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23 FEBBRAIO 2020

Cari fratelli,

inizia con mercoledì il periodo quaresimale, in preparazione del grande triduo Pasquale, centro e fulcro della nostra fede.

Tempo in cui siamo chiamati a ritornare all’essenziale, per riscoprire le radici del nostro essere cristiani.

Cristo, che nella sua vita fece sempre quello che insegnò, prima di dare inizio al suo ministero, trascorse quaranta giorni nella preghiera e nel digiuno.

Inaugurò poi la sua missione pubblica con un messaggio colmo di gioia: “Il Regno di Dio è vicino”.

Ma aggiunse subito: “Fate penitenza e credete al Vangelo”.

Si può dire che queste parole sono il compendio di tutta la vita cristiana.

Non si può accedere al Regno di Cristo se non attraverso la conversione, cioè attraverso quell’intimo e totale cambiamento dell’uomo, dei suoi pensieri, giudizi, modi di vivere.

Questo rinnovamento si attua nell’uomo alla luce della santità e dell’amore di Dio, che a noi si sono manifestate e comunicate nella pienezza del Figlio.

Ricordo che il mercoledì delle Ceneri ed il venerdì Santo sono giorni di astinenza e digiuno, mentre tutti i venerdì sono giorni di astinenza dalle carni.

Al digiuno sono tenuti tutti coloro che, in buona salute, abbiano un’età compresa tra i 18 ed i 65 anni. Per rispettarlo basta consumare una cena frugale.

La penitenza quaresimale vuol essere un invito a stabilire una scala di valori e si attua, secondo il costante invito dei Padri della Chiesa, nella triade espressa dalle parole: preghiera, carità e digiuno.

Papa Leone Magno, nella sua opera “Invito a Penitenza”, la riassume in questo modo: “preghiamo, digiuniamo, amiamo”.

Nel giorno delle Ceneri, ci sarà appunto durante la messa l’imposizione delle ceneri, quale segno penitenziale.

Mentre il venerdì, alla sera, ripercorreremo la via della croce con il pio esercizio della Via Crucis.

Don Emilio

16 FEBBRAIO 2020

Domenica 16 febbraio, VI del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Fam. Perversi

Ore 09.30 a Motta San Damiano:   Ester, Luigi e Anna

Ore 11.00:    Per la comunità

Lunedì 17 febbraio

Ore 16.30:   Bisoni Rosa e famigliari

Martedì 18 febbraio

Ore 16.30:   Pinina Moro

Mercoledì 19 febbraio

Ore 16.30:    Don Giampaolo Doniselli

Giovedì 20 febbraio

Ore 10.00 (Casa di Riposo Valle):   Per tutti gli ammalati

Ore 16.30 (In Parrocchia):   Per la comunità 

Venerdì 21 febbraio

Ore 16.30:   Piera, Rina, Giovanni e genitori defunti

Sabato 22 febbraio

Ore 17.00:   Elsa Carbonini e Pietro Ghisi

Domenica 23 febbraio, VII del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Anna Vitti e Antonio Boggiani

Ore 09.30 a Motta San Damiano:   Rosetta e Giuseppe

Ore 11.00:   Liliana Sciorati, Cinzia Montagna e famigliari

16 FEBBRAIO 2020

Cari fratelli,

il filosofo danese S. Kierkegaard scriveva nel suo diario: “io credo che se un giorno diventerò cristiano sul serio, dovrò vergognarmi soprattutto non di non esserlo diventato prima, ma di aver tentato prima tutte le scappatoie”.

Il cristiano oggi scosso dalla parola di Cristo ed invitato alla decisione seria, radicale, ma operativa e personale per il regno.

Il testo evangelico ci delinea anche una serie di impegni concreti nei quali incarnare la nostra decisione: l’amore, l’onestà, la verità.

Il Salmo responsoriale odierno, il celebre canto della Legge (Sal 1 18), ci ricorda ripetutamente che l’opzione per la Legge significa adesione vitale nel cammino dell’esistenza, significa una prassi morale: “Indicami Signore la via dei tuoi precetti e li seguirò sino alla fine”.

