Tutti gli articoli di Marco

10 NOVEMBRE 2019

Cari fratelli,

questa domenica ci invita a ricordo di S. Leonardo, nostro patrono assieme alla Vergine del S. Rosario.

Celebrare il proprio patrono è un po’ celebrare la nostra comunità, che lo ha scelto come particolare intercessore presso il Signore.

A lui si sono rivolti con devozione singolare quanti ci hanno preceduto.

Lui hanno pregato per ottenere aiuto e protezione.

Noi seguiamo l’esempio di quanti in lui hanno confidato, nella fede che ci è stata trasmessa.

Vogliamo pure ringraziare oggi il Signore per i doni della terra ed i benefici ricevuti in questo anno.

Oggi le letture ci ricordano che la speranza relativizza il presente.

Ogni esistenza cristiana, per poco che voglia essere autentica, rimane sotto il segno dell’esodo, del vivere all’aperto, lontano da ogni riparo sicuro.

La fede assume perciò un carattere relativizzante e in qualche modo destabilizzante nei confronti di tutto ciò che sul cammino del credente si presenta con la presunzione dell’assolutezza e della stabilità.

Il cristiano non può attardarsi a stabilire alleanze definitive che lo distraggano dal suo cammino.

Può farsi compagno di strada di altri che pure siano disposti a fare qualche tratto di strada, ma là dove gli altri si arrestano, egli deve proseguire perché la sua meta è sempre lontana.

La speranza poi dà sostanza al presente, lo rende fecondo ed importante.

L’uomo è strappato alla morte ed è tutto intero recuperato a Dio ed in Dio.

Questo è il canto paolino della redenzione cosmica, che abbraccia tutte le dimensioni dell’essere creato per ricondurle a Dio.

Anziché essere alienante (come vorrebbero talune filosofie), l’attesa del futuro alimenta e stimola l’impegno nel presente e ne sana i limiti; ne cura le ferite e ne sazia le tensioni.

I cristiani nel mondo diventano, allora, profeti della vita, della gioia e della fiducia.

Don Emilio

03 NOVEMBRE 2019

Domenica 03 novembre, XXXI del Tempo Ordinario

Ore 08.00:     Per la comunità

Ore 09.30 a Motta San Damiano:     Tito

Ore 11.00:     Per i caduti di tutte le guerre

                             Sul sagrato benedizione delle corone

                             di alloro in  memoria dei Caduti

Lunedì 04 novembre

Ore 16.30:     Per la comunità

Martedì 05 novembre

Ore 16.30:     Per la comunità

Mercoledì 06 novembre

Ore 16.30:    Per la comunità

Giovedì 07 novembre

Ore 16.30:    Per la comunità

Venerdì 08 novembre

Ore 16.30:     Per la comunità

Sabato 09 novembre

Ore 17.00:     Angelo, Livia, Sandro e famigliari defunti

Domenica 10 novembre, S. Leonardo

Ore 08.00:     Per la comunità

Ore 09.30 a Motta San Damiano:    Mario e Letizia Cerri

Ore 11.00:     Jean Paul Marquey e Pierino Lastrico

                               S. Leonardo e Festa del Ringraziamento

03 NOVEMBRE 2019

Cari fratelli,

leggeremo nel vangelo di oggi la conversione di Zaccheo, l’odiato esattore delle imposte per conto dei romani.

Su questa conversione nessuno avrebbe scommesso: non certamente i sacerdoti ebraici e, forse, nemmeno Gesù stesso.

Ma come il Signore stesso dice: “quello che è impossibile agli uomini è possibile a Dio”; ed ecco il miracolo della conversione.

Con il perdono si apre una nuova vita per Zaccheo.

Fare l’esperienza del perdono vuol dire incamminarsi su una strada di gioia e di donazione.

Se il peccato è una realtà paralizzante, il perdono invece è vivificante.

La conversione cristiana infatti non è un atto rituale ma vitale; comporta una nuova opzione per Dio e per il prossimo, una nuova nascita, una nuova creatura.

Fiorisce così un’etica cristiana, un impegno per la giustizia e per la costruzione di un nuovo ordine di rapporti.

Si costituisce una nuova comunità umana.

La riconciliazione spezza la solitudine del peccato e ci apre agli altri e all’Altro.

Bisogna scommettere sempre sulla bontà ultima dell’uomo, condividendo l’ottimismo di Dio.

Come fa Dio, anche noi dobbiamo “risparmiare tutte le cose perché tutte sono sue, del Signore della vita” (Sap. 11,26) e, quindi, tutte hanno una mirabile scintilla di luce e di amore nascosta magari sotto le incrostazioni della miseria e del peccato.

