25 Dicembre 2022 – CAMMINARE INSIEME

Calendario Liturgico

Domenica 25(NATALE)  
ore 8.00: Franco Susani e Lella Pozzi
ore 9.30 (a S. Damiano): per la comunità
ore 11.00: per la comunità

Lunedì 26(S. Stefano):
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (a S. Damiano): Stefano Rizzi
ore 11.00: Maria Luisa, Marina, Gino e Fanny

 Martedì 27: ore 16.30  

Mercoledì 28: ore 16.30

Giovedì 29: ore 16.30

Venerdì 30: ore 16.30

Sabato 31: ore 17.00: Canto del “Te Deum”

Domenica 1 2023 (Capodanno)  
ore 8.00: Antonio Boggiani e Anna Vitti
ore 9.30 (a S. Damiano): Floriano. Anita e Roberto
ore 11.00:per la comunità

Messaggio

Cari fratelli,

il tempo di Natale è il tempo della gioia, in cui celebriamo il Dio con noi.

È il tempo in cui si celebra il mistero dell’Incarnazione del Verbo, Parola di Dio che si fa carne per abitare nel cuore dell’umanità.

Quella stessa Parola che in principio aleggiava sulle acque, creatrice del cielo e della terra, irrompe nella storia del mondo e capovolge il destino degli uomini, da quando nel silenzio di quella lontana notte un angelo avvolse di luce la terra per annunciare una grande gioia: “Oggi vi è nato nella città di Davide un Salvatore che è Cristo Signore”.

Dalla messa della santa notte del 24 dicembre, fino alla domenica in cui si ricorda il Batte-simo di Gesù, che chiude il tempo di Natale, i paramenti liturgici si colorano di bianco a ricordare la vittoria della luce sulle tenebre.
Ogni anno festoni luminosi decorano le strade e le piazze e in ogni famiglia, anche in quelle nelle quali il Natale non dice assolutamente nulla, si fa festa.

Ma in un tempo di parole vuote si corre il rischio che il Natale non venga vissuto nella sua verità, o, peggio, svilito ad uno sdolcinato elenco di buoni propositi.

Distratti dai colori della festa, non sempre siamo in grado di cogliere la gioia della salvezza che ci viene offerta, spesso dimenticando l’importanza dell’evento; passato il Natale si ritorna così all’amarezza di una vita senza senso e quella Parola salvifica, che prende carne nel Bambino, non ha più possibilità di riscaldare il nostro cuore.

A tutti un sentito augurio
di un Santo e Sereno Natale.
Don Emilio

18 Dicembre 2022 – CAMMINARE INSIEME

Calendario Liturgico

Domenica 18 (IV Avv.)  
ore 8.00: fam. Boggiani
ore 9.30 (a S. Damiano): Piero e Giuseppina Grassi
ore 11.00 : Pietro Ghisi ed Elsa Carbonini

Lunedì 19: ore 16.30: anime abbandonate

Martedì 20: ore 16.30: Achille Marizzoli       

Mercoledì 21: ore 16.30: Marianna Grassi, fratelli, sorelle e genitori defunti

Giovedì 22: ore 16.30: Achille Marizzoli 
ore 20,30 confessioni

Venerdì 23: ore 16.30: Orazio e Mario

 Sabato 24: ore 24.00:  Adelaide Mascherpa

Domenica 25 (NATALE)  
ore 8.00: Franco Susani
ore 9.30 (a S. Damiano): per la comunità
ore 11.00: per la comunità

Messaggio

Cari fratelli,

Ormai la nostra attesa sta per terminare: il Natale è vicino. All’interno del vangelo di oggi c’è la storia di una duplice vocazione: quella di Maria alla maternità divina del Cristo e quella di Giuseppe alla paternità legale.

Sia pure con gradi diversi, ogni vocazione cristiana ha come meta Cristo da raggiungere e da annunziare. I travagli, le oscurità, i dubbi e le crisi non possono spegnere questa chiamata quando è accolta e vissuta con cuore sincero.

Prima o poi l’angelo di Dio ci apparirà in sogno per dirci: “coraggio, non temere”.

La costante fedeltà di Matteo all’Antico Testamento nel delineare la fisionomia di Gesù diventa per noi un appello all’amore costante per la Bibbia. Senza questo alimento, la nostra fede, la liturgia e la spiritualità si riducono a qualcosa di vuoto, senza alcun aggancio al vissuto quotidiano. Dice il Deuteronomio: “l’uomo non vive soltanto di pane ma l’uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore” (Dt 8,3).

