Archivi categoria: Messaggio Settimanale

CAMMINARE INSIEME dal 30 marzo al 7 aprile 2024

Foglio settimanale della Parrocchia
S. Leonardo Confessore
Tel. 0382 587113
Cell. 335 83 99422

sanleonardoevalle@gmail.com

Calendario Liturgico

Sabato Santo 30:  
ore 21.00: Solenne Veglia Pasquale: don Luigi Perotti e genitori

Domenica 31(Pasqua):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Giovanni Corona
ore 11.00: Carlo e Mauro; Pier Emilio

Lunedì 1/4:
ore 10.00: Carmela Altobianchi

Martedì 2:
ore 16.30: Emilio, Ernesto e Teresa

Mercoledì 3: ore 8.30

Giovedì 4: ore 8.30

Venerdì 5: ore 8.30

Sabato 6:
ore 17.00: Luigi e Marina Facioli

Domenica 7(II Pasqua):
ore 8.00: defunti fam. Ferrari e Bianchi
ore 9.30 (alla Motta): Carmela, Vincenzo e Carlo
ore 11.00: Danilo e Celestina

Messaggio

Cari fratelli,

il primo messaggio che ci giunge dalla liturgia pasquale è tutto terreno: la terra, con l’itinerario storico di Gesù mirabilmente sintetizzato nell’epigrafe tracciata da Pietro nella sua catechesi a Cornelio: “Gesù dovunque passasse faceva del bene”. La Pasqua è l’esaltazione di una salvezza che passa attraverso la resurrezione, cioè attraverso il recupero dell’essere intero in un nuovo ordine di rapporti. Essere in sintonia con la Pasqua di Cristo comporta la nostra unione con il suo amore terreno, nella trasformazione dell’intera realtà esistente.

Il secondo messaggio è tutto verticale, il cielo, il lassù della lettera ai Colossesi. La vocazione umana ha una meta trascendente; attraverso la Pasqua il cristiano è veramente figlio di Dio ed è collocato nella sfera del divino, partecipe della stessa natura di Dio. Il Dio totalmente altro nella Pasqua attira a sé l’umanità fedele e da quel momento per l’uomo si dischiude un orizzonte infinito: come dicono i santi padri orientali: “entra in te e troverai là Dio, gli Angeli ed il Regno”.

Ma la Pasqua è anche il sepolcro, vinto da Cristo. La tomba nel linguaggio biblico è simbolo della morte. Il destino dell’uomo è ormai strappato alla morte; il sepolcro è vinto; la vita trionfa; la speranza diventa la guida per il credente. Totalmente conquistato da Dio attraverso la resurrezione di Cristo, fratello dell’intera umanità, il fedele sente in sé quanto il grande Agostino afferma: “tu ci hai fatti per Te ed il nostro cuore è inquieto finché non riposa in Te. È per Te solo che io vivo, parlo e canto”.

Con mercoledì prossimo la messa feriale passa al mattino alle ore 8.30. Al lunedì ed al martedì rimane però al pomeriggio alle 16,30.

A tutti una buona e santa Pasqua. Don Emilio

Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 24 al 31 marzo 2024

Foglio settimanale della Parrocchia
S. Leonardo Confessore
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Calendario Liturgico

Domenica 24 (Le Palme):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Agnese e Pietro
ore 11.00: Guerrina e Giuseppe Pessini

Lunedì 25: ore 16.30

Martedì 26: ore 16.30

Mercoledì 27: ore 16.30

Giovedì Santo 28:
ore 21.00 def. Celestina Albertini

Venerdì Santo 29:  
ore 15.00: Via Crucis
Ore 21.00: Liturgia della Croce

Sabato Santo 30:  
ore 21.00: Solenne Veglia Pasquale: don Luigi Perotti e genitori

Domenica 31(Pasqua):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Giovanni Corona
ore 11.00: Carlo e Mauro; Pier Emilio

Messaggio

Cari fratelli,

iniziamo con oggi la Grande Settimana, durante la quale rivivremo e riattualizzeremo i momenti cruciali della nostra redenzione:
l’istituzione dell’Eucarestia,
il giovedì di quell’ultima cena;
la passione e la morte del Salvatore il venerdì
ed infine la Resurrezione nella gloria in quel mattino dell’ottavo giorno.

