Tutti gli articoli di Marco

19 AGOSTO 2018

Domenica 19 agosto, XX DEL TEMPO ORDINARIO  

07.30:                 S. Messa (Def. Fam. Zampori)

09.30:                 S. Messa a Motta (Pro Populo)

11.00:                 S. Messa (Def. Carla, Ezio, Franco Carena)

Lunedì 20 agosto, S. Bernardo, abate e dottore della Chiesa, Memoria

08.00:                 S. Messa con Lodi inserite (Pro Populo)

Martedì 21 agosto, S. Pio X, papa

08.00:                 S. Messa con Lodi inserite (Def. don Alberto De Paoli)

Mercoledì 22 agosto, Beata Vergine Maria Regina, Memoria

08.00:                 S. Messa con Lodi inserite (Def. GianFilippo e Enrica)

Giovedì 23 agosto, S. Rosa da Lima, vergine

08.00:                 S. Messa con Lodi inserite (Def. Rosa Pedrazzini e Pierino Pasi)

Domenica 26 agosto, XXI DEL TEMPO ORDINARIO  

07.30:                 S. Messa (Pro Populo)

09.15:                 S. Messa a Motta (Def. Giancarlo e Odilia)

11.00:                S. Messa (Def. Ileana, Dobrilla, Piera, Aldo e Angelo)

Martedì 28 agosto, S. AGOSTINO, VESCOVO E DOTTORE DELLA CHIESA, PROTETTORE PARTICOLARE DELLA CITTA’ E DELLA DIOCESI, Festa

08.00:                 S. Messa con Lodi inserite (Def. Mons. Giovanni Volta

Mercoledì 29 agosto, Martirio di S. Giovanni Battista, Memoria

08.00:                 S. Messa con Lodi inserite (Def. Ester Perotti e Fam. Def.)

Giovedì 30 agosto, Feria

08.00:                 S. Messa con Lodi inserite (Pro Populo)

Venerdì 31 agosto, Feria

08.00:                 S. Messa con Lodi inserite (Def. Angela e Renato)

Sabato 01 settembre, Feria

16.30:                 S. Messa (Def. Giuseppe Susani e Carla)

Domenica 02 settembre, XXI DEL TEMPO ORDINARIO  

07.30:                 S. Messa (Def. Carmela, Mariangela, Giovanni, Giuseppe)

09.30:                 S. Messa a Motta (Def, Fam. Lanterna e Medici)

11.00:                S. Messa (Def. Guerrino e Lidia Guzzon)

05 AGOSTO 2018

Domenica 5 agosto, XVIII DEL TEMPO ORDINARIO  

07.30:             S. Messa (Def. Mario Befera e Giuseppe Ballerini)

09.30:             S. Messa a Motta (Def. Luigi Scoccati)

11.00:            S. Messa (Def. Emilio, Bice e Rina)

Lunedì 6 agosto, TRAFIGURAZIONE DEL SIGNORE, Festa

08.00:            S. Messa con Lodi inserite (Def. Oreste)

Martedì 7 agosto, Feria

08.00:            S. Messa con Lodi inserite (Pro Populo)

Mercoledì 8 agosto, S. Domenico, sacerdote

08.30:            Celebrazione della Parola

Giovedì 9 agosto, S. Teresa Benedetta della Croce, vergine e martire – Patrona d’Europa

08.30:            Celebrazione della Parola

Venerdì 10 agosto, S. Lorenzo, diacono e martire

08.30:            Celebrazione della Parola

Sabato 11 agosto, S. Chiara, vergine

08.30:             Celebrazione della Parola

Domenica 12 agosto, XIX DEL TEMPO ORDINARIO  

07.30:             S. Messa (Def. Fam. Sozzani, Colombi e Malinverni)

09.30:             S. Messa a Motta (Def. Ines e Carlo)

11.00:             S. Messa (Def. Pietro, Maria, Giuseppe, Carlo)

Lunedì 13 agosto, Feria

08.00:            S. Messa con Lodi inserite (Def. Fam. Cavasino)

Martedì 14 agosto, Feria

08.00:            S. Messa con Lodi inserite (Pro Populo)

Mercoledì 15 agosto, ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA. Solennità

07.30:             S. Messa (Def. Tiziano Resca)

09.30:             S. Messa a Motta (Def. Francesco e Carolina Locardi)

11.00:             S. Messa (Pro Populo)

Giovedì 16 agosto, S. Rocco, Memoria

08.00:            S. Messa con Lodi inserite (Def. Angelo Massari)

20.30:             Rosario presso la cappelletta dedicata a San Rocco sulla Statale. ***

Venerdì 17 agosto, Feria

08.00:            S. Messa con Lodi inserite (Def. Mons. Giuseppe Angioni)

Sabato 18 agosto, Feria

08.00:            S. Messa con Lodi inserite (Def. Pietro Raggi e Gen. Def.)