La Parola di Dio è viva presenza e non polveroso documento d’archivio.

Tutto il Vangelo di Matteo ruota attorno al celebre oracolo di Isaia sull’Emmanuele (= Dio con noi). Alla fine della sua missione terrena Gesù esclama: “ecco io sono con voi sino alla fine del mondo”. Il cristianesimo è il canto di una presenza, di una fraternità tra Dio e l’uomo.

Cesare Pavese, in un suo libro “Il mestiere di vivere” così si esprime:

“Il supremo conforto, la religione, consiste nel trovare una compagnia che non inganna, Dio.
La preghiera è uno sfogo, come con un amico”

Giovedì sera è possibile accostarsi al sacramento della Riconciliazione, e anche nella giornata di sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18

A tutti  una buona settimana. Don Emilio

11 Dicembre 2022 – CAMMINARE INSIEME

Calendario Liturgico

Domenica 11 (III Avv.)  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (a S. Damiano): Carlo e Rachele
ore 11.00: Luisa, Luigi, Rita e Virginio

Lunedì 12: ore 16.30

Martedì 13: ore 16.30        

Mercoledì 14: ore 16.30

Giovedì 15: ore 16.30: Beppe, Loredana e Giovanni

Venerdì 16: ore 16.30: Achille, Aldo e Carlo

Sabato 17: ore 17.00: Itria, Ornella e Pietro

Domenica 18 (IV Avv.)  
ore 8.00: fam. Boggiani
ore 9.30 (a S. Damiano): Piero e Giuseppina Grassi
ore 11.00 : Pietro Ghisi ed Elsa Carbonini

Messaggio

Cari fratelli,

il tema della gioia informa il lezionario di oggi e, a ben vedere, tutta la liturgia dell’Avvento. È una gioia che coinvolge anche la fisicità (creazione e corpo ne sono coinvolti). Con questo motivo si vuole infondere nel credente la fiducia nella sua vita e nella storia, perché esse sono attraversate dalla salvezza.

Contro ogni pessimismo, la mancanza di fiducia in se stessi e nell’umanità, contro il vittimismo, il vangelo si propone come la “buona notizia” di liberazione e di speranza. La gioia vive anche in mezzo all’apparente oscurità e nel terreno aspro della prova.

Il vangelo di oggi è significativo nel suo sforzo di invitare il cristiano a non confondere gioia con trionfo, pace con potere, Messia con sovrano. Infatti Gesù ci dice: “Beato chi non si scandalizza di me!”. Lo stile messianico di Gesù, che proclama il vangelo del Regno, che si preoccupa di malati ed emarginati, delude le illusioni dei discepoli del Battista, che sognano un Messia apocalittico e imperatore posto a capo delle armate reali e spirituali dell’Israele giusto ed eletto.

Questa crisi di fede investe anche ciascuno di noi quando ci scontriamo con il messia perdente e umiliato, con il silenzio di Dio della storia presente.

Potremmo pure dire che oggi siamo chiamati a capire lo spirito di Dio. Il suo agire è potente ed efficace come la linfa che penetra ed irrora tutte le strutture biologiche e vegetali. La morte apparente, che sembra essere vincente nei lunghi ed oscuri giorni dell’inverno, è sconfitta dalla vita che rinasce in primavera. È un processo lento e faticoso ma destinato alla piena realizzazione.

Siate pazienti anche voi come lo è Dio” ci ammonisce Giacomo. E l’altro nome della pazienza è fiducia e speranza

A tutti  una buona settimana.

Don Emilio

4 Dicembre 2022 – CAMMINARE INSIEME

Calendario Liturgico

Domenica 4 (II Avv.)  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (a S. Damiano): Mario, Lina e Santina
ore 11.00: Carla e Felice Furiosi

Lunedì 5:
ore 16.30

Martedì 6:
ore 16.30          

Mercoledì 7:
ore 17.00 (Prefestiva) per la comunità

Giovedì 8 (Immacolata):
ore 8.00: fam. Eginardi
ore 9.30 (a S. Damiano): Suore Pianzoline defunte
ore 11.00:Tina, Angelo e Giuseppina

Venerdì 9 (S. Siro):
ore 16.30

Sabato 10:
ore 17.00: per la comunità

Domenica 11 (III Avv.)  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (a S. Damiano): Carlo e Rachele
ore 11.00: Luisa, Luigi, Rita e Virginio

