Tutti gli articoli di Marco

26 SETTEMBRE 2021

Domenica 26 settembre, XXVI del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Per la comunità

Ore 09.30:   Mario, Maddalena e Livio

Ore 11.00:   Daniela Lané

Ore 16.00:   Battesimo

Lunedì 27 settembre

Ore 08.30:   Luigi Angoli

Martedì 28 settembre

Ore 17.00

Mercoledì 29 settembre

Ore 08.30:   Guglielmo e genitori defunti

Ore 20.30:   Triduo in preparazione della Sagra

Giovedì 30 settembre

Ore 08.30

Ore 20.30:   Triduo in preparazione della Sagra

Venerdì 01 ottobre

Ore 08.30

Ore 20.30:   Triduo in preparazione della Sagra

Sabato 02 ottobre

Ore 17.00:   Pancrazio Zanini e Teresa Panigada

Domenica 03 ottobre, N. S. del S. Rosario

Ore 08.00:   Mario Befera e fam.

Ore 09.30:   Fam. Corona

Ore 11.00:   Fam. De Vivo, Cosimo e Stella

26 SETTEMBRE 2021

Cari fratelli,

siamo ormai arrivati alla celebrazione della nostra Sagra.

La nostra comunità, che si onora di avere come speciale protettrice la Vergine Santa, ancora una volta si stringe davanti a Lei per impetrare aiuto e protezione, conforto e guida.

Ci prepareremo nelle sere di mercoledì, giovedì e venerdì alle 20.30 con la recita del S. Rosario, preghiera prediletta dalla Madonna e sempre da Lei suggerita, e la benedizione eucaristica.

Chi desiderasse accostarsi al sacramento della riconciliazione, io sono sempre disponibile, particolarmente nel fine settimana.

La liturgia di oggi ci avverte che Dio non può essere monopolizzato: la tentazione espressa da Giosuè e da Giovanni è una degenerazione della fede, anche se si illude di conservarne la purezza.

In realtà essa fa morire la fede per asfissia.

Contro questa tentazione è meravigliosa la risposta di Mosè: “fossero tutti profeti nel popolo del Signore”.

O quella di Gesù: “Chi non è contro di noi è per noi”.

Ogni uomo è portatore di Dio e della verità.

Un secondo spunto di riflessione è legato al tema dello scandalo, soprattutto nella fede.

Una maledizione violenta è riservata da Gesù per chi non si preoccupa della fragilità del fratello e lo abbandona a se stesso.

C’è una forza esplosiva nelle nostre mani e nelle nostre parole e spesso anziché usarla per costruire e confortare la dedichiamo a distruggere.

Un terzo spunto, proposto con passione profetica da Giacomo, riguarda la giustizia sociale.

Una limpida proclamazione della liberazione e della giustizia è nello spirito della più pura profezia.

A tutti buona settimana.

Don Emilio  

19 SETTEMBRE 2021

Domenica 19 settembre, XXV del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Gino Necchio

Ore 09.30:   Renato Rebuffi

Ore 11.00:   Francesco, Maria, Nicodemo e Virginia

Lunedì 20 settembre

Ore 17.00   

Martedì 21 settembre

Ore 17.00

Mercoledì 22 settembre

Ore 08.30

Giovedì 23 settembre

Ore 08.30

Venerdì 24 settembre

Ore 08.30

Sabato 25 settembre

Ore 17.00:   Giuseppe Massola e fam.

Domenica 26 settembre, XXVI del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Per la comunità

Ore 09.30:   Mario, Maddalena e Livio

Ore 11.00:   Daniela Lané

Ore 16.00:   Battesimo

19 SETTEMBRE 2021

Cari fratelli,

il vangelo di oggi, dopo la proclamazione ancora incompresa del mistero pasquale, si incentra sulla autentica dignità del cristiano e sul tema dell’autorità cristiana.

“I pastori della Chiesa, sull’esempio di Cristo, sono al servizio gli uni degli altri e al servizio degli altri fedeli e questi a loro volta prestano volonterosi la loro collaborazione ai pastori ed ai maestri” (LG n. 32).

Questa descrizione della diaconia nella Chiesa fatta dal Vaticani II può utilmente illustrare il testo evangelico odierno.

L’autorità non è autocrazia ma servizio per la comunione.

Tutti si devono fare servi gli uni degli altri; devono cioè far crescere, aiutare gli altri e la Chiesa ad essere più luminosi e più giusti.

La gerarchia disegnata da Gesù è infatti paradossale e dovrebbe veramente animare ogni responsabilità ecclesiale: “il primo sia l’ultimo ed il servo di tutti” (Mc 9,35).

