Tutti gli articoli di Marco

24 GENNAIO 2021

Domenica 24 gennaio, III del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Per la comunità

Ore 09.30:   Floriano e Anita

Ore 11.00:   Int. Vivente e per Adriana

Lunedì 25 gennaio

Ore 16.30:   Edoarda ed Alvise

Martedì 26 gennaio

Ore 16.30:  Nonni e bisnonni

Mercoledì 27 gennaio

Ore 16.30:   Giovanna Callegari

Giovedì 28 gennaio 

Ore 16.30:   Anime abbandonate

Venerdì 29 gennaio

Ore 16.30:   Per i malati

Sabato 30 gennaio

Ore 17.00:   Luisa e Mario

Domenica 31 gennaio, IV del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Per la comunità

Ore 09.30:   Lidia e Carlo

Ore 11.00:   Fam. Gatti Comini, Gorelli, Bellitra e Pianigiani

24 GENNAIO 2021

Cari fratelli,

domani, festa della conversione di S. Paolo, Apostolo delle genti, si conclude l’ottavario di preghiera perché tutti i cristiani ritrovino l’unità perduta per contingenze storiche o per superbia ed egoismo umani.

E proprio oggi le letture che ci vengono proposte dal lezionario festivo ci dicono che l’annuncio del vangelo non conosce confini, risuona in tutto il mondo.

Dio non ha preferenze di persone, ma si rivolge anche a chi sarebbe escluso come inutile ed indegno dalla grettezza e dalla ottusità dell’uomo.

La giustizia di Dio è vinta dalla misericordia, la sua carta da visita.

Il contenuto del nostro annuncio contiene due articoli di fede: la certezza che Dio è vicino con un progetto d’amore da attuare nella storia (il Regno è vicino) e la risposta di fede (credete al Vangelo) e di vita (convertitevi!) che l’uomo deve offrire al suo Dio.

I Niniviti ed i discepoli di Cristo rappresentano il modello dell’ascolto-obbedienza all’annuncio di salvezza,

Alla luce dell’annuncio si riesce ad identificare il vero senso della vita e dei valori che si avvicendano sulla scena di questo mondo.

Le scelte allora si trasformano e si centrano sui tesori che né tignola né ruggine possono consumare né ladri possono rubare.

Pascal, mistico e teologo del ‘600, scriveva: “l ‘uomo non è degno di Dio, ma è capace di esserne reso degno. È indegno di Dio, che si unisce all’uomo miserabile; ma non è indegno di Dio di levarlo dalla sua miseria”.

Domenica prossima è la festa di S. Giovanni Bosco, patrono della gioventù.

Purtroppo vivremo questa festa in sordina, a causa del perdurare dell’epidemia che ci affligge.

Preghiamo don Bosco perché protegga i nostri giovani duramente colpiti e privati da ogni vita sociale.

Don Emilio

17 GENNAIO 2021

Domenica 17 gennaio, II del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Intenzione particolare

Ore 09.30:   Fam. Penna, Fietta e piccolo Oliver

Ore 11.00:   Fam. Perini Riboni

Lunedì 18 gennaio

Ore 16.30:   Per i giovani

Martedì 19 gennaio

Ore 16.30:   Loredana Lanati e Giovanni Gatti Comini

Mercoledì 20 gennaio

In mattinata benedizione delle stalle e degli animali domestici

Ore 16.30:   Don Giuseppe, Alice e genitori

Giovedì 21 gennaio 

Ore 16.30:   Per la comunità

Venerdì 22 gennaio

Ore 16.30:   Per i malati

Sabato 23 gennaio

Ore 17.00:   Silvio e Rosa Perotti

Domenica 24 gennaio, III del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Per la comunità

Ore 09.30:   Floriano e Anita

Ore 11.00:   Int. Vivente e per Adriana

17 GENNAIO 2021

Cari fratelli,

il motivo dominante della vocazione, presente nelle letture di oggi, può produrre una revisione di vita sulla propria scelta personale.

Essa esige il coinvolgimento della persona intera, che, con la decisione umana e cristiana, acquista il suo nuovo nome (Pietro), cioè il suo vero destino.

Ognuno deve dunque cimentarsi risolutamente sulla strada della propria vocazione.

La dinamica della vocazione è triplice.

Parte da una iniziativa divina, che ci strappa dalla banalità quotidiana per lanciarci in un’avventura.

La vocazione è, perciò, distacco dal passato, soprattutto peccaminoso (II lettura), ma è anche rischio.

Il secondo punto è quello della risposta gioiosa: cercare-trovare e seguire-rimanere sono i verbi del cammino con Cristo per entrare in comunione con lui.

E infine si giunge alla meta: si è creature nuove, con un nome nuovo, con un corpo purificato, tempio dello Spirito.

È come l’ingresso di Israele nella terra promessa, dopo l’uscita dall’Egitto ed il cammino nel deserto.

In questa fondamentale vicenda esistenziale è decisivo l’aiuto di una mano fraterna: Eli, il Battista ne sono altrettanti modelli discreti e rispettosi della grandezza delle persone che essi preparano al loro destino.

Il filosofo e matematico B. Russel, benché dichiaratamente ateo, ebbe a scrivere: “l ‘uomo è come uno scalatore, che a causa di uno spuntone roccioso non vede la vetta, che può essere immediata od ancora lontana. La speranza lo invita a continuare; la pigrizia lo fa rientrare: così è la decisione per la scelta del proprio destino. E talora è necessaria la spinta di un altro”.