Domenica 19 agosto, XX DEL TEMPO ORDINARIO  

07.30:             S. Messa (Def. Fam. Zampori)

09.30:            S. Messa a Motta (Pro Populo)

11.00:            S. Messa (Def. Carla, Ezio, Franco Carena)

05 AGOSTO 2018

Carissimi Parrocchiani,

alla luce di quanto abbiamo detto, sia riferendo i momenti salienti del legame di amicizia tra Davide e Gionata, sia riferendo le esperienze di amicizia vissute da Gesù, possiamo mettere in risalto alcune caratteristiche fondamentali di questa straordinaria esperienza umana.

Una prima caratteristica è il suo carattere di spontaneità e di sorpresa. L’amicizia non è frutto di calcolo, di programmazione: nasce semplicemente in modo non preventivato e improvviso. È pertanto un dono da accogliere con gratitudine. Certamente, si può parlare di una preparazione ‘remota’ al dono di amicizia che si realizza mediante la coltivazione e la custodia di atteggiamenti quali la benevolenza, il rispetto, la bontà verso gli altri. Questi atteggiamenti creano un terreno ben disposto perché possa fiorire l’amicizia che, in ogni caso, conserva il suo carattere di dono gratuito.

Un’altra caratteristica è costituita dal legame di fedeltà che la connota. Si tratta di un legame solido, che non si lascia intimorire da nessuna difficoltà e che si espone anche al rischio della morte. La vera amicizia è animata da una fedeltà disposta a dare tutto, anche la vita se necessario. Sia nell’amicizia tra Davide e Gionata, sia in quella vissuta da Gesù abbiamo riscontrato questa fedeltà senza riserve disposta a tutto per l’amico.

Una terza caratteristica è il tratto di consolazione che è insito in ogni esperienza di amicizia. Da questo punto di vista l’amicizia è un vero balsamo che ristora e dà speranza. Nel buio delle prove vissute da Davide in seguito alla persecuzione di Saul nei suoi confronti, l’amicizia con Gionata è stata per lui un costante faro di luce. Ugualmente, possiamo immaginare che per Gesù essere ospite nella casa di Betania, in compagnia dell’amico Lazzaro e delle sue sorelle Marta e Maria, nel mezzo di giornate faticose vissute non di rado in un bagno di folla che gli faceva ressa attorno presentando le necessità più diverse, era fonte di grande consolazione e pace. Poche cose danno sapore e bellezza alla vita come la freschezza dei rapporti umani vissuti nella loro immediatezza e semplicità.

In conclusione, dai testi che abbiamo richiamato, emerge con chiarezza che le relazioni di amicizia sono realtà buone in sé stesse, così come lo sono tutte le realtà che vengono da Dio. Emerge inoltre che l’amicizia può essere addirittura suggellata con un patto di fedeltà reciproco stipulato davanti al Signore. Così è avvenuto nel legame di amicizia che si è instaurato tra Davide e Gionata. Anche Gesù ha voluto suggellare la sua amicizia con noi lasciandoci un segno perenne: questo segno è l’Eucaristia. In questo sacramento noi possiamo scorgere i tratti di un amore fedele, perseverante, che è arrivato per noi fino al dono supremo di sé.

In questo modo, la nostra riflessione sull’amicizia non ci conduce soltanto all’apprezzamento del dono dell’amicizia – traguardo non da poco -, ma ci innalza fino alla contemplazione e all’adorazione dell’Eucaristia quale modello insuperabile e compiuto di ogni legame di amicizia.

Possiamo terminare con le parole del Salmo 133: Ecco, com’è bello e com’è dolce che i fratelli vivano insieme! È come olio prezioso versato sul capo, che scende sulla barba, la barba di Aronne, che scende sull’orlo della sua veste. È come la rugiada dell’Ermon, che scende sui monti di Sion. Perché là il Signore manda la benedizione, la vita per sempre.