Rivivere questi misteri significa scendere al cuore della nostra fede nel Risorto, che nella sua morte ha vinto la nostra morte e ci ha resi liberi. Il Dio della croce è il Dio svuotato, solidale con l’uomo sino alla frontiera estrema della morte. Da questa vicinanza completa e totale nasce una diversa concezione di Dio: non è più un Dio isolato nella sua splendida sfera trascendente, come era il Dio dell’Antico Testamento, ma si fa solidale e fratello. Da questa concezione di Dio nasce anche una diversa concezione dell’uomo: la carne e la storia dell’uomo hanno ora un senso, contengono un seme di divinità e di eternità che sta crescendo e fiorendo. Il mondo e l’uomo sono ora santi perché consacrati dal passaggio di Dio. È nata la storia della salvezza. Da questa vicinanza estrema nasce anche una diversa concezione del destino: alla visione del Dio giudice si sostituisce quella del Dio che ama e che si dona per riscattare dal male e dal peccato il fratello più debole. Per testificare questa presenza in mezzo a noi, ci ha lasciato il sacramento del pane e del vino, cibo spirituale in segno di eterna alleanza. La settimana santa è anche la settimana dedicata al sacramento del perdono. Nell’impossibilità di avere confessori straordinari, siete pregati di provvedere per tempo. Io resto a disposizione per chiunque lo desideri, specialmente nelle giornate di giovedì, venerdì e sabato, mattino e pomeriggio. Se non mi trovate in chiesa, chiamatemi in casa.

A tutti buona Settimana Santa e una buona Pasqua.

Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 17 al 24 marzo 2024

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Calendario Liturgico

Domenica 17():  
ore 8.00: fam. Vitti Emilio e Boggiani Mario
ore 9.30 (alla Motta): Mario ed Alessandra Sacchi
ore 11.00: Mariangela

Lunedì 18: ore 16.30:

Martedì 19 (S. Giuseppe):
ore 16.30 in Chiesa

Mercoledì 20: ore 16.30

Giovedì 21: ore 8.30

Venerdì 22: ore 16.30
Ore 20.30 Via Crucis per il paese

Sabato 23: ore 17.00: Dante e Lina

Domenica 24 (Le Palme):
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Agnese e Pietro
ore 11.00: Guerrina e Giuseppe Pessini

Messaggio

Cari fratelli,
la Quaresima volge rapidamente al termine; domenica prossima saremo già alla domenica delle Palme, preludio alla Settimana Santa. Nella Pasqua di Cristo tra Dio e l’uomo si stabilisce quasi un ponte di comunicazione. È l’alleanza nuova, non siglata con sacrifici umani ma con l’oblazione del Figlio, vittima e sacerdote. Il primo spunto di riflessione ci riconduce perciò al tema del sacrificio di Cristo che ci salva e ci coinvolge. Ciò che la lettera agli Ebrei esprime è un Credo condiviso in tutto il Nuovo Testamento: la solidarietà di Gesù con l’uomo sofferente e peccatore, fondata su di una radicale fedeltà a Dio fino alla morte, al sacrificio della vita. Dio risponde accettando questa vita offerta. Il sacrificio è dunque creativo e salvifico. Anche il nostro sacrificio di membra del corpo di Cristo completa ciò che manca ai patimenti di Cristo a favore del suo corpo: la Chiesa.

Il sacrificio di Cristo non si attua solo nella morte, ma anche in tutta la vicenda pasquale: Gesù non è tanto un martire esemplare per un ideale umanitario. Egli passando attraverso la solidarietà estrema alle qualità più umane, quali la morte ed il dolore, pone in esse il germe dell’eternità e della vita. Per questo tutta la visione cristiana è contemporaneamente realistica ed ottimistica, è carne e spirito, grano morto e spiga matura; è perdere per ritro-vare; è vita terrena e vita eterna; è umiliazione per la glorificazione; è morte e vita; è umanità e divinità. Non dobbiamo ridurre la fede alla sola dimensione orizzontale di impegno concreto contro il male e l’ingiustizia, ma neppure ridurla alla sola spiritualità legata ad un orizzonte nebuloso e lontano. La visione cristiana della vita è come la croce di Cristo, nella visione di S. Agostino: il braccio orizzontale accoglie l’umanità intera e la sua realtà, mentre quella verticale ci indirizza a Dio. Ma i due bracci sono intimamente connessi nel cuore di Cristo uomo e Dio.

