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19 LUGLIO 2020

Cari fratelli,

le letture di oggi ci dicono che tutta la storia umana è intessuta di bene e di male: bisogna condividere la pazienza di Dio che non conosce l’intransigenza, il radicalismo, l’integralismo, ma che attende lo sviluppo verso il bene della storia.

Purtroppo spesso i credenti sono travolti da un’ansia apocalittica; sono giudici implacabili, incapaci di rispettare, pronti a condannare negli altri ciò che tollerano largamente per se stessi.

Il libro della Sapienza, invece, ci insegna che il padrone della forza, cioè Dio, giudica con mitezza e, con tal modo di agire, insegna al suo popolo che il giusto deve amare i suoi simili.

Il bene del Regno è dotato di una forza irresistibile, come quella della senape e del lievito, anche se si tratta di un’energia che richiede tempi lenti.

E questo è anche lo stile di Gesù e questo deve essere lo stile del discepolo.

Il timoroso deve vedere un segno dell’efficacia divina nel coraggio dei profeti; gli impazienti devono vedere un segno di tenerezza e fedeltà nella lentezza dei prudenti.

Le parabole odierne ci mostrano una meta: il Regno.

Tutte le parabole di Gesù, come il nucleo centrale del suo insegnamento, sono proiettate verso questo tema di gioia e di speranza.

L’uomo è invitato a cessare dalla costruzione di progetti folli e ingiusti e ad associarsi al disegno di amore di Dio, il Regno appunto.

Perché questo è il messaggio che letture odierne ci vogliono trasmettere: pur camminando nell’oscurità del tempo presente, il Regno di Dio è già arrivato in mezzo a noi.

Ogni domenica, anzi ogni qualvolta partecipiamo alla S. Messa, nella richiesta del perdono da parte di Dio, dovremmo confessare il nostro allontanamento dal piano divino del Regno.

Don Emilio

12 LUGLIO 2020

Domenica 12 luglio, XV del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Giovanna e madre Teresa Furiosi

Ore 09.30:   Fam. Garlaschelli e Rossignoli

Ore 11.00:   Adriana Montanaro

Lunedì 13 luglio

Ore 8.30

Martedì 14 luglio

Ore 08.30:   Coniugi Recchia e famigliari

Mercoledì 15 luglio

Ore 08.30

Giovedì 16 luglio  

Ore 08.30

Venerdì 17 luglio

Ore 08.30

Sabato 18 luglio

Ore 17.00:   Per la comunità

Domenica 19 luglio, XVI del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Siro, Maria e famigliari

Ore 09.30:   Luigi Penna

Ore 11.00:   Daniela Larré

12 LUGLIO 2020


Cari fratelli,

la parabola del seminatore, che oggi incontriamo nella nostra meditazione settimanale della Parola di Dio, suggerisce un contrasto piuttosto aspro tra azione di Dio (seme e seminatore) e fallimento umano (i terreni improduttivi).

La Parola ha come sorte più comune il rifiuto e Gesù vuole che la sua Chiesa sia consapevole anche di questo mistero dell’incomprensione, con serenità e pazienza.

Non deve lasciarsi coinvolgere dalla crisi della perseveranza nell’annuncio della Parola.

La parabola, come la bellissima pagina finale del secondo Isaia (1ª lettura), ci suggerisce anche una parola di certezza.

L’efficacia di Dio non si infrange davanti al rifiuto; la sua Parola trova infatti accoglienza nel cuore di pochi, cioè del piccolo gregge, di coloro che accettano con fiducia, entusiasmo ed operosità la buona novella del Cristo.

La storia dei semi è, quindi, un’allegoria della libertà umana e dell’efficacia del Regno.

La Redenzione, che passa attraverso l’accoglienza del Signore, crea un mondo nuovo.

Il piccolo gruppo dei credenti diventa fermento che aiuta il cosmo e l’umanità tutta a liberarsi dagli squilibri e ad orientarsi secondo il piano che Dio ha tracciato.

La liturgia di oggi è anche un grande canto della Parola di Dio, l’evento che raduna le nostre comunità.

Da qui nasce l’importanza dell’accoglienza umana della Parola.

L’uomo non è solo sentimento: è anche intelligenza, volontà e azione.

Tutto l’uomo deve accogliere e lasciarsi invadere da questo seme fecondo.

La liturgia bizantina esclama: “Come sorgente per la vita eterna, tu inondi il mondo con la tua efficace parola, col tuo purissimo sangue e con l’acqua gloriosa del tuo Spirito”.

La messa domenicale ha il compito di farci penetrare sempre più il mistero insondabile di Dio, per trovare la pace che il Signore promette ai suoi seguaci.

