhi e Noci

Ore 20.30:   Via Crucis

Sabato 13 marzo

Ore 17.00:   Angelo ed Elvira

Domenica 14 marzo, IV di Quaresima

Ore 08.00:   Gino Necchio

Ore 09.30:   Carlo e Mariuccia

Ore 11.00    (Celebra Mons. Vescovo):   Pietro Ghisi ed Elsa Carbonini

07 MARZO 2021

Cari fratelli,

la prima lettura di oggi ci propone il decalogo nella versione di Es. 20, 1-17.

Le dieci parole suggellano l’alleanza tra Dio ed il suo popolo al Sinai, il solenne impegno che definisce e delinea la vera fisionomia del credente.

E la Quaresima ci chiama alla verifica del nostro impegno spirituale, di fronte a queste norme che vogliono essere una guida alla perfezione, in forza dell’appello di Dio stesso: “Siate santi, come io sono santo (Mt 5,48)”.

Il cristiano ha perciò un ideale infinito ed è per questo che non deve mai considerare la religione come una tassa da pagare ogni tanto con un gesto di carità o con un atto liturgico.

L’ambito in cui verificare sé stessi e in cui alimentare la propria spiritualità non è il culto in quanto tale, ma il tempio di carne, cioè la fede innervata nell’esistenza.

Il senso cristiano del tempo ed il mistero della redenzione nella storia danno valore all’impegno concreto e quotidiano nel tempio di carne della vita umana.

La verifica dell’esistenza cristiana ha un testo privilegiato nel Decalogo.

Esso è un disegno perfetto dei nostri legami con Dio e con il prossimo.

Così Lutero stesso concludeva una delle sue “Lezioni di catechismo”: Non c’è specchio migliore in cui tu possa vedere quello di cui hai bisogno se non appunto i Dieci Comandamenti, nei quali trovi ciò che ti manca e ciò che devi cercare.

Domenica 14 alle ore 11 sarà tra di noi per celebrare l’Eucaristia il nostro Vescovo Corrado.

Viene come un Padre in visita ai figli affidati alla sua cura pastorale.

Non è la conclusione della visita bruscamente interrotta dall’epidemia: questo avverrà in seguito.

Viene per farci sentire la sua vicinanza in questi momenti difficili: l’accogliamo con gioia certi della sua benedizione.

Don Emilio

28 FEBBRAIO 2021

Domenica 28 febbraio, II di Quaresima

Ore 08.00:   Anna Vitti e Boggiani Antonio

Ore 09.30

Ore 11.00:   Massimo e Luigi Corona

Lunedì 01 marzo

Ore 16.30:   Angela e Renato

Martedì 02 marzo

Ore 16.30:   Don Giampaolo, genitori e fratelli

Mercoledì 03 marzo

Ore 16.30:   Per la comunità

Giovedì 04 marzo

Ore 16.30:   Per i parroci defunti

Venerdì 05 marzo

Ore 16.30:   Per le anime consacrate

Ore 20.30:   Via Crucis

Sabato 06 marzo

Ore 17.00:   Marina Lupi, Luigi Facioli, Carlo e Virginia

Domenica 07 marzo, III di Quaresima

Ore 08.00:   Fam. Vitti Emilio e fam. Boggiani Mario

Ore 09.30:   Renato Rebuffi

Ore 11.00:   Carla e Felice Furiosi

28 FEBBRAIO 2021

Cari fratelli,

la prima lettura ci presenta la prova estrema di fede richiesta ad Abramo: il sacrificio dell’unico figlio, speranza della sua discendenza.

Quel terribile viaggio di tre giorni, verso il luogo dell’olocausto, è la salita al Calvario di Abramo.

L’agonia di Abramo, l’agonia di Isacco, l’agonia di Cristo, l’agonia di ogni credente costituiscono l’esperienza prima e più comune di ogni credente.

La crisi della Passione, la solitudine degli uomini e lo scandalo della croce sono dati costanti della nostra vita di fede.

Il poeta francese C. Péguy scriveva: “è lo sperare la cosa difficile; facile invece è disperare ed è la grande tentazione”.

Il cammino di fede comprende il silenzio, la solitudine davanti a Dio e la prova per raggiungere la luce.

Al termine però brilla la Pasqua-Trasfigurazione.

Gesù sulla croce urla la sua disperazione con le parole del salmo 22, preghiera certamente di desolazione, ma che sbocca in un finale di gioia e di pace.

Il grano affidato alla terra muore ma dà frutto nella spiga.

La Pasqua nasce dal terreno della passione, ma è riscatto della stessa passione e morte.

Bisogna perciò partecipare all’umanità di Cristo per condividerne la gloria.

Francesco d’Assisi nella sua agonia, secondo quanto narra il suo biografo S. Bonaventura, volle che lo si ponesse sulla nuda terra per unirsi in modo più perfetto al creato e per imitare da vicino Cristo crocifisso, povero, sofferente e nudo.

Ma questo distacco da sé e dalle cose genera lo splendore della promessa di Abramo e la luce della Trasfigurazione pasquale.

Ricordo l’appuntamento del venerdì alle 20.30 con la Via Crucis.

Don Emilio

Diocesi di Pavia