A tutti una buona settimana. Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 10 al 17 marzo 2024

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Calendario Liturgico

Domenica 10(IV Quar.):  
ore 8.00: defunti fam. Perversi Necchio
ore 9.30 (alla Motta): Renato
ore 11.00:Carla e Felice Furiosi

Lunedì 11:
ore 16.30: Pietro Borloni e genitori

Martedì 12: ore 16.30

Mercoledì 13: ore 16.30

Giovedì 14:
ore 16.30: Beppe, Loredana e Giovanni

Venerdì 15:
ore 16.30: Pierangelo ed Enrico

Ore 20.30 Via Crucis

Sabato 16:
ore 17.00: Piero ed Anna Milani

Domenica 17():  
ore 8.00: fam. Vitti Emilio e Boggiani Mario
ore 9.30 (alla Motta): Mario ed Alessandra Sacchi
ore 11.00: Mariangela

Messaggio

Cari fratelli,
anche oggi la liturgia ci pone davanti la tragedia immane del peccato: Israele è infedele (1 lett.), noi siamo morti per i nostri peccati (2 lett.), il mondo fa il male ed odia la luce (Vang.). Contro ogni orgoglio od autosufficienza è necessario ricuperare il senso del peccato. La coscienza del proprio limite e della propria miseria è il primo passo per allontanare ogni negazione dell’amore ed è il primo passo verso Cristo Salvatore. Il nostro itinerario terreno ricorda da vicino il lento peregrinare di Israele nel deserto: anche noi ci imbattiamo nelle oscurità e nelle incertezze del nostro cammino, sicuri però che alla fine ci attende, come allora, la terra promessa.

Certo la nostra iniquità si può incontrare con volto misericordioso di Dio. Israele può ritornare nella propria terra dopo l’esilio, noi riviviamo in Cristo; il Padre ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito perché il mondo si salvi. Scoperta la propria miseria, si deve scoprire anche lo splendore della misericordia e dell’amore di Dio. Dio è ricco di misericordia, come ci dice Paolo, con una frase suggestiva divenuta titolo dell’omonima enciclica di S. Giovanni Paolo II: “Credere nel Figlio crocifisso significa credere che l’amore è presente nel mondo e che questo amore è più potente di ogni genere di male in cui l’uomo, l’umanità ed il mondo sono coinvolti”. Celebrare la Pasqua è quindi celebrare la speranza nella misericordia divina. È la rinascita dell’ottimismo in noi stessi e negli uomi-ni.

A tutti una buona settimana. Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 25 febbraio al 3 marzo 2024

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Calendario Liturgico

Domenica 25(II Quar.):  
ore 8.00: Gino Necchio
ore 9.30 (alla Motta): Ester. Luigi ed Anna
ore 11.00: Massimo e Luigi Corona

Lunedì 26: ore 16.30

Martedì 27: ore 16.30

Mercoledì 28: ore 16.30

Giovedì 29: ore 16.30

Venerdì 1/3:
ore 16.30: Angela e Renato
Ore 20.30 Via Crucis

Sabato 2: ore 17.00: defunti fam. Angoli

Domenica 3(III Quar.):  
ore 8.00: Gregorio, Francesco e Tassi Teresa
ore 9.30 (alla Motta): Carlo e Mariuccia
ore 11.00: Liliana Sciorati e Mariangela Sozzani

Messaggio

Cari fratelli,
la prima lettura ci presenta la prova estrema di fede richiesta ad Abramo: il sacrificio dell’unico figlio, speranza della sua discendenza. Quel terribile viaggio di tre giorni, verso il luogo dell’olocausto, è la salita al Calvario di Abramo. L’agonia di Abramo, l’agonia di Isacco, l’agonia di Cristo, l’agonia di ogni credente costituiscono l’esperienza prima e più comune di ogni credente. La crisi della Passione, la solitudine degli uomini e lo scandalo della croce sono dati costanti della nostra vita di fede. Il perché di fronte al dolore innocente, alla sofferenza che prima o poi incombe su ogni uomo, non ha una risposta umana. Il cammino di fede comprende il silenzio, la solitudine davanti a Dio e la prova per raggiungere la luce.

Al termine però brilla la Pasqua-Trasfigurazione. Gesù sulla croce urla la sua disperazione con le parole del salmo 22, preghiera certamente di desolazione, ma che sbocca in un finale di gioia e di pace. Il grano affidato alla terra muore ma dà frutto nella spiga. La Pasqua nasce dal terreno della passione, ma è riscatto della stessa passione e morte.

