Tutti gli articoli di Marco

02 GENNAIO 2022

Domenica 02 gennaio, II dopo Natale

Ore 08.00:   Antonio Boggiani

Ore 09.30:   Noemi ed Attilia

Ore 11.00:   Pietro Ferrari

Lunedì 03 gennaio

Ore 16.30:   Giuseppe Perotti e familiari defunti

Martedì 04 gennaio

Ore 16.15   

Mercoledì 05 gennaio

Ore 17.00:   Prefestiva

Giovedì 06 gennaio, Epifania

Ore 08.00:   Per la comunità

Ore 09.30:   Fam. Rossetti

Ore 11.00:   Per la comunità

Venerdì 07 gennaio

Ore 16.30:   Fernando

Sabato 08 gennaio 2022

Ore 17.00:   Lucio Salesini

Domenica 09 gennaio, Battesimo del Signore

Ore 08.00:   Per la comunità

Ore 09.30:   Fam. Bartolacci

Ore 11.00:   Mons. Diego Parodi

01 GENNAIO 2022

Cari fratelli,

oggi, 1gennaio, celebriamo Maria Madre di Dio.

Per mezzo di lei il Figlio di Dio entra in un popolo, in una legge ed in una prassi religiosa divenendo pienamente fratello di ogni uomo che nasce a questo mondo.

È così che la carne ed il tempo di ogni uomo sono consacrati.

D’ora innanzi ogni uomo è figlio di Dio e può gridare: “Abbà, Padre”.

È anche la giornata tradizionalmente dedicata alla pace, luminosamente celebrata nella benedizione sacerdotale della prima lettura.

Preghiamo dunque perché il Signore elargisca al nostro mondo sfiduciato e stanco la sua pace, quella che solo Lui può dare.

Domani, 2 gennaio, celebreremo liturgicamente la seconda domenica dopo il Natale.

Le letture proposte in questa domenica ci suggeriscono che la radice della fede cristiana è riconoscere Cristo quale prova dell’interesse e della ricerca di Dio nei confronti dell’uomo.

Il mistero del credere è legato a questa prima constatazione: “Dio ha tanto amato il mondo da mandare il suo Figlio unigenito”.

K. Barth ha ribaltato il detto cartesiano “cogito, ergo sum” (penso, dunque esisto) in “cogitor, ergo sum” (sono pensato da Dio, dunque esisto).

Ora l’uomo deve aprirsi a questo richiamo; deve rispondere alla voce che risuona nella sua coscienza.

E questa risposta esige distacco, coraggio, ricerca, fede e speranza.

Ma purtroppo chi è occupato solamente dal presente, non sente il bisogno di andare a Betlemme; chi ha fatto della terra la sua residenza definitiva, non aspetta la città futura e si spegne nell’idolatria del presente e delle cose.

A tutti una buona settimana.

Don Emilio

26 DICEMBRE 2021

Domenica 26 dicembre, S. Famiglia

Ore 08.00:   Per la comunità

Ore 09.30:   Stefano Rizzi

Ore 11.00:   Maria Luisa, Gino, Marina e Fanny

Lunedì 27 dicembre

Ore 16.30

Martedì 28 dicembre

Ore 16.15   

Mercoledì 29 dicembre

Ore 16.30

Giovedì 30 dicembre

Ore 16.30

Venerdì 31 dicembre

Ore 17.00:   Canto del Te Deum in ringraziamento per tutti i benefici dell’anno

Sabato 01 gennaio 2022, Capodanno

Ore 08.00:   Per la comunità

Ore 10.00:   Floriano, Anita e Roberto

Domenica 02 gennaio, II di Natale

Ore 08.00:   Antonio Boggiani

Ore 09.30:   Noemi ed Attilia

Ore 11.00:   Per la comunità

26 DICEMBRE 2021

Cari fratelli,

il Natale è esaltazione della grazia, epifania della bontà di Dio e del suo amore per gli uomini, come scrive Paolo al fedele Tito.

Contro una concezione superficiale della religione, frutto di una prospettiva sociale e culturale generale, il Natale è il giorno del ringraziamento e della lode pura.

È l’esaltazione della contemplazione e dello stupore, davanti a quella culla povera: “tutti quelli che udirono si stupirono”, “Maria serbava tutte queste cose meditandole in cuor suo”; “i pastori glorificavano e lodavano Dio”.

Contro la tentazione sentimentale e consumistica, che rende il Natale una larva spirituale dai toni liquorosi ed evanescenti, si deve opporre una fede solida, una maturità teologica, un appello all’approfondimento delle ragioni della speranza che è in noi (cfr 1Pt 3,15).

Unitamente al Natale celebriamo quest’anno la festa della Sacra Famiglia.

In quest’ottica non dobbiamo dimenticare che ogni famiglia è un segno d’amore in un mondo spesso attanagliato dall’odio: gli sposi sono chiamati ad essere uniti tra di loro a tutti i livelli.