Messaggio

Cari fratelli,

le letture di oggi ci dicono che la venuta del Messia è accompagnata da molti doni:

  • il dono dello Spirito che trasforma l’uomo colmandolo di sapienza, di fortezza e di amore.
  • Il dono della giustizia ispira poi decisioni eque per i poveri e gli oppressi.
  • Il dono della pace ricompone il mondo diviso in un quadro armonico e felice.
  • Il dono della perseveranza e consolazione, come dice Paolo, alimenta la speranza e l’attesa, pur in mezzo alle difficoltà della vita.
  • Il dono dell’amore ci unisce in un solo animo ed una sola voce per accoglierci gli uni gli altri.
    • Il dono della conversione infine ci introduce nel Regno dei cieli vicino.

Il Battista proclama lo stesso messaggio di Cristo: “Convertitevi: il Regno dei cieli è vicino!”. Il precursore ed il discepolo, cioè chiunque si riferisce a Cristo, devono essere fedeli alla sua parola.

Paolo infine ci ricorda che tutti sono chiamati da Cristo. Egli viene a salvare tutto l’uomo, nella sua totalità di carne e di spirito. Giovedì è anche la solennità dell’Immacolata Concezione. Questa festa ci ricorda la speciale predilezione di Dio verso Maria, unica creatura preservata dal peccato originale, cioè da quella contraddizione che mina il profondo della nostra anima. Essa è chiamata al dialogo di amore con Dio, ma c’è in lei qualcosa di oscuro e di ribelle che la spinge a rifiutarlo, facendo di se stessa il termine ed il fine di ogni amore. Maria, creatura eletta, ebbe il privilegio unico di essere esente da questa perversione del desiderio. Ella è il modello della totale e mai incrinata dedizione al progetto divino, dal primo all’ultimo istante della sua esistenza terrena.

A tutti  una buona settimana.

Don Emilio

27 Novembre 2022 – CAMMINARE INSIEME

Calendario Liturgico

Domenica 27 (I Avv.)  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (a S. Damiano): fam. Scoccati e Vigoni
ore 11.00: Pietro Micheli

Lunedì 28:
ore 16.30

Martedì 29:
ore 16.30        

Mercoledì 30:
ore 16.30

Giovedì 1/12:
ore 16.30

Venerdì 2:
ore 16.30: 50° Anniversario di Matrimonio Maria Teresa ed Antonio

Sabato 3:
ore 17.00: per la comunità

Domenica 4 (II Avv.)  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (a S. Damiano): Mario, Lina e Santina
ore 11.00: Carla e Felice Furiosi

Messaggio

Cari fratelli,
iniziamo con oggi l’Avvento, periodo di quattro settimane che apre ogni anno il ciclo delle celebrazioni del mistero di Cristo. Come gli altri tempi, ha una festa come punto di riferimento e dalla quale trae il suo preciso significato: il Natale di Gesù Cristo. Solamente a partire dal IV secolo si è cominciato a celebrare la nascita di Cristo nella carne, perché nei primi secoli dell’era cristiana la Chiesa, nelle temperie di quei secoli di aperta o celata persecuzione, celebrava soprattutto il mistero pasquale.

Al centro di questo periodo si trova l’adventus o venuta del Signore, quella storica nella carne e quella finale nella gloria. Così la parola latina italianizzata passò a designare il periodo che precede il Natale. Anche nella struttura attuale l’avvento conserva intatte le due caratteristiche: orientato nelle prime due settimane alla venuta gloriosa; nelle ultime concentrato sulla nascita storica, l’incarnazione del Verbo, del Figlio di Dio.

Il Vangelo ci fornisce questa chiara prospettiva. Quindi l’Avvento non è la commemorazione della lunga attesa del popolo ebraico, proteso verso il Messia, né semplice preparazione del Natale, ma un tempo vissuto sotto il segno della venuta del Signore: della prima venuta storica, che inaugura il tempo della salvezza, e della seconda venuta, alla fine dei tempi, che ne sarà il compimento. La prima è fondamento della seconda e la seconda il suo coronamento. Due venute reali, due eventi strettamente connessi. Tra la prima e la seconda venuta si colloca il tempo della Chiesa, che celebra l’unico mistero di Cristo, il Cristo che è venuto e che verrà, ma che viene anche nell’oggi nella sua costante manifestazione di Salvatore, raccordando così la venuta storica e quella finale. La presenza o venuta sacra-mentale non si aggiunge alle due venute, ma le unisce: il Cristo che è nato, che è morto sulla croce ed è risorto, che è apparso e che apparirà, si fa presente nella celebrazione del mistero.