Bisogna perciò partecipare all’umanità di Cristo per condividerne la gloria. Francesco d’Assisi nella sua agonia, secondo quanto narra il suo biografo S. Bonaventura, volle che lo si ponesse sulla nuda terra per unirsi in modo più perfetto al creato e per imitare da vicino Cristo crocifisso, povero, sofferente e nudo. Ma questo distacco da sé e dalle cose gene-ra lo splendore della promessa di Abramo e la luce della Trasfigurazione pasquale.

A tutti una buona settimana. Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 18 al 25 febbraio 2024

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Calendario Liturgico

Domenica 18(I Quar.):  
ore 8.00: Anna Vitti ed Antonio Boggiani
ore 9.30 (alla Motta): per la comunità
ore 11.00: per la comunità

Lunedì 19: ore 16.30

Martedì 20:
ore 16.30: Bisoni Rosa e famigliari defunti

Mercoledì 21:
ore 16.30: Piera, Rina, Giovanni e genitori

Giovedì 22: ore 16.30

Venerdì 23:
ore 16.30
Ore 20.30 Via Crucis

Sabato 24:
ore 17.00: Dionilo Codecà e Giuseppina Barbarini

Domenica 25(II Quar.):  
ore 8.00: Gino Necchio
ore 9.30 (alla Motta): Ester. Luigi ed Anna
ore 11.00: Massimo e Luigi Corona

Messaggio

Cari fratelli,
abbiamo iniziato con mercoledì il percorso quaresimale, tempo forte durante il quale siamo invitati ad intensificare le opere di pietà, nel digiuno e nella preghiera. Il digiuno non è mai fine a se stesso, ma vuole riportarci all’essenzialità delle cose, del nostro vivere e del nostro essere cristiani, per celebrare con piena consapevolezza, il mistero pasquale, evento fondante della nostra fede.

Siamo invitati a riscoprire il valore inestimabile del nostro battesimo: dal sepolcro di pietra risorge il Cristo glorioso; dal sepolcro d’acqua nasce l’uomo nuovo.

Ma l’efficace nuova creazione operata dalla Grazia non è magia, né cade su terreno neutro. Destinatario è l’uomo libero, chiamato ad intrecciare un dialogo d’amore con il suo Dio. Alla grazia battesimale ricevuta nel battesimo, l’uomo deve rispondere con la parola viva della sua conversione. Il cambiamento di mentalità richiestoci ci permette di liberare la nostra tensione verso Dio: è l’esplosione gioiosa del nostro desiderio di Dio, della nostalgia e del nostro abbandono in lui. È trasformazione prima del cuore e poi della vita. Conversione significa un radicale mutamento di se stessi per acquistare la dimensione della vita di Cristo.

Alla conversione ed alla salvezza si oppone spesso la tentazione che è simile ad una galleria oscura. Israele nel deserto non riesce ad uscire da questo tunnel. Cristo, il nuovo Israele, ne esce invece come Messia Salvatore. La tentazione è il segno della nostra umanità, vissuta anche da Cristo. È il campo costante in cui siamo collocati, ma dal quale può na-scere il nostro sì limpido e totale a Dio.

A tutti una buona settimana. Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 11 al 18 febbraio 2024

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Calendario Liturgico

Domenica 11(VI T.O.):  
ore 8.00: d. Gianpaolo, genitori e fratelli
ore 9.30 (alla Motta): fam. Vaghi
ore 11.00: Pino e Rosetta

Martedì 13: ore 16.30

Mercoledì 14 (Le Ceneri):    
ore 16.30

Giovedì 15:
ore 16.30: Beppe, Loredana e Giovanni

Sabato 17: ore 17.00: Amalia e Siro

Domenica 18(I Quar.):  
ore 8.00: Anna Vitti ed Antonio Boggiani
ore 9.30 (alla Motta): per la comunità
ore 11.00: per la comunità

Messaggio

Cari fratelli,
mercoledì prossimo inizia la Quaresima: questo periodo di purificazione e di approfondimento della fede non deve essere sprecato. Ogni anno la Chiesa ci invita a prepararci convenientemente e con consapevolezza alla celebrazione del mistero pasquale, centro e sostegno del nostro credere. Nella preghiera, nelle opere di carità e nel digiuno si attua quell’invito a penitenza di cui parlano spesso i Padri della Chiesa.