Don Emilio

05 LUGLIO 2020

Domenica 05 luglio, XIV del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Per la comunità

Ore 09.30:   Marco Zavoli

Ore 11.00:   Anniversario Matrimonio Carlo e Mara Mangiarotti

Lunedì 06 luglio

Ore 8.30

Martedì 07 luglio

Ore 08.30

Mercoledì 08 luglio

Ore 08.30

Giovedì 09 luglio  

Ore 08.30

Venerdì 10 luglio

Ore 08.30

Sabato 11 luglio

Ore 17.00:   Antonio Perotti e fam. defunti

Domenica 12 luglio, XV del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Giovanna e madre Teresa Furiosi

Ore 09.30:   Fam. Garlaschelli e Rossignoli

Ore 11.00:   Per la comunità

05 LUGLIO 2020

Cari fratelli,

leggiamo oggi una delle rare preghiere di Gesù riferite testualmente dai sinottici (i Vangeli di Marco, Matteo e Luca).

Si tratta innanzitutto di una benedizione, cioè di una preghiera di lode, di contemplazione.

Teresa d’Avila scriveva: “Non stanchiamoci mai di lodare un Re e Signore di tanta maestà, il quale ci ha preparato un regno che mai finirà, in cambio di qualche piccola sofferenza avvolta in mille gioie e che domani avrà termine. Sia Egli benedetto sempre!”

Dovremmo educarci ad una preghiera soprattutto di lode.

La preghiera di Gesù è anche un canto dei piccoli.

Questo infatti è l’atteggiamento genuino dell’orante.

Solamente con l’apertura del cuore Dio risponde alla nostra preghiera, rivelando i segreti del suo cuore, in un dialogo d’amore.

La preghiera così vissuta dà pace; ci si sente accolti da Dio e si dimenticano stanchezza ed oppressioni.

La via migliore per stabilire questo dialogo è offerta dai Salmi, che sono le parole stesse che Dio desidera sentirsi rivolgere, come dice S. Gerolamo, e che dovrebbero diventare la preghiera quotidiana del credente.

La preghiera è vita secondo lo Spirito di Cristo: il testo di Paolo odierno ci spinge, con la menzione di Matteo del giogo leggero, a vedere l’esperienza di fede come un’adesione gioiosa mossa dalla grazia.

Alla religione del precetto si sostituisce la fede nell’amore di Dio.

“La forza dell’amore vince i dolori più atroci” (S. Bernardo), come del resto testimoniano le schiere senza numero dei martiri per Cristo.

Martedì potremo finalmente riaprire l’oratorio, pur con tutte le cautele del caso, dopo mesi di forzata chiusura.

Una Chiesa senza l’oratorio è monca e manca del luogo privilegiato di educazione dei giovani.

Don Emilio

28 GIUGNO 2020

Domenica 28 giugno, XIII del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Fam. Perversi Necchio

Ore 09.30:   Fam. Rebizzi

Ore 11.00:   Alice Lunghi, Angelo Grossi e fam.

Battesimo Mia

Lunedì 29 giugno, SS. Pietro e Paolo

Ore 8.30

Martedì 30 giugno

Ore 08.30

Mercoledì 01 luglio

Ore 08.30:   Linda

Giovedì 02 luglio  

Ore 08.30

Venerdì 03 luglio

Ore 21.00:   Pier Emilio Gennari

Sabato 04 luglio

Ore 17.00:   Don Giuseppe e don Piero

Domenica 05 luglio, XIV del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Per la comunità

Ore 09.30:   Marco Zavoli

Ore 11.00:   Anniversario Matrimonio Carlo e Mara Mangiarotti

28 GIUGNO2020

Cari fratelli,

il tema dell’accoglienza, che risuona più volte nelle letture proposte oggi alla nostra attenzione, è una componente strutturale della comunità cristiana.

Perciostesso è indispensabile verificare oggi questa apertura, questa sensibilità, questa esigenza del vangelo anche nelle sue attuazioni concrete.

Gli anelli della catena dell’accoglienza e della solidarietà partono dall’ultimo e dal più piccolo: è accoglienza dell’anello supremo, quello di Dio stesso.

La vocazione cristiana è anche distacco radicale dai legami che ci connettono col passato. Scelta sofferta che ci costringe a mettere in discussione tante realtà tranquillamente accolte, tante comodità e persino il nostro desiderio di trovare la vita.

Accoglienza e distacco si unificano nella pienezza dell’amore.

Esso è povertà in spirito, liberazione dal possedere e dall’egoismo.

E anche ricerca della persona sola, del povero, del malato e dell’anziano.