Gesù nel vangelo di oggi ci ammonisce ad osservare i precetti, nel linguaggio proprio del Deuteronomio.

Col Discorso della Montagna ci costringe poi a spezzare i luoghi comuni, le idee moderate e vaghe e a riscoprire la parola nuda della donazione, dell’amore e dell’impegno serio e totale.

Egli ci invita a seguirlo, buttando dietro le nostre spalle le comode idee fisse sulle quali troppo spesso costruiamo un cristianesimo incolore ed insapore.

Stiamo per vivere una settimana densissima di impegni e molto importante per la nostra comunità: la visita del Vescovo.

Ad essa ci siamo preparati con la preghiera ed organizzando al meglio tutte le tappe.

Il Vescovo non viene per controllarci; non è la visita della Finanza.

È semplicemente un Padre che visita i suoi figli, per confermarli nella fede, per incoraggiarli, per stringerli a sé nell’unità della nostra Chiesa locale e che si riconosce cattolica, cioè universale, nell’adesione filiale al Romano Pontefice.

Il calendario degli incontri è molto fitto: ne potete prendere visione sul retro di questo foglio.

Se qualche famiglia desidera incontrare privatamente il Vescovo, me lo faccia sapere.

Chi volesse accostarsi al Sacramento della Penitenza, il Vescovo sarà disponibile sabato 22 alle ore 16.00.

Don Emilio

09 FEBBRAIO 2020

Domenica 09 febbraio, V del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Garbelli Maria

Ore 09.30 a Motta San Damiano:   Fam. Mantegazzi

Ore 11.00:   Per la comunità

Lunedì 10 febbraio

Ore 16.30:   Agnese, Pina ed Emilio

Martedì 11 febbraio, B. V. di Lourdes

Ore 09.30 a Motta San Damiano:   Fam. Vaghi

Ore 16.30:   Fam. Resca

Mercoledì 12 febbraio

Ore 16.30:   Rossi Maria e fam.

Giovedì 13 febbraio

Ore 16.30:   Teresa e genitori

Venerdì 14 febbraio

Ore 16.30:   Giovanni Gatti Comini e Loredana Lanti

Sabato 15 febbraio

Ore 17.00:   Amalia e Siro

Domenica 16 febbraio, VI del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Fam. Perversi

Ore 09.30 a Motta San Damiano:    Ester, Luigi e Anna

Ore 11.00:   Per la comunità

09 FEBBRAIO 2020

Cari fratelli,

il Signore questa domenica ci dice che se i discepoli vengono meno al loro compito di sale e di sapore nel mondo, sono destinati ad essere già rifiutati dall’umanità stessa che li getta via e calpesta.

La contestazione del discepolo grigio, incolore, magari burocrate del sacro è un ‘anticipazione della condanna stessa di Dio: ” Tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca” (Ap 3, 15-16).

Il mondo ha diritto di attendere dai discepoli una testimonianza genuina ed efficace.

La purezza della fede e della testimonianza sono segno che il nostro messaggio ha la sua radice in Dio, come sottolinea il testo di Paolo che oggi ci viene proposto.

Le tecniche e le strutture sono forse mezzi preziosi mai comunque fini da perseguire, perché la Chiesa non è una società giuridico-sacrale, ma la vivente comunione col vivente Signore.

Il primato, quindi, è quello della fede e della carità; il fondamento è Gesù Cristo crocifisso; la forza non è nei meccanismi promozionali ma nella potenza di Dio.

L’appello alla purezza della spiritualità, della fede, della contemplazione e dell’amore costituisce il monito primario di ogni comunità che voglia dirsi cristiana.

Senza mimetismi, ma anche senza orgogli integralistici, i cristiani hanno nelle loro mani la grande parola che converte.