Don Luigi Pedrini

29 LUGLIO 2018

A partire da mezzogiorno del 01 agosto e per tutta la giornata del 02 agosto si può beneficiare dell’indulgenza plenaria, l’indulgenza della Porziuncola o “Perdono di Assisi”. Le condizioni richieste sono:

  1. Visita nel tempo prescritto nella Chiesa parrocchiale e recita del Padre nostro e del Credo secondo l’intenzione del Papa.
  2. Confessione sacramentale
  3. Comunione eucaristica (sia la confessione che la comunione si possono ricevere anche nei giorni precedenti o seguenti nei quali si è fatta la visita in Chiesa e la preghiera richiesta. Meglio ancora se la comunione si può ricevere lo stesso giorno in cui si visita la Chiesa.
  4. Disposizione d’animo che escluda ogni affetto al peccato anche veniale.

Per chi desidera, oggi pomeriggio – domenica 29 c.m. – dalle ore 15.00 alle 16.00 sarò presente in chiesa disponibile per le confessioni.

29 LUGLIO 2018

Domenica 29 luglio, XVII DEL TEMPO ORDINARIO

07.30:                         S. Messa (Def. Aldo Maiocchi e Bruna)

09.30:                         S. Messa a Motta (Def. Fam. Garlaschelli e Rossignoli)

11.00:                         S. Messa (Def. Giovanna Broglia)

Lunedì 30 luglio, Feria

08.00:                         S. Messa con Lodi inserite (Def. don Giuseppe Mangolini e don Piero Angelini)

Martedì 31 luglio, S. Ignazio di Loyola, sacerdote, Memoria.

08.00:                         S. Messa con Lodi inserite (Def. Siro, Maria e Fam. Def.)

Mercoledì 01 agosto, S. Alfonso Maria de’ Liguori, Memoria.

08.00:                         S. Messa con Lodi inserite (Per le anime del Purgatorio)

Giovedì 02 agosto, Feria

08.00:                         Celebrazione della Parola

Venerdì 03 agosto, Feria

08.00:                         Celebrazione della Parola

Sabato 04 agosto, S. Giovanni Maria Vianney, sacerdote, Memoria

08.00:                         Celebrazione della Parola

Domenica 05 agosto, XVIII DEL TEMPO ORDINARIO

07.30:                         S. Messa (Def. Mario Befera e Giuseppe Ballerini)

09.30:                         S. Messa a Motta (Def. Luigi Scoccati)

11.00:                        S. Messa (Def. Emilio, Bice e Rina)

29 LUGLIO 2018

Carissimi Parrocchiani,

stiamo considerando i testi del quarto vangelo in cui si fa riferimento all’amicizia di Gesù con l’apostolo Giovanni. Ci siamo soffermati sui primi quattro testi. Ne resta ancora uno che si trova nell’ultimo capitolo del Vangelo, il capitolo 21, ai versetti 4-7 e 20-23.

Il rimando a Giovanni si trova all’interno dell’episodio della pesca miracolosa avvenuta dopo la risurrezione di Gesù. Alcuni apostoli, accogliendo l’invito di Pietro, vanno a pescare, ma questo primo tentativo non ottiene alcun frutto. Fa seguito una seconda pescagione intrapresa in obbedienza all’invito rivolto loro da un uomo sconosciuto a gettare nuovamente la rete e questa volta la pesca è straordinariamente abbondante: la gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. La reazione di Giovanni di fronte a questo esito sorprendente è stata immediata: Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: “È il Signore! “ (v. 7). Dunque, Giovanni per primo riconosce che quell’uomo è Gesù risorto.

L’episodio, come già quelli precedenti, conferma che quando si realizza pienamente il connubio fra fede e amore allora si è nelle condizioni di vedere anche ciò che immediatamente sfugge allo sguardo. La fede rischiarata dall’amore vede più in profondità e per questo Giovanni, il discepolo amato, è il primo a riconoscere Gesù.

Il testo continua offrendo una seconda menzione di Giovanni. Pietro infatti, dopo che Gesù gli ha predetto il cammino che lo attende e che lo porterà a testimoniare la sua vita fino al dono di sé, gli chiede qualche notizia sul destino futuro di Giovanni: “Signore, che cosa sarà di lui? “ (v. 22). La risposta di Gesù è una contro-domanda (“Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi”, v. 22) nella quale non precisa cosa sarà di lui, ma sembra alludere a una vita longeva. In effetti, Giovanni non andrà incontro al martirio come è avvenuto per la maggior parte dei dodici apostoli. Morirà anziano non senza aver prima assolto quel compito di custodia e di filiazione spirituale nei confronti di Maria che Gesù gli aveva affidato.