Ogni eccesso di autoritarismo e di prepotere è anticristiano.

Il bambino, l’essere più debole, è l’oggetto primario dell’impegno e dell’attenzione dell’autorità.

Accogliere tutte le creature piccole e deboli è come accogliere il Cristo e Dio, è l’atto di culto più alto.

Ma proprio perché il piccolo è segno di abbandono e di spogliazione dall’orgoglio, egli deve diventare nostro maestro e guida, nostra autorità.

Questa proposta fa conoscere all’autorità cristiana e ad ogni credente la tribolazione, il dolore e la morte.

Croce nella solitudine e nel sarcasmo (I lettura), croce nella persecuzione e nel donarsi sino alla morte.

Ma si tratta di una croce feconda, che genera pace, pietà, dolcezza, amore (II lettura).

Una croce che conosce anche la Pasqua e la gioia.

“Sono insorti contro di me stranieri e prepotenti insidiano la mia vita; non pongono Dio davanti ai loro occhi: ecco Dio è il mio aiuto, il Signore sostiene la mia vita” (Salmo resp.)

A tutti buona settimana.

Don Emilio  

12 SETTEMBRE 2021

Domenica 12 settembre, XXIV del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Per la comunità

Ore 09.30:   Fam. Grazioli, Moscheni e Vecchio

Ore 11.00:   Maria, Alfonso e Francesco

Lunedì 13 settembre

Ore 08.30

Martedì 14 settembre

Ore 20.30:   A Vaccarizza (S. Croce): Loredana e Giovanni

Mercoledì 15 settembre

Ore 20.30:   Alla Taccona (Maria Addolorata)

Giovedì 16 settembre

Ore 08.30

Venerdì 17 settembre

Ore 08.30:   Intenzione persona vivente

Sabato 18 settembre

Ore 17.00:   Dante, genitori e fratelli

Domenica 19 settembre, XXV del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Gino Necchio

Ore 09.30

Ore 11.00:   Francesco, Maria, Nicodemo e Virginia

12 SETTEMBRE 2021

Cari fratelli,

oggi leggiamo nel Vangelo la confessione di Pietro a proposito della messianicità di Cristo.

Ma questa confessione è accompagnata da una sconfessione da parte di Gesù.

Pietro intuisce un aspetto fondamentale della fisionomia di Gesù, quello messianico, per impoverirlo però subito dopo nei limiti di un’etichetta razionale.

La fede esige una continua purificazione ed un progresso inarrestabile, come insegna tutto il Vangelo di Marco.

Ogni riduzione sociologica, ogni impoverimento razionale, ogni blocco nostalgico, ogni fuga in avanti non fanno che ucciderla lentamente.

La fede è vita, è scelta continua e gioiosa.

Gesù ci ha insegnato che la fede è un aprirsi a Dio infinito (“Siate perfetti come perfetto è il Padre vostro”).

La fede non nasce dalle opere ma fiorisce spontaneamente nelle opere (II lettura).

E le opere sono innanzitutto l’amore e la giustizia.

Questo itinerario di fede conosce nel Maestro e nel discepolo la croce, cioè la donazione estrema.

“È attraverso molte tribolazioni che bisogna entrare nel Regno di Dio” (At 14,22)

La settimana prossima ricorrono due feste che vivremo intensamente: martedì 14, festa dell’Esaltazione della Santa Croce, celebreremo la Messa a Vaccarizza, davanti al Cristo crocifisso.

Mercoledì 15, memoria di Maria Madre Addolorata, saremo alla Taccona alle 20.30 per la Santa Messa.

Sarà tra noi don Luigi, per condividere con noi questo momento.

A tutti buona settimana.

Don Emilio

05 SETTEMBRE 2021

Domenica 05 settembre, XXIII del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Intenzione persona vivente

Ore 10.00:   Defunti fam. Lanterna e Medici

Lunedì 06 settembre

Ore 08.30   

Martedì 07 settembre

Ore 17.00

Mercoledì 08 settembre, Natività di Maria

Ore 20.45:   Felice e Carla Furiosi

Giovedì 09 settembre

Ore 08.30   

Venerdì 10 settembre

Ore 08.30   

Sabato 11 settembre

Ore 16.30:   Battesimo

Ore 17.00:   Luisa e Mario

Domenica 12 settembre, XXIV del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Per la comunità

Ore 09.30:   Fam. Grazioli, Moscheni e Vecchio

Ore 11.00

05 SETTEMBRE 2021

Cari fratelli,

con domenica prossima, 12 settembre, torniamo all’orario domenicale consueto con le tre messe alle 8.00, 9.30 e 11.00.