Don Emilio

27 OTTOBRE 2019

Domenica 27 ottobre, XXX del Tempo Ordinario

Ore 08.00:     Per la comunità

Ore 09.30 a Motta San Damiano:     Fam. Scoccati e Vigoni

Ore 11.00:    Angela; Umberto Velletri; durante la Messa Batt. Francesco Nicola Spataro

50° di matrimonio Pietro Luigi Perucchini e Giovanna Provani

Lunedì 28 ottobre

Ore 16.30:     Novena Defunti

Ore 20.30:     Novena Defunti (Perotti Luigino)

Martedì 29 ottobre

Ore 16.30:     Novena Defunti

Ore 20.30:     Novena Defunti

Mercoledì 30 ottobre

Ore 16.30:     Intenzione offerente

Ore 20.30:     Novena Defunti (Franceschini Gino e famigliari)

Giovedì 31 ottobre

Ore 17.00:    Luisa Quaglini e fam.; fam. Tarantola

Venerdì 01 novembre, Ognissanti

Ore 08.00:     Per le necessità della Chiesa

Ore 09.30 a Motta San Damiano:     Carlo e Rachele

Ore 11.00:     Per la comunità

Ore 15.00:    Processione al Cimitero

Sabato 02 novembre, (fedeli defunti)

Ore 10.30:    S. Messa al Cimitero per tutti i defunti

Ore 17.00:    Deff. Fam. Carena

Domenica 03 novembre, XXXI del Tempo Ordinario

Ore 08.00:    Per la comunità

Ore 09.30 a Motta San Damiano:     Tito

Ore 11.00:    Per i caduti di tutte le guerre

                             Sul sagrato benedizione delle corone di alloro

27 OTTOBRE 2019

Cari fratelli,

questi giorni, così cari alla devozione della gente, ci invitano a meditare sulla grande chiamata, che il Signore ci rivolge, alla santità cristiana, come pienezza della fede e della grazia.

In ultima analisi la santità si rivela come celebrazione di una disponibilità del cuore che si apre all’azione mirabile di Dio e del suo Spirito: nasce dall’amore divino e si attua nell’amore per Dio e per i fratelli, come ci ricorda la prima lettera di Giovanni.

La parola “persona” nel senso latino significa di per sé “maschera”.

L’uomo può dunque essere l’immagine luminosa di Dio, ed allora è santo, oppure può acquistare la diabolica smorfia d’uno scimmiottamento di Dio (sarete come dei, dice il serpente tentatore nella Genesi).

Questi giorni recano anche il ricordo dei nostri cari, ormai nell’abbraccio di Dio.

Ma questo ricordo, pur venato di tristezza e dolore, deve essere centrato sulla speranza, una speranza che nasce dalla fede nella Pasqua.

La morte resta sempre un oscuro passaggio, una lotta (agonia) e un mistero.

Ma la morte e la resurrezione di Cristo diventano radice di speranza.

Il rischio si illumina e l’orizzonte si rischiara: conquistati dalla sua vita siamo strappati al nulla.

Don Emilio

20 OTTOBRE 2019

Domenica 20 ottobre, XXIX del Tempo Ordinario

Ore 08.00:     Boggiani Antonio e Vitti Anna

Ore 09.30 a Motta San Damiano:     Fam. Pelle

Ore 11.00:     Anniversario di matrimonio Maria e Carlo Mangiarotti

          Festa dei Coscritti

Lunedì 21 ottobre

Ore 16.30:     Pozzi Giuseppe

Ore 20.30:    Novena Defunti

Martedì 22 ottobre

Ore 16.30:    Giuseppe e Mario

Ore 20.30:    Novena Defunti

Mercoledì 23 ottobre

Ore 16.30:     Ivana Colombo e def. Fam. Sozzani Malinverni Colombo

Ore 20.30:     Novena Defunti

Giovedì 24 ottobre

Ore 16.30:     Per la comunità

Ore 20.30:     Novena Defunti

Venerdì 25 ottobre

Ore 16.30:     Fam. Bordoni, Manelli, Grassi

Ore 20.30:     Daria, Maria, Francesco, Enrico

Sabato 26 ottobre

Ore 17.00:     Fam. Perotti e Cerri

Domenica 27 ottobre, XXX del Tempo Ordinario

Ore 08.00:

Ore 09.30 a Motta San Damiano:     Fam. Scoccati e Vigoni

Ore 11.00:     Angela; durante la Messa Battesimo Francesco Nicola Spataro

20 OTTOBRE 2019

Cari fratelli,

la liturgia di oggi ci propone un’altra catechesi sulla preghiera, un motivo caro a Luca.