Al termine di questa rassegna di testi è giusto domandarci per quale ragione Gesù abbia instaurato questo rapporto preferenziale di amicizia con Giovanni. Così risponde il card. Martini: (I testi citati) richiedono una prolungata contemplazione e potremmo chiedere al Signore di farci comprendere il mistero del suo amore per questo discepolo. È difficile infatti dire perché Gesù lo amasse di un amore preferenziale. È il discepolo della prima ora, è colui che ha immerso lo sguardo nella profondità del cuore di Cristo e ha capito come Gesù uomo amasse gli uomini con il cuore del Figlio di Dio. È Giovanni che ha vissuto questa amicizia dalla quale è nato il Vangelo dell’amore (p. 134).

Questa risposta se da una parte invita a rispettare il mistero proprio di ogni elezione da parte del Signore, dall’altra sembra dire che diversi fattori hanno contribuito al sorgere di questa amicizia: il fatto che Giovanni si sia affiancato a Gesù fin dai primi passi del suo ministero; una naturale sintonia interiore per cui Giovanni comprendeva più in profondità ciò che Gesù stava vivendo per amore nostro.

Ma forse la ragione per cui Giovanni ha beneficiato di questa particolare amicizia è sottesa all’ultima affermazione del Card. Martini: È Giovanni che ha vissuto questa amicizia dalla quale è nato il Vangelo dell’amore. Giovanni era chiamato ad essere il testimone del Vangelo dell’amore e per questo ha ricevuto quel “di più” di amore che lo ha abilitato a questo compito. Come Giuseppe d’Egitto ha ricevuto da Dio quell’amore preferenziale che gli ha consentito di essere strumento di riconciliazione e rivelazione nella sua persona dell’amore di Dio che affratella tutti, così Giovanni ha fatto un’esperienza di amore più profonda per essere in grado di farla comunicarla a tuffi al fine di rendere anche noi partecipi di questo dono.

 Don Luigi Pedrini

15 LUGLIO 2018

  • Domenica 15 c.m. alle ore 12.00: Matrimonio di Simone Gino Franceschini e di Eleonora Zaffiro.
  • Sabato 21 c.m. alle ore 16,00: Matrimonio di Andrea Marazzi e di Marta Beniamini.
  • Ricordo che a partire da sabato 21 c.m. la S. Messa del sabato pomeriggio è sospesa fino all’inizio di settembre.
  • Ringrazio per l’offerta raccolta a favore della Caritas Parrocchiale che è stata di 160,00 €. In questa settimana abbiamo dato un nuovo acconto di 1500,00 € per l’impianto elettrico (rimangono 9600,00 € per il saldo).

15 LUGLIO 2018

Domenica 15 luglio, XVI DEL TEMPO ORDINARIO

07.30:                    S. Messa (Def. Giovanna e Madre Teresa Furiosi)

09.30:                    S. Messa a Motta (Def. Luigi Penna)

11.00:                    S. Messa (Def. Renzo Olivati)

12.00:                    Matrimonio di Simone Gino Franceschini e Eleonora Zaffiro

 

Lunedì 16 luglio, Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, Memoria

08.00:                   S. Messa con Lodi inserite (Def. Fra GiamBattista)

Martedì 17 luglio, Feria

08.00:                   S. Messa con Lodi inserite (Def. Siro, Maria e Fam. Def.)

Mercoledì 18 luglio,

08.00:                    Celebrazione della Parola

Giovedì 19 luglio, Feria

08.00:                    Celebrazione della Parola

Venerdì 20 luglio, Feria

16.30:                    Celebrazione della Parola

Sabato 21 luglio, Feria

16.00:                    Sposalizio di Andrea Marazzi e di Marta Beniamini

 

Domenica 22 luglio, XVI DEL TEMPO ORDINARIO

07.30:                    S. Messa (Def. Anna Vitti e Antonio Boggiani)

09.30:                    S. Messa a Motta (Def. Rita e Def. Fam. Abbà e Pietra)

11.00:                    S. Messa (Pro Populo)

 

Lunedì 23 luglio, S. Brigida, religiosa – Patrona d’Europa, Festa

08.00:                    Celebrazione della Parola

Martedì 24 luglio, Feria

08.00:                    Celebrazione della Parola

Mercoledì 25 luglio, San Giacomo, apostolo, Festa

08.00:                    Celebrazione della Parola

Giovedì 26 luglio, Ss. Gioacchino e Anna, Genitori della BV. Maria, Memoria

08.00:                    Celebrazione della Parola

Venerdì 27 luglio, Feria

08.00:                    S. Messa con Lodi inserite (Pro Populo)

Sabato 28 luglio, Feria

08.00:                    S. Messa con Lodi inserite (Def. Battista Bordoni e Gen. Def.)