Don Emilio

10 GENNAIO 2021

Domenica 10 gennaio, Battesimo di Gesù

Ore 08.00:   Per la comunità

Ore 09.30:   Fam. Bartolacci

Ore 11.00

Sabato 16 gennaio

Ore 17.00:   Ada e Ferruccio Codiglioni

Domenica 17 gennaio, II del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Intenzione particolare

Ore 09.30:   Fam. Penna, Fietta e piccolo Oliver

Ore 11.00:   Fam. Perini Riboni

10 GENNAIO 2021

Cari fratelli,

concludiamo il periodo legato al Natale con la Festa del Battesimo di Gesù nel Giordano.

La vita di Gesù si svolge secondo la trama normale della vita quotidiana della Palestina di allora.

 È la vita di un uomo orientale che parla una lingua locale, l’aramaico della Galilea, che risiede in un villaggio anonimo e la cui vita si confonde con l’umanità comune.

Ma in tre momenti di questa esistenza, che pure ha già risvolti misteriosi (la sua parola ed i suoi miracoli), la trama quotidiana si spezza ed ecco apparire il mistero nascosto in questa persona.

La dichiarazione del vangelo odierna (Tu sei il mio Figlio prediletto) echeggia infatti all’inizio del ministero pubblico, quando Gesù appare sulla scena pubblica della regione.

Risuona poi a metà del percorso, sul monte della Trasfigurazione, e sarà sigillata sulla croce dalla voce di uno dei primi credenti: il centurione romano.

Il Battesimo è perciò un invito a scoprire il nostro mistero di figli adottivi, celato sotto le spoglie della nostra umana fragilità.

La manifestazione del mistero di Cristo non è però trionfalista, perché la sua è una regalità non di potenza ma di servizio e di amore come è stato per il servo sofferente di Isaia e per Pietro.

La consacrazione nello Spirito che Gesù riceve nel Battesimo è per l’evangelizzazione dei sofferenti e tale deve essere anche la nostra consacrazione battesimale.

Oggi è anche la celebrazione di tutti i battesimi cristiani che da quel Battesimo e dal Battesimo di sangue sulla croce ricevono efficacia.

Il battesimo cristiano è certamente il dono della salvezza e dell’amore di Dio, che si muove verso l’uomo, ancor prima che l’uomo, magari ancora inconsapevole perché troppo piccolo, possa muoversi verso di Lui.

Ma è anche risposta ed adesione libera e personale da testimoniare nella vita e nella formazione interiore.

Una risposta preparata dal sì della Chiesa e dall’impegno dei genitori e dei padrini.

Don Emilio

03 GENNAIO 2021

Domenica 03 gennaio, II dopo Natale

Ore 08.00:   Boggiani Antonio e Vitti Anna

Ore 09.30:   Noemi

Ore 11.00:   Per la comunità

Lunedì 04 gennaio

Ore 16.30

Martedì 05 gennaio

Ore 17.00:   Giuseppe Perotti e fam.

Mercoledì 06 gennaio, Epifania

Ore 08.00:   Mario e Pina

Ore 09.30:   Fam. Rossetti

Ore 11.00:   Giuseppe

Giovedì 07 gennaio 

Ore 16.30

Venerdì 08 gennaio

Ore 16.30

Sabato 09 gennaio

Ore 17.00:   Mons. Diego Parodi

Domenica 10 gennaio, Battesimo di Gesù

Ore 08.00:   Per la comunità

Ore 09.30:   Fam. Bartolacci

Ore 11.00

03 GENNAIO 2021

Cari fratelli,

le letture di oggi ci vogliono dire che il silenzio di Dio è infranto dalla sua Parola creatrice.

Presentando il cosmo come frutto di un intervento diretto di Dio e non come principio a lui antitetico, la Bibbia ci invita ad un rapporto positivo con il creato, il nostro orizzonte terreno.

È indispensabile per il cristiano ricuperare la sua vicinanza alla terra, segno di Dio, come del resto papa Francesco spesso sostiene.

L’eredità francescana è profondamente cristiana e la difesa della natura e del giardino della terra dev’essere un impegno per tutti noi.

L’inizio del Vangelo di Giovanni, che abbiamo incontrato anche a Natale nella messa del giorno, ci presenta un silenzio che permane: è il silenzio del rifiuto, della tenebra e del peccato.

C’è però anche un silenzio colmo di speranza, in cui la Parola può germogliare.

È il silenzio nel quale Dio ci parla.

Per cogliere questa voce è necessario ascoltare la propria coscienza nel silenzio di una notte che si apre all’alba della fede.

In settimana celebreremo pure la festa dell’Epifania, canto dell’universalismo e dell’azione missionaria, alla quale la Chiesa è chiamata.

È la festa della luce e della gioia: la narrazione evangelica ne è tutta costellata.

La gioia della ricerca e la gioia che emana dalla fede dovrebbero essere i continui connotati del credente, che pure attraversa come i magi l’oscurità delle notti senza stelle.

È la rivelazione di Dio: la scoperta dei segni dei tempi, cioè dello svelarsi divino nel presente è indispensabile per alimentare la fede.

Il rito del bacio del Bambino quest’anno purtroppo non può essere celebrato per gli evidenti motivi legati alla pandemia.

Nulla impedisce che il rito sia celebrato in ambito domestico.

Buon anno a tutti.

Don Emilio