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04 NOVEMBRE 2018

Domenica 04 novembre, XXXI DEL TEMPO ORDINARIO

07.30:                    S. Messa (Def. Silvana e Luigi Schiapparoli)

09.30:                    S. Messa a Motta (Def. Tito)

11.00:                    S. Messa (Pro Populo)

 

Lunedì 05 novembre, Tutti i santi della Chiesa di Pavia

16.30:                S. Messa (Nino e Assunta)

Martedì 06 novembre, San Leonardo, confessore

16.30:                    S. Messa (Pro populo)

Mercoledì 07 novembre, Feria

16.30:                    S. Messa (Def. Luigi e Luigina)

Giovedì 08 novembre, Feria

08.30:                    S. Messa (Gian Filippo e Enrica)

Venerdì 09 novembre, Dedicazione della Basilica Lateranense, Festa

16.30:                    S. Messa (Angelina e Santo e Fam. Def.)

Sabato 10 novembre, S. Leona Magno, papa e dottore della Chiesa

10.00-11.00:     Confessioni

16.30:                    S. Messa (Defa Angelo, Livia, Sandro e Fam. Def.)

 

Domenica 11 novembre, XXXII DEL TEMPO ORDNARIO – SAN LEONARDO, CONFESSORE, PATRONO DELLA NOSTRA COMUNITÀ

07.30:                    S. Messa (Def. Raffaele Mazzei, Giacomo, Teresa e Filomena)

09.30:                    S. Messa a Motta (Def- Tito)

11.00:                    S. Messa (Jean Paul Marquey e Pierino Lastrico)

04 NOVEMBRE 2018

Carissimi Parrocchiani,

prendiamo ora in considerazione la promessa che Dio ha fatto a Davide di costruirgli una casa stabile per sempre. Come già ricordavo, questa promessa diventerà il fondamento dell’attesa da parte di Israele della venuta del Messia.

È una promessa che travalica i secoli, continuamente rilanciata dai profeti e che ritroviamo anche nei Vangeli. Pensiamo soltanto al testo dell’Annunciazione nel quale I ‘angelo Gabriele annuncia a Maria la nascita di Gesù e dichiara che “sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine” (Lc 1,32-33).

Per meglio comprendere i contenuti della promessa fatta a Davide è utile richiamare il contesto storico in cui si colloca.

Gli anni del Regno di Davide sono segnati da tante imprese che hanno avuto esiti positivi. Tra queste l’impresa forse più felice stata la conquista di Gerusalemme. Questa città si trovava al di fuori dei territori occupati dalle dodici tribù di Israele e apparteneva alla popolazione dei Gebusei. Fin dal tempo di Giosuè era risultata una cittadella imprendibile. Davide con le sue truppe comandate da Ioab riesce a espugnarla assicurandosi in questo modo una sua personale città: da questo momento comincia ad essere chiamata la “Città di Davide”. Gerusalemme è una città di montagna e aveva la prerogativa di trovarsi in un territorio neutro rispetto alle altre città che si trovavano nei territori abitati dalle dodici tribù di Israele: questa sua neutralità le ha permesso di essere riconosciuta come la capitale di tutto Israele. In Gerusalemme Davide fa costruire il suo palazzo reale.

Un’altra impresa importante da parte di Davide è stata la riuscita sottomissione di tutti i nemici storici di Israele: i Filistei, che erano quelli più pericolosi (2 Sam 8, l; 21, 15-22); i Moabiti (2 Sam 8,2.12); gli Aramei (2 Sam 8,3-12); gli Ammoniti, gli Amaleciti e gli Idumei (2Sam 8,12-14; IO, 1-11,1; 12,26-31). In questo modo ha consolidato il Regno e ha cominciato a dargli una prima organizzazione civile, militare e anche religiosa.

Bisogna tenere presente che il regno di Davide, come già quello di Saul, si inserisce nel delicato passaggio dall’era carismatica dei Giudici a quella istituzionale della monarchia. Il popolo di Israele riconoscendo la monarchia si sta dando un assetto assolutamente nuovo dal punto di vista politico, sociale e religioso.

E in questo contesto che Davide matura il proposito di costruire il tempio, una casa per il Signore destinata ad ospitare l’arca dell’alleanza, cioè le tavole della legge che Dio aveva dato a Mosè sul monte Sinai.