Le letture di oggi ci parlano di speranza.

Il deserto dell’esistenza può fiorire sotto l’azione dell’amore di Dio.

È una fioritura biologica dove ciechi e sordi sono guariti.

L’impegno di Dio per l’uomo è anche fisico.

Ed identico deve essere l’impegno del cristiano per l’uomo.

Giacomo ci dice che in Dio è fondamentale l’attenzione per il povero: nell’Antico Testamento Dio stesso si definisce avvocato difensore dell’orfano, della vedova e di chi non ha alcun sostegno se non in Dio.

Egli ha scelto i deboli e questa estrosa preferenza di Dio dobbiamo tutti condividerla.

Gesù apre gli orecchi ai sordi; ma accanto all’apertura fisica, cioè al risanamento, c’è l’apertura interiore, quella che è scandita dalla professione di fede, anche se ancora imperfetta, presente nel finale del Vangelo di oggi.

Gesù con la sua solita reticenza, tipica del segreto messianico di Marco, ci invita ad un’apertura maggiore, ad una disponibilità sempre più ampia, ad una fede sempre più luminosa.

Nell’itinerario nostro dell’aprirsi alla fede non siamo soli né abbandonati alle nostre energie.

La fiducia in Dio è fondamentale.

Scrive Teilhard De Chardin: “Dio chino sulla creatura che sale fino a Lui, si affatica con tutte le sue forze per renderla felice e poi illuminarla. Come una madre che scruta la sua creatura anche se i miei occhi non sanno ancora percepirlo. Non è forse necessaria tutta la durata dei secoli perché il nostro sguardo si apra alla luce?”

(T. De Chardin: Come io credo).

Don Emilio 

29 AGOSTO 2021

Domenica 29 agosto, XXII del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Giuseppe e Carla Susani

Ore 10.00:   Giancarlo ed Odilia

Lunedì 30 agosto

Ore 08.30:   Ester Perotti e fam.

Martedì 31 agosto

Ore 17.00:   Angela e Renato

Mercoledì 01 settembre

Ore 08.30:   Per la comunità

Giovedì 02 settembre

Ore 08.30:   Per a chiesa

Venerdì 03 settembre

Ore 08.30:   Roberto, Maria Perotti e fam.

Sabato 04 settembre

Ore 10.00:   Battesimo

Ore 16.00:   Battesimo

Ore 17.00:   Nicola, Lina e Filomena

Domenica 05 settembre, XXIII del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Intenzione persona vivente

Ore 10.00:   Defunti fam. Lanterna e Medici

29 AGOSTO 2021

Cari fratelli,

le letture di oggi ci richiamano alla purezza del cuore, alla rettitudine al di là di ogni ipocrisia ed ostentazione.

Il fariseismo, il sacralismo, la religiosità come alibi rispetto ad un impegno di onestà e di giustizia sono tentazioni costanti contro cui si deve levare forte la voce profetica della Chiesa.

Tutta la celebrazione odierna si muove in questa linea, che è specifica, tra l’altro, della religione biblica, per sua natura storica ed incarnata.

La tentazione del legalismo rende irrespirabile la vita di fede e fa della Chiesa un ghetto, privandola della sua forza di lievito e di luce, proprio come era accaduto alla legge mosaica, resa dai sapienti una gabbia disumana.

La Chiesa deve vivere in costante aggiornamento e creatività, fedele all’appello che Dio le lancia attraverso i segni dei tempi.

La fedeltà non è sclerosi ma dinamismo; l’amore per la sana dottrina è vivace e provocatorio di nuove energie; la speranza è tensione messianica e non inerzia senza ricerca ed ansia.

Il tradizionalismo ed il sacramentalismo abitudinario sono una cappa di piombo; la vera tradizione ed il sacramento sono invece veicoli di espressione di una coscienza sensibile e fresca.

L’incarnazione esige come parte integrante della religione l’azione per la giustizia: “soccorrere gli orfani e le vedove, mettere in pratica le norme, onorare non solo con le labbra”, curare il cuore dell’uomo.

Se è vero che il cristianesimo ha una carica di salvezza che giunge là dove le liberazioni politiche non giungono, è altrettanto vero che esso si pone come redenzione dell’uomo reale e non angelico; in quanto tale ha una sua carica sociale e secolare.

La rivendicazione della fedeltà a Dio ed allo Spirito non è alternativa alla rivendicazione della fedeltà alla terra ed alla storia e da ciò scaturiscono sia lo sforzo alla evangelizzazione, sia l’impegno alla promozione umana, come ben sanno i missionari sparsi per il mondo.

Don Emilio