Mercoledì dunque vi invito al rito dell’imposizione delle ceneri, segno dell’inizio del nostro cammino penitenziale e di conversione, ed ogni venerdì al pio esercizio della Via Crucis.

Ricordo che tutti i venerdì di quaresima sono giorni di astinenza dalle carni, mentre il mercoledì delle Ceneri ed il venerdì Santo sono anche giorni di digiuno. Al digiuno sono tenuti tutti coloro che, in buona salute, abbiano un’età compresa tra i 18 ed i 65 anni.

Anche oggi le letture pongono alla nostra attenzione il problema della sofferenza, propria, in particolare, di chi aveva la sventura di contrarre la lebbra, malattia temutissima e considerata un vero castigo di Dio. Sia la teologia che la filosofia si ritrovano sprovvedute e senza parole dinnanzi a quel complesso di male causato dalla natura, dalle persone e dalle strutture. C’è troppo dolore innocente e assurdo da poter essere razionalizzato eticamente. La storia è testimone dell’impotenza dell’uomo a realizzare il sogno di una società libera dal dolore. Il dolore è dunque il campo drammatico in cui si rischia la fede o si compie l’apostasia. Cristo è costantemente presente in questa zona di frontiera dell’esistenza umana. La sua presenza è lotta contro il male: non conosce esitazioni od egoismi. Là dove c’è il dolore, là si devono rendere presenti anche i cristiani. Là dove c’è il male, là il cristiano deve agire.

A tutti una buona settimana. Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 4 al 11 febbraio 2024

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S. Leonardo Confessore
Tel. 0382 587113
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Calendario Liturgico

Domenica 4(V T.O.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Gabriella
ore 11.00: Massimo e Luigi Corona

Lunedì 5:
ore 16.30: Maria Certani e fam. defunti

Martedì 6: ore 16.30

Mercoledì 7: ore 16.30: Lina e Rino

Giovedì 8:
ore 16.30: Gianna Bertolotti

Venerdì 9: ore 16.30

Sabato 10:
ore 17.00: Ines e def. Famiglia Perotti

Giornata del malato. Durante la s. Messa, Unzione degli Infermi

Domenica 11(VI T.O.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): fam. Vaghi
ore 11.00: Pino e Rosetta

Messaggio

Cari fratelli,
i testi che vengono offerti alla nostra meditazione in questa domenica ben si addicono alla settimana che sta per iniziare, segnata dalla festa di Maria, Nostra Signora di Lourdes, anticipata a sabato, per lasciare inalterato il senso della domenica. In quel giorno ricorderemo tutti gli ammalati, perché ritrovino la salute, come quelli risanati per intercessione di Maria e dal Signore Gesù, dei quali ci parla il Vangelo.

Dalle letture di oggi possiamo desumere che la totalità è alla radice della fede. Infatti il riecheggiare nei testi dell’aggettivo tutto e l’esperienza universale del dolore incarnata da Giobbe costituiscono uno spunto di riflessione in questo senso. La vicenda religiosa è una questione che tocca tutti e che ci apre a tutti.

La liturgia di oggi ci presenta alcuni sofferenti: la suocera di Pietro, i miracolati del Vangelo e, soprattutto Giobbe, quasi emblema del tema anche a causa del libro che ne raccoglie il grido. Il dolore descritto da Giobbe è un simbolo della vicenda universale dell’umanità, un dolore che trova quasi nella morte un incentivo, trasformandosi in incubo; un dolore che ha come sbocco verso cui convergere solo la morte e la tomba. Cristo si rivolge a questa realtà umana universale. Non si rivolge solo ad alcuni, ma di tutti condivide l’ansia, la sofferenza e le attese, per tutto recuperare, perché Dio sia tutto in tutti.

La totalità è anche lo scopo della fede: il gratuitamente di cui parla Paolo, il guarire continuo di Gesù, con il rifiuto di ogni acclamazione popolare, la generosità che rifiuta un facile consenso. Testimoniano la totalità della donazione che solo la fede è in grado di generare.