I passi con cui l’arca viene portata a Gerusalemme – prima facendo sosta casa di Aminadab, poi nella casa di Obed-Edom di Gat e, infine, dopo tre mesi, nello stesso palazzo reale in Gerusalemme – si inseriscono in questo progetto lungimirante di Davide. La sua intenzione è quella di creare un legame di continuità tra la lunga storia di liberazione che gli Israeliti hanno vissuto uscendo dall’Egitto e soggiornando per quarant’anni nel deserto e la nuova storia che li vede abitare stabilmente nella terra del Giordano sotto la guida di un re che accolgono come consacrato da Dio.

Ora resta da vedere da vicino il testo relativo alla “promessa davidica”. Lo faremo la prossima settimana.

Don Luigi Pedrini

28 OTTOBRE 2018

  • Sabato 27 c.m. catechismo per gli adolescenti, sia per i ragazzi delle Medie (1 ª – 2 ª – 3 ª Media), alle ore 18.30.
  • Domenica 28 c.m., ore 10.00. Catechismo per i ragazzi di 2 ª – 5 ª elementare.
  • Martedì 30 ottobre: prove del coro.
  • Mercoledì mattina completerò la Comunione agli ammalati.
  • Continua nei giorni di lunedì e martedì la novena dei defunti.
  • La S. Messa di mercoledì pomeriggio è quella della Solennità dei Santi.
  • Giovedì 01 novembre: Solennità dei Santi.
  • Venerdì 02 novembre: Commemorazione di tutti i Defunti.
  • Ringrazio per l’offerta a favore delle Missioni che è stata di 610,00 €.

28 OTTOBRE 2018

Domenica 28 ottobre, XXX DEL TEMPO ORDINARIO, 5° giorno della Novena dei Defunti

07.30:                     S. Messa (Def. Anna Vitti e Antonio Boggiani)

09.15:                     S. Messa a Motta (Def. Carlo Casella) ***

11.00:                    S. Messa (Def. Curzio Dina e Lanati Loredana)

 

Lunedì 29 ottobre, Feria – 6° giorno della Novena dei Defunti

16.30:                    S. Messa (Per int. Off.)

20.45:                     S. Messa

Martedì 30 ottobre, Feria – 7° giorno della Novena dei Defunti

16.30:                    S. Messa (Per le anime del purgatorio)

20.45:                    S. Messa

Mercoledì 31 ottobre, Feria – 8° giorno della Novena dei Defunti

16.30:                    S. Messa (Def. Rina e Bruno)

20.45:                     S. Messa (Def. GianFilippo e Enrica) 

Giovedì 01 novembre, TUTTI I SANTI, Solennità

07.30:                     Pro Populo

09.30:                     Pro Populo

11.00:                    Pro Populo

15.30:                    Vespri e Processione al cimitero

Venerdì 02 novembre, COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI

10.30:                     S. Messa al Cimitero in suffragio di tutti i fedeli defunti

19.30:                     Inizio del Rosario in Chiesa. Processione al Cimitero. Al ritorno, verso le ore 20.45, S. Messa in suffragio di tutti i Defunti.

Sabato 03 novembre, Feria

10.00-11.00       Confessioni

16.30:                    S. Messa (Def. Antonio Bisoni e Fam. Def.)

 

Domenica 04 novembre, XXXI DEL TEMPO ORDINARIO

07.30:                     S. Messa (Def. Silvana e Luigi Schiapparoli)

09.30:                     S. Messa a Motta (Def. Tito)

11.00:                     S. Messa (Pro Populo)

28 OTTOBRE 2018

Carissimi Parrocchiani,

abbiamo concluso questo primo resoconto sulla vicenda di Davide esponendo i fatti che lo hanno condotto da giovane pastore di Betlemme alla sua elevazione a re di Israele.

Ora poniamo attenzione agli avvenimenti più significativi che hanno segnato la sua vita dal momento in cui ha cominciato a regnare.

La storia dei quarant’anni del suo regno si suddivide in due periodi: i sette anni in cui regna su Giuda, in Ebron (cfr 2 Sam 2,1-4,12; 1 Cr 11,1-2); i trentatré anni in cui regna su tutto Israele e Giuda (cfr 2 Sam 5,1-1 Re 2,11; Cr 11,3-29,30).

Di questi quarant’anni di regno noi possediamo un resoconto interessante scritto in un tempo molto vicino agli avvenimenti che vengono raccontati: la composizione di questi testi si può collocare forse nella prima metà del Regno di Salomone. È “una storia tra le più interessanti della letteratura antica, scritta in una lingua bella, ricca di testimonianze oculari, che la redazione deuteronomista ha conservato fresca, quasi senza ritocchi” (F. Rossi de Gasperis – A. Carfagna, Prendi il libro e mangia, p. 131).