A tutti  una buona settimana.

Don Emilio

20 Novembre 2022 – CAMMINARE INSIEME

Calendario Liturgico

Domenica 20 (Cristo Re)  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (a S. Damiano): Ambrogio e Gianna
ore 11.00: Jean Paul Markay, Ida e Pierino Pisani

Lunedì 21:
ore 16.30: Pasquale. Luisa e fam.
Martedì 22:
ore 16.30        
Mercoledì 23:
ore 16.30
Giovedì 24:
ore 16.30
Venerdì 25:
ore 16.30: Luigi e fam.
Sabato 26:
ore 17.00: Francesca Alloisio e Ginetto Bianchi

Domenica 27 (I Avv.)  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (a S. Damiano): fam. Scoccati e Vigoni
ore 11.00: Pietro Micheli

Messaggio

Cari fratelli,
prendendo spunto dallo splendido inno paolino della seconda lettura, siamo invitati in questa liturgia a sigillare l’anno liturgico e ad aprire il successivo alla luce di Cristo. Egli è il centro nodale della nostra storia, della vicenda personale di ogni fedele e del cosmo intero.

Questa persona, che è il centro della storia, non adempie a questa funzione in modo tirannico, ma tutto governa attraverso una donazione d’amore totale. Il Cristo Re di Luca è colui che è appeso ad un legno da schiavi, circondato da insulti, relegato tra gli scarti dell’umanità, ma proteso in un gesto di perdono.

Da questo perdono nasce la riconciliazione di tutte le cose, celesti e terrestri. La sua regalità è adombrata nella regalità di Davide su tutto l’Israele credente. La croce di Gesù Re è il raccordo tra il finito e l’infinito; è la comunione che accoglie tutti i dispersi di Israele e sana tutte le frammentarie realtà del tempo e dello spazio.

La celebrazione odierna diventa allora un canto di speranza e di fiducia. Sommersi dalle nostre contraddizioni e dai nostri limiti di creature, ritroviamo una luce, un senso dell’esistere; ritroviamo la pace, quella che solo Dio sa dare. Nell’attesa di ascoltare quelle parole decisive: “oggi sarai con me in Paradiso”.

Domenica prossima comincerà il tempo dell’Avvento, il tempo della vigile attesa e della trepidazione, per celebrare ancora una volta la gioia del Natale, del Dio che si fa nostro fratello nella carne per elevarci alla sua altezza divina.

A tutti  una buona settimana.

Don Emilio

13 Novembre 2022 – CAMMINARE INSIEME

Calendario Liturgico

Domenica 13 (XXXIII T.O.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (a S. Damiano): Mario, Letizia e Stefano
ore 11.00:Carla e Silvio Malinverni

Lunedì 14:
ore 16.30: Beppe, Loredana e Giovanni

Martedì 15:
ore 16.30

Mercoledì 16:
ore 16.30

Giovedì 17:
ore 16.30

Venerdì 18:
ore 16.30

Sabato 19:
ore 17.00: per la comunità

Domenica 20 (Cristo Re)  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (a S. Damiano): Ambrogio e Gianna
ore 11.00: Jean Paul Markay, Ida e Pierino Pisani

Messaggio

Cari fratelli,

siamo ormai arrivati alla fine dell’anno liturgico, e, come è consuetudine, la liturgia ci invita a meditare sulla fugacità del tempo presente, che ci sfugge, senza che noi ce ne avvediamo. La tensione verso il termine ultimo della nostra esistenza e di tutto il creato, presente nel lezionario di oggi, è simile ad uno squillo di tromba che squarcia l’indifferenza e la sonnolenza di una vita troppo grigia e pacifica. Il Dio della Bibbia è un Dio serio ed esigente, non riconducibile al solito “buon Dio”, comodamente relegato nei cieli e facilmente placabile con una preghiera.