La famiglia, che il mondo contemporaneo predica superata e che vorrebbe distruggere, è al contrario un segno ecclesiale, una chiesa domestica.

Dev’essere perciò sottomessa all’ascolto della Parola: deve porre al suo centro l’Eucarestia; deve essere la prima annunciatrice della fede e dell’impegno umano: deve essere partecipe delle pene dei fratelli infelici.

In questa giornata l’attenzione e la preghiera della comunità devono essere rivolte al dramma della famiglia.

Pensiamo alla tragedia della crisi, della disgregazione morale ed interiore.

Pregheremo oggi per tutte le famiglie del nostro paese, ricordando soprattutto quelle per le quali ricorrono particolari anniversari (chi vuole, può chiedere la menzione della propria famiglia).

A tutti una buona settimana e buon anno.

Don Emilio

19 DICEMBRE 2021

Domenica 19 dicembre, IV di Avvento

Ore 08.00:   Antonia, Roberto, Anna e Carlo

Ore 09.30:   Piero e Giuseppina

Ore 11.00:   Camillo Perotti

Lunedì 20 dicembre

Ore 16.30

Martedì 21 dicembre

Ore 16.15:   Grassi Marianna, sorelle, fratelli e genitori defunti

Mercoledì 22 dicembre

Ore 16.30

Giovedì 23 dicembre

Ore 16.30:   Per la comunità

Venerdì 24 dicembre

Ore 24.00:   Marco Rovati

Sabato 25 dicembre, Natale

Ore 08.00:   Franco Susani

Ore 10.00:   Francesca e Luigi Bianchi

Domenica 26 dicembre, S. Famiglia

Ore 08.00:   Per la comunità

Ore 09.30:   Stefano Rizzi

Ore 11.00:   Maria Luisa, Gino, Marina e Fanny

19 DICEMBRE 2021

Cari fratelli,

nella liturgia di oggi possiamo percepire il clima ormai natalizio che promana dalle letture proposte alla nostra attenzione.

Michea esclama: “Da Betlemme uscirà il dominatore di Israele”.

Nel salmo 80 si invoca: “Pastore d’Israele, vieni in nostro soccorso, volgiti e visita questa vigna”.

Nella lettera agli Ebrei Cristo esclama: “Ecco io vengo o Dio per fare la tua volontà”.

Ed Elisabetta domanda a Maria: “A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?”.

Si celebra dunque una venuta gioiosa, l’ingresso di Dio nella nostra storia e nella nostra carne.

È lo stupore sempre nuovo dell’incontro con l’infinito e l’eterno.

Scrive il poeta indiano Tagore (non cristiano): “Mi hai fatto senza fine: questa è la tua volontà. Questo fragile vaso tu continuamente riempi di vita sempre nuova. In questo piccolo flauto di canna hai soffiato melodie eternamente nuove. Quando mi sfiorano le tue mani immortali questo piccolo cuore si perde in una gioia senza confini. In queste piccole mani scendono i tuoi doni infiniti. Passano le età e tu continui a versare e ancora c’è spazio per riempire”.

Dio si fa corpo e storia ponendo nella fragilità della nostra natura un germe di immortalità.

Noi col nostro corpo e la nostra storia dobbiamo muoverci verso di Lui per far nascere l’abbraccio della riconciliazione tra cielo e terra.

Venerdì vigilia di Natale è giornata dedicata tradizionalmente al sacramento della Riconciliazione.

Io sarò a disposizione per tutto il giorno.

Dalle 9.00 alle 11.00 e dalle 16.00 alle 18.00 mi troverete in Chiesa.

Sarò comunque presente in casa per chi avesse altre necessità.

A tutti una buona settimana e un Buon Natale.

Don Emilio

12 DICEMBRE 2021

Domenica 12 dicembre, III di Avvento

Ore 08.00:   Moscheni Roberto

Ore 09.30:   Carlo e Rachele

Ore 11.00:   Pietro Ghisi ed Elisa Carbonini

Lunedì 13 dicembre

Ore 16.30:   Per i malati (specialmente agli occhi)

Martedì 14 dicembre

Ore 16.15:   Loredana Lanati e Giovanni Gatti Comini

Mercoledì 15 dicembre

Ore 16.30:   Achille, Aldo e Carlo

Giovedì 16 dicembre

Ore 16.30:   Per i giovani

Ore 21.00:   Alle radici della Bibbia

Venerdì 17 dicembre

Ore 16.30:   Per le nostre necessità

Sabato 18 dicembre

Ore 17.00:   Bruno ed Agnese

Domenica 19 dicembre, IV di Avvento

Ore 08.00:   Antonia, Roberto, Anna e Carlo

Ore 09.30:   Piero e Giuseppina

Ore 11.00:   Camillo Perotti

12 DICEMBRE 2021

Cari fratelli,

giovedì prossimo sarà tra di noi alle ore 21 don Gianluigi Corti, insigne biblista, per parlarci di questo sacro testo, come si è formato e come è stato considerato dalla Chiesa, quale parola di Dio che si rivela agli uomini.