È la storia di un re che vive avendo messo Dio al centro della sua vita, un re secondo il cuore di Dio. Nello stesso tempo, quella di Davide non è tuttavia la vita di un santo. La sua personalità è certamente ricca, ma non senza difetti e la Scrittura non li nasconde.

Secondo il Card. Martini i cicli di Giuseppe e di Davide sono i più belli della Scrittura. Tra i due cicli ci sono però alcune differenze. Quella di Giuseppe appartiene al genere sapienziale e, pertanto, il racconto della vicenda del patriarca ha il carattere della composizione agiografica: Giuseppe è presentato come figura esemplare, modello di perfezione morale; Invece, il racconto della vicenda di Davide appartiene al genere storico: qui la fedeltà all’accaduto è molto alta. Il racconto presenta la storia così com’è, senza nascondere gli sbagli di Davide: la sua figura non appare come un modello di santità e di perfezione morale.

E, tuttavia, “i peccati di Davide, quantunque gravi, sono i peccati di un uomo che rimane, soprattutto e nonostante tutto, un «amico di Dio»” (Prendi il libro, p. 132) Siamo di fronte davvero alla vicenda di un uomo “credente e peccatore”, secondo la bella definizione con cui il Card. Martini intitola il suo libro di meditazioni su Davide.

Ci soffermiamo su questo periodo della vita di Davide con tre riflessioni: nella prima consideriamo la promessa che Dio fa a Davide di costruirgli una casa che sia stabile per sempre. È la famosa promessa ‘davidica’ che costituisce il fondamento più solido della speranza messianica di Israele, cioè della fiducia nella venuta di un nuovo re, il Messia, discendente della famiglia di Davide, che avrebbe dato compimento alla promessa fatta a suo tempo ad Abramo (cfr. La vicenda di Davide, profezia del Messia regale); nella seconda consideriamo la dimensione del peccato che segna la sua storia e ne fa una storia fragile (cfr. La vicenda di Davide, profezia nella fragilità); nella terza ci soffermeremo sulla rivolta del figlio Assalonne che mettendosi contro il padre trascina Israele nel dramma di una guerra civile procurando a Davide l’immensa sofferenza di vedersi rifiutato e combattuto da un figlio. Questa dolorosa vicenda raggiunge vertici tali di umiliazione e di passione da anticipare in modo profetico la stessa passione di Gesù (cfr. La passione di Davide profezia  della  Pasqua di   Gesù).

                                                                                                                 Don Luigi Pedrini

21 OTTOBRE 2018

  • Domenica 21 c.m., ore 10.00. Catechismo per i ragazzi di 2°-5° elementare. Nel pomeriggio in oratorio alle ore 15.15 catechismo per i bambini di 1° elementare e incontro per i loro genitori.
  • Sabato 27 c.m. iniziano gli incontri catechismo quindicinali sia per gli adolescenti, sia per i ragazzi delle Medie (1-2-3 Media), alle ore 18.30. Dopo l’incontro per chi desidera può fermarsi in oratorio per la pizza.
  • A partire da lunedì 22 c.m. si potrà cominciare a prenotare le SS. Messe per il prossimo anno.
  • Martedì 23 ottobre, ore 21.00: prove del coro. Pure alle ore 21.00: Riunione del Consiglio Pastorale Parrocchiale.
  • Mercoledì inizieremo la novena dei defunti. Oltre alla S. Messa del pomeriggio alle ore 16.30 ci sarà una S. Messa anche alla sera alle ore 20.45.
  • Mercoledì e venerdì mattina completerò la Comunione agli ammalati.
  • Domenica prossima non sarò presente alla S. Messa delle ore 11.00. La S. Messa a Motta è anticipata alle ore 09.15.
  • Ringrazio per l’offerta a favore della Caritas parrocchiale che è stata di 260,00 €.
  • Ricordo che domani dopo la S. Messa delle ore 11.00 saranno in vendita le torte il cui ricavato andrà a favore delle missioni. Ringrazio tutti quanti hanno contribuito nel prepararle.

21 OTTOBRE 2018

Domenica 21 ottobre, XXIX DEL TEMPO ORDINARIO – GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE

07.30:                     S. Messa (Def. Michelina e Dante)

09.30:                     S. Messa a Motta (Def. Luigi Cotta Ramusino)

11.00:                    S. Messa (Def. Fam Perotti e Cerri).