A tutti una buona settimana. Don Emilio

CAMMINARE INSIEME

28 gennaio al 4 febbraio 2024

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Calendario Liturgico

Domenica 28(IV T.O.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Giuseppina, Angelo e Tina
ore 11.00: Ambrogio

Lunedì 29: non c’è la messa

Martedì 30: ore 16.30

Mercoledì 31:
ore 16.30: Emilio Cipolla

Giovedì 1/2: ore 16.30

Venerdì 2(Candelora):
ore 16.30: Mario Petrungaro (in Chiesa)

Sabato 3S. Biagio):
ore 17.00: Emma, Mario, Angela, Lina e Libero

(Benedizione della gola)

Domenica 4(V T.O.):
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Gabriella
ore 11.00: Massimo e Luigi Corona

Messaggio

Cari fratelli,

la profezia (I lettura) e la verginità (II lettura) non sono nella visione biblica delle istituzioni ufficiali o degli stati civili ma stati di vita e carismi che hanno la finalità al grado massimo di esaltare la donazione a Dio ed ai fratelli. Il criterio di verifica della loro autenticità è l’amore.

Gesù è profeta perfetto in quanto Parola definitiva di Dio: il suo insegnamento (Vangelo) è lampada ai nostri passi nel cammino della vita. I due poli entro cui ogni riflessione pastorale e teologica si deve sviluppare sono da un lato la Parola di Dio rivolta all’uomo e, dall’altro, le mutevoli e concrete situazioni in cui essa viene accolta, intesa ed incarnata.

Gesù è profeta potente in opere: egli celebra la sua missione di salvatore dell’uomo integ-rale e ricostruisce la mappa meravigliosa della creazione originale. Anche l’uomo che sana le miserie della società ed opera per la giustizia è artefice del Regno. L’unicità tra l’uomo religioso e l’uomo artefice ed operoso costituisce il vero volto dell’uomo.

Gesù resta però un profeta misterioso. Il Vangelo di Marco è la storia di un lento itinerario dall’oscurità alla luce. Ogni uomo in ricerca è prezioso agli occhi di Dio; mentre l’intolleranza e l’integralismo cancellano l’anima profonda della fede che è vedere la luce nella luce (Sal 36, 10) attraverso un percorso che è ancora enigmatico, rischioso ed, a volte, persino drammatico.

Venerdì prossimo è la festa della presentazione del Signore:
benediremo le candele in Chiesa;
sabato, festa di S. Biagio, benedizione della gola nella messa delle 17.

A tutti una buona settimana. Don Emilio

Settimane dal 21 al 28 gennaio 2024 CAMMINARE INSIEME

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Settimane dal 21 al 28 gennaio 2024

Calendario Liturgico

Domenica 21(III T.O.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): fam. Lanati e Gemelli
ore 11.00: Cinzia Montagna e Giuliano Provani

Lunedì 22: ore 16.30: Marco Minghetti e famigliari defunti

Martedì 23: ore 16.30

Mercoledì 24: ore 16.30

Giovedì 25: ore 16.30

Venerdì 26: ore 16.30

Sabato 27: ore 17.00: Silvio e Rosa Perotti

Domenica 28(IV T.O.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Giuseppina, Angelo e Tina
ore 11.00: Ambrogio

Messaggio

Cari fratelli,
le letture che oggi ci vengono proposte ci mostrano un Gesù che si sta prepa-rando ad iniziare il suo ministero pubblico. Isaia ci delinea le caratteristiche del Messia e Giovanni il Battista gli rende testimonianza e l’annuncio risuona in tutto il mondo.

Dio non ha preferenze di persone, ma si rivolge anche a chi sembrerebbe escluso come inutile ed indegno a causa della grettezza e della ottusità degli uomini. La giustizia di Dio è vinta dalla sua misericordia.

Il contenuto del nostro annuncio comprende due articoli di fede:

1. la certezza che Dio è vicino ed ha un progetto d’amore da attuare nella storia;
2. la risposta di fede e di vita che l’uomo deve offrire al suo Dio.

Gli abitanti di Ninive ed i discepoli di Cristo sono due esempi di ascolto-obbedienza all’annuncio di salvezza.

Alla luce dell’annuncio si riesce ad identificare il vero senso della vita e dei valori che si succedono sulla scena di questo mondo. Le scelte allora si trasformano e si centrano sui tesori che né ruggine né tignola possono consumare né ladri derubare. E il nostro destino diventa grandioso.

Sabato e domenica prossimi celebreremo il santo protettore della nostra gioventù: Giovanni Bosco.
Il calendario delle iniziative, ancora da definire, sarà comunicato nei prossimi giorni.

A tutti una buona settimana. Don Emilio