La tensione però non deve essere agitazione apocalittica. Il credo di certe sette (ad es. I Testimoni di Geova) od il richiudersi in tentazioni misticheggianti diventano un alibi per rifiutare un impegno, spesso umile ed oscuro, nel presente. Esemplare è al riguardo il monito di Paolo, nella seconda lettura, un testo vigoroso di lotta all’alienazione ed all’evasione spiritualistica per un solido impegno nel concreto. È Dio l’arbitro supremo della storia. È stupido ricorrere all’astrologia, alla chiromanzia, alla parapsicologia ed a pseudo-scienze varie per conoscere il futuro dell’uomo. Il nostro destino è in mano a Dio ed alla nostra libertà. I segni che Dio semina nella storia sono solo una provocazione per la nostra conversione. Il destino ultimo nostro e del cosmo è sostanzialmente una sorpresa, per quanto concerne le coordinate temporali della sua attuazione, anche se l’uomo è riuscito a capire, almeno su larga scala, i segreti dell’universo. È invece certo che già fin da ora noi possiamo costruire il nostro destino per quanto concerne la sua qualità di felicità o di tragedia eterna.

A tutti  una buona settimana.

Don Emilio

6 Novembre 2022 – CAMMINARE INSIEME

Calendario Liturgico

Domenica 6 (XXXII T.O.):   Giornata in ricordo del IV Novembre
ore 8.00: fam. Recchia ed Arbini
ore 9.30 (a S. Damiano): Ernesto e Carla
ore 11.00:Giuseppe, Giovanni, Mariangela e Carmela

Lunedì 7:
ore 16.30

Martedì 8:
ore 16.30          

Mercoledì 9:
ore 16.30

Giovedì 10:
ore 16.30

Venerdì 11:
ore 16.30: Luigia ed Ernando Pedrazzini

Sabato 12:
ore 17.00:  Piera. Carlo, Mariuccia e Battista

Domenica 13 (XXXIII T.O.)  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (a S. Damiano): Mario, Letizia e Stefano
ore 11.00:Carla e Silvio Malinverni

Messaggio

Cari fratelli,

dopo aver ricordato i nostri cari e tutti i defunti dei quali si è persa la memoria ricordiamo oggi i caduti di tutte le guerre, di coloro che sono caduti per unificare la nostra Patria e di coloro che sono caduti per il bene comune e per la libertà che è “sì cara come ben sa chi per lei vita rifiuta” (Dante).

Mentre l’anno liturgico volge rapidamente al termine, siamo oggi invitati ad una grande meditazione sulla speranza ultima. Varcata la soglia ultima della morte, si schiude per il credente l’orizzonte della comunione piena con il Signore. La speranza relativizza il presente. Ogni esistenza cristiana, per poco che voglia essere autentica, rimane sotto il segno dell’Esodo. La fede assume perciò un carattere relativizzante e in qualche modo destabilizzante nei confronti di tutto ciò che sul sentiero del credente si presenta con la presunzione dell’assolutezza e della stabilità. Di fronte a prospettive e a progetti proiettati nel tempo, il cristiano è consapevole di essere come l’erba sui tetti, che al mattino è rigogliosa ma che alla sera dissecca sotto la calura del sole.

La speranza da poi sostanza al presente, lo rende fecondo ed importante. L’uomo è così strappato alla morte ed è tutto intero, anima e corpo, recuperato a Dio ed in Dio. È il canto di Paolo della redenzione cosmica, che abbraccia tutte le dimensioni dell’essere creato, per ricondurle a Dio. Anziché essere alienante, come taluni predicano, l’attesa del futuro alimenta e stimola l’impegno nel presente, ne sana i limiti, ne cura le ferite, ne sazia le tensioni. I cristiani diventano allora nel mondo profezia di vita, di gioia e di fiducia nella bontà insita in ogni cuore.

A tutti  una buona settimana.

Don Emilio

30 Ottobre 2022 – CAMMINARE INSIEME

Calendario Liturgico

Calendario Liturgico

Domenica 30 (XXXI T.O.):  
ore 8.00: Umberto
ore 9.30 (alla Motta): fam. Grazioli, Moscheni e Vecchio
ore 11.00: defunti fam. Perotti e Cerri

Lunedì 31:
ore 17.00: Mina e Bruno

Martedì 1/11:
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30: fam. Savini
ore 11.00: Bovo e Sante
ore 15.00 recita del S. Rosario al cimitero

Mercoledì 2:  
ore 10.30: per tutti i defunti della parrocchia (al cimitero)
ore 20.30: per tutti i defunti della parrocchia (in chiesa)