 

Lunedì 22 ottobre, Feria

16.30:                    S. Messa (Def. Fam. Borloni, Manelli, Grassi e Fiocchi)

Martedì 23 ottobre, S. Severino Boezio, Martire, Memoria

16.30:                    S. Messa (Def. Enrico, Francesco, Daria e Maria)

Mercoledì 24 ottobre, Feria – 1° giorno della Novena dei Defunti

16.30:                    S. Messa (Def. Rina e Bruno)

20.45:                     S. Messa (Def. GianFilippo e Enrica)

Giovedì 25 ottobre, Feria, 2° giorno della Novena dei Defunti

16.30:                    S. Messa (def. don Alberto de’ Paoli)

20.45:                     S. Messa (Def. Carlo e Emma Marizzoli)

Venerdì 26 ottobre, Feria, 3° giorno della Novena dei Defunti

15.30:                     Esposizione e adorazione eucaristica

16.30:                    S. Messa (Def. Fam. Carena)

20.45:                     S. Messa (Def. Luigino Perotti)

Sabato 27 ottobre, Feria, 4° giorno della Novena dei Defunti

10.00-11.00:     Confessioni

16.30:                    S. Messa (Def. Antonio Bisoni e Fam. Def.)

 

Domenica 28 ottobre, XXX DEL TEMPO ORDINARIO, 5° giorno della Novena dei Defunti

07.30:                     S. Messa (Def. Anna Vitti e Antonio Boggiani)

09.15:                     S. Messa a Motta (Def. Carlo Casella) ***

11.00:                    S. Messa (Def. Curzio Dina e Lanati Loredana)

 

 

21 OTTOBRE 2018

Carissimi Parrocchiani,

continuiamo il commento al Salmo 63. Dopo avere considerato la prima parte (vv. 2-4) nella quale Davide in un contesto di solitudine e di abbandono, confessa il suo desiderio, la sua ‘sete’ di Dio, ora consideriamo la seconda parte (vv. 5-9) nella quale egli pregusta nella speranza l’esaudimento del suo desiderio. Si parla, infatti, di una fame pienamente saziata: Come saziato dai cibi migliori (v. 6).

Questa sazietà nasce dalla speranza che Dio riempirà la sua solitudine con il dono della sua presenza fedele e apre il cuore di Davide a una lode che sgorga spontanea proprio al pensiero di ciò che Dio farà in suo favore: Ti benedirò per tutta la vita, nel tuo nome alzerò le mie mani, […] con labbra gioiose ti loderà la mia bocca (vv. 5-6).

Non solo la speranza per il futuro che è nelle mani di Dio dà voce alla lode del cuore, ma anche il ricordo per il bene che in passato ha ricevuto da Lui diventa motivo per rendere grazie. Un ricordo che affiora spontaneo specialmente nelle veglie della notte: Quando nel mio letto di te mi ricordo / e penso a te nelle veglie notturne / a te che sei stato il mio aiuto / esulto di gioia all’ombra delle tue ali (vv. 7-8)

Questo particolare del ricordo nella notte è significativo. Sta a dire che quando un credente è interamente affidato a Dio e Dio è diventato tutto il suo bene, allora il ricordo di Dio sovviene anche nelle veglie della notte. In effetti, la notte, con le sue veglie, come attesta bene anche la tradizione cristiana, è il tempo più favorevole per pensare a Colui che da sempre ci ama. I Vangeli riferiscono che anche Gesù amava raccogliersi in preghiera durante la notte.

Il fare memoria di quelle esperienze nelle quali si è toccata con mano la presenza consolante di Dio diventa motivo di esultanza e di pacificazione interiore: Esulto di gioia all’ombra delle tue ali (v. 8). È molto espressiva questa immagine delle ali che proteggono ed esprime bene la consolazione di chi si sente pienamente avvolto della presenza amorevole di Dio.

Davanti a questa presenza Davide dichiara il suo atto di consegna (A te si stringe l’anima mia, v. 9a) e la sua fiducia nella piena affidabilità di Dio (La tua destra mi sostiene, v. 9b).