 

Domenica 29 luglio, XVII DEL TEMPO ORDINARIO

07.30:                    S. Messa (Def. Aldo Maiocchi e Bruna)

09.30:                    S. Messa a Motta (Def. Fam. Garlaschelli e Rossignoli)

11.00:                    S. Messa (Def. Giovanna Broglia)

15 LUGLIO 2018

Carissimi Parrocchiani,

a completamento di quanto già detto sulle esperienze di amicizie di Gesù resta ora da considerare la sua amicizia con l’apostolo Giovanni, l’autore del quarto Vangelo, il Vangelo che più di ogni altro parla dell’amore di Dio verso di noi.

Giovanni parlando della sua amicizia con il Signore lo fa con molta discrezione: parla di sé in terza persona autodesignandosi con il titolo di “discepolo che Gesù amava”.

Cinque sono i testi in cui nel quarto Vangelo c’è un rimando diretto a questa amicizia. Il primo testo – Gv 13,27-29 – riferisce il gesto confidenziale con cui Giovanni, durante l’Ultima Cena dopo che Gesù ha svelato ai Dodici che fra loro c’era uno che stava tramando contro di lui per consegnarlo ai suoi nemici, sollecitato da Pietro, si china sul petto di Gesù per domandargli chi è colui che sta per tradirlo. C’è dunque questo gesto confidenziale che rivela un rapporto di particolare familiarità che Giovanni ha con il Maestro.

Nel secondo testo – Gv 19,25-27 – si riferiscono le parole che Gesù ha rivolto stando in croce, poco prima di morire, a Maria e a Giovanni che gli erano vicini. Disse alla madre: “Donna, ecco tuo figlio!”. 27Poi disse al discepolo: “Ecco tua madre!”. E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé. La consegna di Maria a Giovanni – consegna che lo riveste di un’importante responsabilità in quanto Giovanni rappresenta in quel momento tutta la Chiesa chiamata ad accogliere Maria come Madre – mette in luce un altro aspetto che contrassegna la vera amicizia. Ricorda che essa non si chiude nella sfera del privato, ma viene assunta e messa a servizio del disegno di Dio così da diventare responsabilità e dono per tutti.

I testi di Gv 20,2-4 e 21,7 rivelano un’altra peculiarità propria dell’amicizia autentica: l’affinità spirituale che essa genera favorisce la reciproca conoscenza ed è in grado di illuminare anche i tratti di buio che si possono incontrare.

Nel primo testo si riferisce, infatti, che Giovanni e Pietro vanno insieme alla tomba di Gesù per verificare di persona se sia veramente aperta e se è scomparso il corpo del Signore. Entrambi entrano nella grotta del sepolcro e vedono che il cadavere di Gesù non c’è più, le bende sono posate sulla roccia, mentre il sudario sta piegato in un luogo a parte. Quantunque la scena che sta davanti ai loro occhi sia la stessa, diversa è tuttavia la reazione: solo del discepolo che Gesù amava si dice che “vide e credette” per dire che a lui sono bastati quei segni per rendersi conto di ciò che era accaduto.

In questa stessa linea si pone anche l’altro testo. Riferisce che Gesù dopo la sua apparizione appare agli apostoli sulla riva del lago di Galilea. Tutti vedono quell’uomo che li esorta a gettare nuovamente le reti per la pesca, ma solo Giovanni, dopo l’esito favorevole della pesca fatta, riconosce che è Gesù e dice a tutti: “È il Signore”.

I due testi concordano nel dire che l’amicizia autentica favorisce una conoscenza della persona a cui si vuole bene che va al di là dei ragionamenti umani. Sant’Agostino proprio in considerazione di questo scriverà: Ubi amor, ibi oculus volendo dire che l’amore illumina gli occhi e permette loro di vedere ciò che la mente da sola non è in grado di vedere.

Occorre a questo punto ricordare un ultimo testo e precisamente Gv 21,20-2, ma completeremo la prossima volta.

Don Luigi Pedrini