Giovedì 3:
ore 16.30: fam. Carena Bianchi

Venerdì 4:
ore 16.30

Sabato 5:
ore 17.00: Pietro e Teresa Santagostino

Domenica 6(XXXII T.O.)  
Giornata del Ringraziamento e IV Novembre
ore 8.00: fam. Recchia ed Arbini
ore 9.30 (alla Motta): Ernesto e Carla
ore 11.00:Giuseppe, Giovanni, Mariangela e Carmela

Messaggio

Cari fratelli,
ci apprestiamo a ricordare nella preghiera e nel suffragio tutti i nostri cari defunti. Non sia un semplice ricordo che si esaurisca in una visita frettolosa e dovuta al cimitero, ma che divenga un momento di preghiera e di meditazione sul nostro destino di esseri umani, la cui parabola è destinata prima o poi a concludersi.

Domenica prossima uniremo poi il ricordo di tutti coloro, di qualsiasi estrazione o credo religioso, che hanno sacrificato la propria giovane vita per la patria ed il bene comune, al doveroso ringraziamento per tutti i favori che Dio ci ha elargito, specialmente con i doni della terra.

Celebriamo oggi l’infinita misericordia di Dio che sempre ha pietà di noi e con larghezza perdona i nostri peccati, chiedendoci in cambio la conversione del cuore. La conversione cristiana non è un atto rituale ma vitale. Comporta una scelta per Dio e per il prossimo, una nuova nascita ed una nuova creatura. Fiorisce così un’etica cristiana, un impegno per la giustizia e per la costruzione di un nuovo ordine di rapporti.

Martedì è poi la solennità di tutti i Santi, di coloro i cui nomi conosciamo e di coloro il cui volto è noto solamente al Signore. È la festa di tutti noi, come appartenenti al popolo santo di Dio, come partecipanti all’assemblea di tutti gli spiriti portati alla perfezione.

A tutti  una buona settimana.

Don Emilio

23 Ottobre 2022 – CAMMINARE INSIEME

Calendario Liturgico

Calendario Liturgico

Domenica 23 (XXX T.O.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Carlo Casella
ore 11.00: Virginio Besostri e famigliari defunti

Lunedì 24:
ore 16.30:: Anna Groff e Aldo Negri
ore 20.30:Adriana, Virginia, Nicodemo, Francesco e Maria   

Martedì 25:
ore 16.30: Novena dei morti
ore 20.30: Gino Franceschini, Angelina e suor Emma Clara   

Mercoledì 26:
ore 16.30: fam. Borloni, Manelli, Grassi e Fiocchi
ore 20.30: Novena dei morti          

Giovedì 27:
ore 16.30: Novena dei morti
ore 20.30:Daria ed Enrico    

Venerdì 28:  
ore 16.30: Luigino Perotti e famigliari defunti

ore 21.00
CONCERTO INAUGURALE ORGANO      

Sabato 29:
ore 17.00: Antonio Bisoni

  • Domenica 16(XXXI T.O.)  
    ore 8.00: Umberto
    ore 9.30 (alla Motta): fam. Grazioli, Moscheni e Vecchio
    ore 11.00: defunti fam. Perotti e Cerri

Messaggio

Cari fratelli,
tutto è ormai pronto per l’inaugurazione del nostro organo restaurato in maniera impeccabile da Alessandro Venchi e Simone Quaroni. La serata prevede alcuni canti eseguiti dal nostro coro parrocchiale e celebri sonate per organo proposte dalla professoressa Maria Cecilia Farina. È un appuntamento di grande elevazione musicale, al quale tutti siete caldamente invitati a partecipare. Continua anche in questa domenica la meditazione sulla preghiera cristiana. Non dobbiamo stupirci di questa insistenza, ben sapendo che la preghiera è l’anima dell’esistenza cristiana. È necessario fare un bilancio dello stile, delle modalità e della ricchezza della nostra preghiera, proprio perché essa cresca e maturi in noi. È necessario ricomporre la coerenza ed il raccordo con la propria vita della preghiera, come ci è suggerito  dallo splendido testamento paolino della seconda lettura. La preghiera deve fecondare e trasformare la vita intera e non restare incombenza autonoma e fredda. La sincerità, l’abbandono, la fiducia, il cuore giusto e povero sono le condizioni necessarie ed indispensabili per rendere la nostra invocazione efficace.

A tutti  una buona settimana.

Don Emilio

Diocesi di Pavia