Foglio settimanale della Parrocchia
S. Leonardo Confessore
Tel. 0382 587113
Cell. 335 83 99422
sanleonardoevalle@gmail.com
Settimana dal 26 marzo al 2 Aprile 2023
Calendario Liturgico
Domenica 26(V Quaresima):
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (a S. Damiano): Agnese e Pietro
ore 11.00: Carlo
Lunedì 27:
ore 16.30: don Luigi Perotti e genitori
Martedì 28: ore 16.30
Mercoledì 29: ore 16.30
Giovedì 30: ore 16.30
Venerdì 31:
ore 16.30
ore 20.30: Via Crucis
Sabato 1/3: ore 17.00: fam. Angoli
Domenica 2(Le Palme):
ore 8.00: Emilio, Felicina e fam.
ore 9.30 (a S. Damiano): fam. Bianchi
ore 11.00: fam. Ferrari Bianchi
Prosegue la benedizione delle famiglie – Valle Salimbene
Messaggio
Cari fratelli,
le letture di oggi ci offrono una piccola catechesi cristiana sulla morte, come comunione col Cristo risorto. Davanti a questo enigma, che da sempre attanaglia e sempre attanaglierà il cuore dell’uomo, ci viene proposta una speranza, ancora oscura, che però deve essere sempre più proclamata a noi stessi ed all’uomo.
Ognuno di noi, arrivato ad una certa età, è portato a tracciare un bilancio della propria vita, lasciandoci andare ad un atteggiamento nostalgico e malinconico per il tempo trascorso. Il lezionario di oggi e la lettura cristiana della vita sono invece protesi sul futuro, sul poi, sulla speranza dell’incontro e della comunione piena con Dio.
La vita cristiana è infatti progetto; è tensione, dinamismo, cammino verso il giorno pieno della Pasqua universale cantata da Paolo.
Ezechiele, nel suo spirito visionario ci dona una potente scena di creazione, sotto l’irrompere dello Spirito di Dio. Quegli scheletri calcificati riprendono vita: tra di essi c’è la storia di un’umanità morta, peccatrice e ribelle.
Nel corpo morto a causa del peccato, Paolo ci dice che passa lo Spirito che è vita. Sulla fragilità peccatrice subentra l’eternità liberatrice; alla caducità la stabilità; alla morte la vita.
La famosa pagina giovannea della risurrezione di Lazzaro chiude l’orizzonte della nostra meditazione. Risuona prepotente la parola di Cristo: “Lazzaro, vieni fuori”. È la parola che ogni credente ascolta emergendo dal fonte battesimale, passando da un’antica vita ad una nuova esistenza. È la parola che ogni credente ascolterà alla fine della propria esistenza.