È un ciclo di quattro lezioni che avranno cadenza mensile.

Vi invito caldamente a partecipare per scoprire le radici della nostra fede ed acquisire consapevolezza di quanto queste pagine vogliono comunicarci.

Ed ora un breve commento alle letture che oggi ci vengono proposte: è significativo il dato della presenza di Dio che le segna.

Sofonia per due volte ripete: “il Signore è in mezzo a te”.

Il ritornello del salmo responsoriale esclama: “viene in mezzo a noi il Dio della gloria”.

Paolo scrive ai filippesi: “il Signore è vicino” ed il Battista gli fa eco: “viene uno”.

Il cristiano non è più dunque un nomade solitario che si aggira in una landa desolata, ma vive alla luce di una presenza.

È però una presenza esigente: non vuole solo consolare; vuole anche impegnare; è un appello e un invito a fare che si concretizza negli impegni di giustizia ed amore, i cardini della conversione cristiana.

Il Battista presenta Cristo come colui che immerge in un bagno di fuoco e come colui che ripulisce l’aia destinando la pula inutile ed impalpabile al fuoco.

Certamente Cristo privilegerà la dimensione del perdono e dell’amore.

Tuttavia Egli non ha cancellato il giudizio che alla fine dei tempi si abbatterà su ciascuno di noi.

Se è vero che il lezionario odierno è attraversato dalla gioia, cionondimeno il Signore si rivelerà come implacabile accusatore delle nostre ipocrisie.

Ma più che del giudizio di Dio, dobbiamo avere paura del suo amore deluso e tradito, come ha più volte scoperto Israele nel suo volgere le spalle al Dio che lo ha liberato dal giogo dei suoi nemici. 

A tutti una buona settimana.

Don Emilio

05 DICEMBRE 2021

Domenica 05 dicembre, II di Avvento

Ore 08.00:   Per la comunità

Ore 09.30:   Mario, Lina e Santina

Ore 11.00:   Felice e Carla Furiosi

Lunedì 06 dicembre

Ore 16.30:   Per le anime del Purgatorio

Martedì 07 dicembre

Ore 16.15:   Carla Carena, Pieremilio Gennari, Piera Castellani

Mercoledì 08 dicembre, Immacolata

Ore 08.00:   Giuseppina, Tina e Angelo Cassinelli

Ore 09.30:   Suore defunte

Ore 11.00:   Deff. Fam. Pescatori

Giovedì 09 dicembre, San Siro

Ore 16.30:   Per la chiesa

Venerdì 10 dicembre

Ore 16.30:   Parroci defunti

Sabato 11 dicembre

Ore 17.00:   Achille Marizzoli

Domenica 12 dicembre, III di Avvento

Ore 08.00:   Moscheni Roberto

Ore 09.30:   Carlo e Rachele

Ore 11.00:   Pietro Ghisi ed Elisa Carbonini

05 DICEMBRE 2021

Cari fratelli,

“Allora la nostra bocca si aprì al sorriso, la nostra lingua si sciolse in canti di gioia”: questa acclamazione del salmo responsoriale, vero e proprio canto del rimpatrio degli esuli (Sal. 126), ci offre quasi il senso generale della liturgia di oggi.

Essa è un canto di gioia.

Baruc annunzia il glorioso ritorno processionale verso la libertà.

Paolo prega con gioia perché il vangelo si diffonda sempre più “ a lode ed a gloria di Dio”.

Il Battista esclama: “ogni uomo vedrà la salvezza di Dio”.

Il Cristianesimo è lieto annunzio seminato nel terreno oscuro e spesso insanguinato della storia.

Ed è strano dunque che i cristiani siano pessimisti, nostalgici fautori di giudizi sommari nei confronti dell’umanità, alieni al rischio ed alla fiducia. Gesù al contrario si dichiara pronto a scommettere sulla canna incrinata e sullo stoppino fumigante in procinto di spegnersi.

Le parole del Battista, oltre che segnare questa pagina di apertura di Luca, sigillano anche l’ultima pagina del suo secondo libro, gli Atti.

Da Gerusalemme parte una luce che rompe le tenebre.

La salvezza è per ogni uomo, è universale; si incunea anche tra le potenze politiche menzionate all’inizio del passo evangelico.

Aperti al mondo, senza essere chiusi in sette o fazioni, i cristiani sanno che molti verranno da oriente e da occidente siederanno a mensa con loro, perché la via del Signore percorre il mondo intero.

Isaia con l’espressione dei burroni colmati, dei passi tortuosi raddrizzati allude alle strade processionali della vicina Mesopotamia, totalmente dritte e pianeggianti, che stavano dinnanzi ai templi.

La vita del credente non ignora burroni e colli aspri; eppure ha una meta fissa, il giorno del Signore, che dà senso al nostro cammino spesso faticoso.

A tutti una buona settimana.

Don Emilio