Nella terza parte del salmo (vv. 10-12), Davide confessa la speranza che Dio abbia a riportare vittoria su tutto ciò che vorrebbe rubargli la speranza e intristire la sua vita – così si può interpretare l’espressione: Quelli che cercano di rovinarmi sprofondino sotto terra (v. 10) – e che questa vittoria Dio la realizzi mediante la forza efficace della sua parola, che come spada a doppio taglio è capace di penetrare anche nella profondità del cuore umano. Così possiamo intendere le parole: Siano consegnati in mano alla spada (v. 11).

Le parole conclusive del salmo: Il re (cioè l’Unto, colui che è consacrato) troverà in Dio la sua gioia, si glorierà chi giura per lui, perché ai mentitori verrà chiusa la bocca (v. 12) possiamo riferirle a ciascuno di noi. Avendo noi ricevuto il battesimo, essendo persone consacrate a Dio, possiamo gioire in Lui e anche gloriarci, cioè rivestirci di gloria, risplendere di luce dal momento che i mentitori sono vinti e più nulla quindi di menzognero e di falsificante può avere il sopravvento su di noi.

Don Luigi Pedrini

14 OTTOBRE 2018

  • In questa domenica inizia il catechismo. Ritrovo dei ragazzi delle elementari alle ore 10.00. Segue la S. Messa delle ore 11.00 nella quale presenteremo i catechisti alla comunità e daremo loro il mandato. Nel pomeriggio i ragazzi insieme ai genitori avranno un momento di festa: gioco per tutti, quindi in salone una rappresentazione sulla parabola del Figliol Prodigo; poi in oratorio, verso le 16.30, l’estrazione dei biglietti della sottoscrizione a premi e infine la cioccolata per tutti.
  • Martedì 16 ottobre: prove del coro.
  • Mercoledì 17 e venerdì 19 c.m. porterò la Comunione agli ammalati (mercoledì fuori paese; venerdì in paese).
  • Venerdì 19 c.m., ore 21.00, in sala parrocchiale: Riunione degli animatori e visitatori dei Gruppi di Ascolto.
  • Domenica prossima celebreremo la Giornata missionaria mondiale. Sarà anche l’occasione per raccogliere un contributo per le missioni. Per questo invito come negli anni passati qualche persona di buona volontà a preparare le torte che metteremo in vendita dopo la S. Messa delle ore 11.00 e il cui ricavato andrà alle missioni.
  • Ragguaglio economico della Parrocchia. Abbiamo avuto un’entrata di circa 1.550,00 € dalla Pesca di beneficienza e dalla Sottoscrizione. Inoltre, abbiamo avuto un’offerta libera alla Parrocchia di 3.000,00 € da parte della Famiglia Manera. Questo ha permesso di dare un contributo complessivo di 4.300,00 € per le spese dell’impianto elettrico della chiesa. Restano ancora 1.000,00 € da dare per il saldo.
  • A partire da lunedì 22 c.m. si potrà cominciare a prenotare le SS. Messe per il prossimo anno.

14 OTTOBRE 2018

Domenica 14 ottobre, XXVIII DEL TEMPO ORDINARIO  

07.30:                     S. Messa (Def. Lina e Rino)

09.30:                    S. Messa a Motta (Def. Fam. Pelle)

11.00:                    S. Messa (Def. Marco Sciorati, Luigi e Annunciata Cislaghi).

 

Lunedì 15 ottobre, S. Teresa d’Avila, vergine e dottore della Chiesa, Memoria

16.30:                   S. Messa (Def. Tiziano Resca)

Martedì 16 ottobre, Feria

16.30:                   S. Messa (Def. GianFilippo ed Enrica)

Mercoledì 17 ottobre, S. Ignazio di Antiochia, vescovo e martire, Memoria

16.30:                   S. Messa (Def. Mario Casali)

Giovedì 18 ottobre, S. Luca, Evangelista, Festa

08.00:                   S. Messa con Lodi inserite (Def. Anna Maria Di Napoli)

Venerdì 19 ottobre, Feria

15.30:                   Esposizione e adorazione eucaristica

16.30:                   S. Messa (Def. Giuseppe Pozzi)

Sabato 20 ottobre, Feria

10.00-11.00    Confessioni

16.30:                  S. Messa (Def. Giovanni, Orsolina e Gen. Def.)

 

Domenica 21 ottobre, XXIX DEL TEMPO ORDINARIO – GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE

07.30:                 S. Messa (Def. Michelina e Dante)

09.30:                 S. Messa a Motta (Def. Luigi Cotta Ramusino)

11.00:                S. Messa (Def. Fam. Perotti e Cerri).