La preghiera è un ponte di comunicazione tra il finito e l’infinito.

Come Mosè l’orante non prega solo per sé, non apre solo per sé un canale con Dio, ma collega a Dio l’umanità intera.

Come Cristo intercede per noi presso il Padre, così anche il cristiano deve intercedere per il mondo intero.

La preghiera non è l’intuizione sentimentale d’un istante o uno stato transitorio di esaltazione.

La preghiera esige perseveranza ed impegno.

È una lotta col mistero, un’avventura faticosa, un fiore che sboccia nell’aridità e nell’oscurità.

La preghiera produce giustizia.

Chi ha avuto contatto con Dio torna nel mondo più luminoso, come Mosè, trasfigurato dal volto di Dio.

La sua azione è più carica di amore, il suo coraggio è più solido; la sua speranza più viva.

La preghiera produce anche pace del cuore perché essa si indirizza non ad un giudice o ad un sovrano, ma ad un padre amorevole.

La preghiera conforta, consola, rasserena e rinnova l’uomo.

La preghiera cristiana si riassume infatti in un Abbà, Padre.

La preghiera trova il suo alimento nella Bibbia, come ci dice oggi Paolo.

Nella preghiera dei Salmi Dio pone sulle nostre labbra ciò che lui stesso vorrebbe sentire da noi.

Attraverso la liturgia delle Ore riscopriamo questo dolce e concreto dialogo con Dio.

Don Emilio

13 OTTOBRE 2019

Con oggi inizia il Catechismo con uno spettacolo di burattini incentrato su di una parabola evangelica.

È necessaria l’iscrizione per i bambini di prima elementare, ai quali verrà comunicato il calendario particolare dei loro incontri, affisso anche all’albo della Chiesa.

13 OTTOBRE 2019

Domenica 13 ottobre, XXVIII del Tempo Ordinario

Ore 08.00:    Loredana Lanati e Giovanni Gatti Comini

Ore 09.30 a Motta San Damiano:     Luigi Cotta Ramusino

Ore 11.00:    Sciorati Marco, Luigi Cislaghi e Annunciata

Durante la Messa amministrazione del Battesimo ad Alessandro Cerutti

I ragazzi nati nel 2001 festeggiano nel nome del Signore la maggiore età

Lunedì 14 ottobre

Ore 16.30:     Maria Bisoni e famigliari

Martedì 15 ottobre

Ore 16.30:     Tiziano e Mariuccia

Mercoledì 16 ottobre

Ore 16.30:     Mario Casali

Giovedì 17 ottobre

Ore 09.30:    S. Messa con gli amici austriaci accompagnati dal loro parroco sulla via francigena

Ore 16.30:     Per la comunità

Venerdì 18 ottobre

Ore 16.30:     Per tutti gli ammalati

Sabato 19 ottobre

Ore 17.00:     Penna Lina e Rino Arbasini

Domenica 20 ottobre, XXIX del Tempo Ordinario

Ore 08.00:     Boggiani Antonio e Vitti Anna

Ore 09.30 a Motta San Damiano:     Fam. Pelle

Ore 11.00:     Anniversario di matrimonio Maria e Carlo Mangiarotti

Festa dei Coscritti

13 OTTOBRE 2019

Cari fratelli,

la prima e la terza lettura di oggi ci pongono davanti ad un atteggiamento verso il Signore comune a tutti noi: ci ricordiamo di lui solamente nel bisogno

Di dieci lebbrosi guariti, uno solo torna a ringraziare Gesù della guarigione, per di più un samaritano, un eretico.

Di tutti i lebbrosi al tempo di Eliseo, solamente Naam il siro viene guarito.

Ma la misericordia di Dio non conosce barriere o separazioni ed è più forte di ogni nostro calcolo od esitazione.

Tutti i confini della terra hanno veduto la salvezza del nostro Dio, proclama il salmo responsoriale.

Gli ultimi, i rifiutati negli schemi dei potenti prendono il primo posto nel Regno.

Sono i lebbrosi, fisici e spirituali, che si aprono più generosamente a Dio come una zolla arida alla pioggia fecondatrice.

Luca poi distingue il guarire dal salvare.

Egli sottolinea come ci deve essere un impegno spirituale, evangelico ed interiore per far brillare la luce della fede e dell’amore.

Ci deve essere un recupero del cuore accanto a quello del corpo.

Tutte le lebbre dell’uomo devono essere sanate.

Si attua così quella conformazione a Cristo Risorto proclamata da Paolo nella seconda lettura, lui incatenato per la sua fedeltà alla Parola di Dio.

Don Emilio