Tutto il discorso missionario del cap. 10 di Matteo è anche un appello all’autenticità della vita secondo lo Spirito e secondo la stessa umanità.

Paolo, a proposito della vita secondo lo Spirito, scrive nella lettera ai Romani: “Consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio in Cristo Gesù”.

Per una vita autenticamente umana si possono ricordare questi versi di C. Kavafis, poeta greco contemporaneo: “Se non puoi avere la vita che desideri, per quanto sta in te cerca almeno questo: non sciuparla nel troppo commercio con la gente, con troppe parole e in un via vai frenetico. Non sciuparla portandola in giro in balia del quotidiano gioco balordo degli incontri e degli inviti fino a farne una stucchevole estranea”.

Don Emilio

21 GIUGNO 2020

Domenica 21 giugno, XII del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Per la comunità

Ore 09.30:   Norma e Gildo

Ore 11.00:   Piera Sciorati, Sandro Gandini e fam. Sciorati

Lunedì 22 giugno

Ore 8.30

Martedì 23 giugno

Ore 08.30

Mercoledì 24 giugno

Ore 08.30

Giovedì 25 giugno

Ore 08.30

Venerdì 26 giugno

Ore 08.30

Sabato 27 giugno

Ore 17.00:   Taverna Gianni

Domenica 28 giugno, XIII del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Fam. Perversi Necchio

Ore 09.30:   Fam. Rebizzi

Ore 11.00:   Alice Lunghi, Angelo Grossi e fam.

Battesimo Desirée

21 GIUGNO 2020



Cari fratelli,

il testo evangelico proposto oggi alla nostra attenzione, come quello di Geremia, è pervaso da un’atmosfera di grande serenità e fiducia.

Anche nel Talmud (il testo sacro degli ebrei di interpretazione della Bibbia) c’era una frase simile a quella usata da Gesù: “Un uccello non cade a terra senza il volere del cielo (Dio), tanto meno l’uomo”.

I passeri citati da Gesù erano i più piccoli uccelli commestibili, il cui prezzo equivaleva ad uno spicciolo di rame (1/16 del denaro, che era la paga giornaliera di un bracciante).

Questa attenzione paterna per ciò che ha poco valore in natura diventa cura amorosa di Dio per il suo fedele.

Contro le preoccupazioni, gli scoraggiamenti e i vuoti interiori, potremmo pregare come Efrem il Siro: “Come la peccatrice all’ombra del tuo vestito possa io rifugiarmi ed abitare per sempre! Come colei che nella sua paura trovò aiuto e guarigione, guariscimi dalle mie fughe per paura: che in Te io trovi forza! Che dal tuo mantello mi lasci condurre fino al tuo corpo, perché possa cantarti meno indegnamente! Il tuo mantello, Signore, è continua medicina; la tua forza nascosta risiede nella tua veste. Basta un po’ di saliva delle tue labbra e meraviglia di luce si opera nel fango”

La Liturgia della Parola ci offre oggi una delle pagine più commentate della Bibbia e cioè il capitolo 5 della lettera ai Romani di S. Paolo.

C’è un Adamo peccatore, cioè una umanità che ha celebrato e celebra il trionfo del male, della distruzione e dell’ingiustizia.

A questo dilagare pauroso che permea spesso il tessuto della storia e della nostra umanità, si contrappone un Adamo nuovo, il Cristo, immagine di tutta l’umanità che vuole celebrare il trionfo del bene, dell’amore e della giustizia, la sua forza dirompente è ancora maggiore di quella del male e si riversa abbondantemente sull’intera umanità, cercando di strapparla alla morte ed al male.

Don Emilio

14 GIUGNO 2020

Domenica 14 giugno, Corpus Domini

Ore 08.00:   Giovanni Gatti Comini e Loredana Lanati

Ore 09.30:   Battista e Maria

Ore 11.00:   Renzo, Agata e Gino

Lunedì 15 giugno

Ore 8.30:   Tiziano Resca

Martedì 16 giugno

Ore 08.30:   Angelo Marizzoli

Mercoledì 17 giugno

Ore 08.30:   Per la comunità

Giovedì 18 giugno:  

Ore 08.30:   Pierangelo, Peppino ed Adelia

Venerdì 19 giugno, Sacro Cuore

Ore 08.30:   Per tutti gli ammalati

Sabato 20 giugno, Cuore Immacolato Di Maria

Ore 17.00:   Piera, Giuseppe Furiosi e famigliari

Domenica 21 giugno, XII del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Per la comunità

Ore 09.30:   Norma e Gildo

Ore 11.00:   Piera Sciorati, Sandro Gandini e fam. Sciorati