Cari fratelli,
la festa dell’Epifania, che tradizionalmente conclude
il periodo natalizio, anche se ad onor del vero esso termina con il Battesimo
del Signore domenica prossima, ci ricorda la manifestazione di Cristo al mondo
nella persona dei Magi, ovvero dei sapienti venuti da terre lontane per onorare
il Bambino Gesù.
La liturgia dell’Epifania è un canto delle nazioni, un
invito all’apertura missionaria perché Dio vuole che tutti gli uomini siano
salvi e giungano alla verità.
Tutti siamo destinati alla stessa eredità.
Occorre aprire gli orizzonti e sperare nella potenza
di Dio e nell’amore che è disseminato in ogni uomo.
Il mistero del rifiuto e dell’indifferenza, prima di
essere un problema pastorale, deve essere una questione personale.
Israele, il popolo dell’elezione, viene avvolto dalla
tenebra: è tutta Gerusalemme che si allea con Erode, osserva simbolicamente
Matteo.
C’è il rischio della perdita della fede per
superficialità, stanchezza, comodità, vanità.
L’abitudine, la freddezza, la distrazione possono
trasformarsi in una lenta apostasia, in una morte della ricerca, dell’ansia e
dell’impegno.
In ultima analisi comporta l’approdo ad un ateismo non
dichiarato, ma pratico.
I Magi, assetati di conoscenza, giungono alla meta
della loro ricerca, il Cristo, davanti al quale si prostrano nell’atto
liturgico dell’adorazione, invitando tutti noi a compiere lo stesso cammino.
La Festa dell’Epifania è pure tradizionalmente
dedicata alla Santa Infanzia, cioè ai bambini di tutto il mondo, meno fortunati
di noi, ai quali oggi offriamo un gesto simbolico di solidarietà, con le nostre
offerte.
Buona Epifania a tutti.
Da martedì 7 a venerdì 10 io sarò assente per
partecipare agli Esercizi Spirituali assieme al nostro Vescovo diocesano.
Per qualsiasi
necessità rivolgersi a don Marino, parroco di Linarolo.
Don Emilio