Il poeta arabo contemporaneo Ebrat en-Na’imi dice, anche a noi cristiani: “Come la luce non è il sole, eppure è del sole, così l’uomo è segno di Dio, pur non essendo Dio. Noi siamo i raggi della verità, non Lui, che è la verità. Come la luce del sole non è il sole”.

La visita del nostro vescovo è ormai imminente: a giorni vi darò il programma dettagliato.

Siamo chiamati a pregare perché la visita pastorale segni un momento di comunione con la nostra Chiesa locale e porti generosi frutti per un risveglio della fede.

Don Emilio.

02 FEBBRAIO 2020

Domenica 02 febbraio, Presentazione al Tempio o Candelora

Ore 08.00:   Per la comunità

Ore 09.30 a Motta San Damiano:   Gabriella

Ore 11.00:   Mariuccia, Rachele, Angelina e Rosangela

Lunedì 03 febbraio

Ore 16.30:   San Biagio, benedizione della gola

Martedì 04 febbraio

Ore 16.30:   Per la comunità

Mercoledì 05 febbraio

Ore 16.30:   Don Giuseppe, Alice e genitori

Giovedì 06 febbraio

Ore 16.30:   Per la comunità

Venerdì 07 febbraio

Ore 16.30:   Nuccia e Giovanni

Sabato 08 febbraio

Ore 17.00:   Ines Perotti e famigliari defunti

Domenica 09 febbraio, V del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Garbelli Maria

Ore 09.30 a Motta San Damiano:   Fam. Mantegazzi

Ore 11.00:    Per la comunità

02 FEBBRAIO 2020

Cari fratelli,

oggi il ciclo normale del tempo ordinario si interrompe, per celebrare la Presentazione al Tempio del Signore, festa volgarmente detta Candelora per il rito delle candele.

E una festa di antica tradizione, risalente ai secoli VI-VII, considerata come memoria congiunta del Figlio e della Madre.

Essa ha per protagonisti Gesù, Maria e Giuseppe.

Gesù compie l’oblazione di sé offrendosi al Padre e che sarà consumata sulla croce.

Maria, assieme a Giuseppe offre il Divin Figlio con la lacerazione intima di una rinuncia che inaugura la missione di corredentrice.

Non si celebra un mistero della gioia, ma un anticipo della Pasqua che si traduce in ogni Eucarestia, nella quale il pane ed il vino vengono ridonati come corpo e sangue di Cristo.

La benedizione delle candele e la processione sviluppano il tema della luce nel mondo che è Cristo.

La liturgia della Parola di oggi è un canto di luce, di speranza e di salvezza.

C’è un ottimismo di fondo nella storia che è benedetta e salvata dall’ingresso di Cristo.

Il saluto posto in apertura alla benedizione delle candele sviluppa proprio questo tema: “Con quel rito della Presentazione il Signore veniva incontro al suo popolo che lo attendeva nella fede. Andiamo incontro al Cristo nella casa di Dio dove lo troveremo e lo riconosceremo nello spezzare il pane, nell’attesa che egli venga e si manifesti nella sua gloria”.

Il tema gioioso della luce e della salvezza suppone per antitesi anche quello delle tenebre e del peccato.

C’è quindi nella liturgia di oggi anche un realismo di fondo.

La passione di Gesù getta la sua ombra anche sulla sua infanzia e sulla madre, il cui cuore sarà trafitto da una spada, simbolo del dolore più profondo.

La vittoria sul male avviene attraverso la donazione totale della morte.

Chi vuole unirsi alla lode gioiosa del cantico di Simeone, deve rendersi conto che la fede in Cristo esige una decisione radicale.

Il Tempio, il sacrificio perfetto, il culto sono componenti significative delle letture di oggi e ci invitano a scoprire nella liturgia il luogo dell’incontro tra Dio e uomo.

Don Emilio

26 GENNAIO 2020

Sabato 01 alla sera in oratorio un momento di festa e di allegria, nel ricordo di S. Giovanni Bosco, il propugnatore del metodo educativo fondato sugli oratori.