Tutti gli articoli di Marco

28 FEBBRAIO 2021

Domenica 28 febbraio, II di Quaresima

Ore 08.00:   Anna Vitti e Boggiani Antonio

Ore 09.30

Ore 11.00:   Massimo e Luigi Corona

Lunedì 01 marzo

Ore 16.30:   Angela e Renato

Martedì 02 marzo

Ore 16.30:   Don Giampaolo, genitori e fratelli

Mercoledì 03 marzo

Ore 16.30:   Per la comunità

Giovedì 04 marzo

Ore 16.30:   Per i parroci defunti

Venerdì 05 marzo

Ore 16.30:   Per le anime consacrate

Ore 20.30:   Via Crucis

Sabato 06 marzo

Ore 17.00:   Marina Lupi, Luigi Facioli, Carlo e Virginia

Domenica 07 marzo, III di Quaresima

Ore 08.00:   Fam. Vitti Emilio e fam. Boggiani Mario

Ore 09.30:   Renato Rebuffi

Ore 11.00:   Carla e Felice Furiosi

28 FEBBRAIO 2021

Cari fratelli,

la prima lettura ci presenta la prova estrema di fede richiesta ad Abramo: il sacrificio dell’unico figlio, speranza della sua discendenza.

Quel terribile viaggio di tre giorni, verso il luogo dell’olocausto, è la salita al Calvario di Abramo.

L’agonia di Abramo, l’agonia di Isacco, l’agonia di Cristo, l’agonia di ogni credente costituiscono l’esperienza prima e più comune di ogni credente.

La crisi della Passione, la solitudine degli uomini e lo scandalo della croce sono dati costanti della nostra vita di fede.

Il poeta francese C. Péguy scriveva: “è lo sperare la cosa difficile; facile invece è disperare ed è la grande tentazione”.

Il cammino di fede comprende il silenzio, la solitudine davanti a Dio e la prova per raggiungere la luce.

Al termine però brilla la Pasqua-Trasfigurazione.

Gesù sulla croce urla la sua disperazione con le parole del salmo 22, preghiera certamente di desolazione, ma che sbocca in un finale di gioia e di pace.

Il grano affidato alla terra muore ma dà frutto nella spiga.

La Pasqua nasce dal terreno della passione, ma è riscatto della stessa passione e morte.

Bisogna perciò partecipare all’umanità di Cristo per condividerne la gloria.

Francesco d’Assisi nella sua agonia, secondo quanto narra il suo biografo S. Bonaventura, volle che lo si ponesse sulla nuda terra per unirsi in modo più perfetto al creato e per imitare da vicino Cristo crocifisso, povero, sofferente e nudo.

Ma questo distacco da sé e dalle cose genera lo splendore della promessa di Abramo e la luce della Trasfigurazione pasquale.

Ricordo l’appuntamento del venerdì alle 20.30 con la Via Crucis.

Don Emilio

21 FEBBRAIO 2021

Domenica 21 febbraio, I di Quaresima

Ore 08.00:   Fam. Perversi

Ore 09.30:   Ester, Luigi ed Anna

Ore 11.00:   Rosetta e Pino

Lunedì 22 febbraio

Ore 16.30:   Suor Gianluisa e fam.

Martedì 23 febbraio

Ore 16.30:   Piera, Rina, Giovanni e genitori defunti

Mercoledì 24 febbraio

Ore 16.30:   Per la comunità

Giovedì 25 febbraio 

Ore 16.30:   Per i malati

Venerdì 26 febbraio

Ore 16.30:   Angela Cucchi e genitori

Ore 20.30:   Via Crucis

Sabato 27 febbraio

Ore 17.00:   Amalia e Siro

Domenica 28 febbraio, II di Quaresima

Ore 08.00:   Anna Vitti e Boggiani Antonio

Ore 09.30:   Rosetta e Giuseppe

Ore 11.00:   Corona Massimo e Luigi

21 FEBBRAIO 2021

Cari fratelli,

l’evento fondamentale per la nostra salvezza avviene con il dono battesimale della grazia.

La Quaresima è lo spazio ideale per un ripensamento ed una rielaborazione del nostro battesimo: dal sepolcro di pietra risorge il Cristo glorioso; dal sepolcro d’acqua rinasce l’uomo nuovo.

Ma l’efficace rinascita, operata dal sacramento, non è magica, né cade su terreno neutro.

Destinatario è l’uomo libero chiamato ad intrecciare un dialogo con il suo Dio.

Al dono battesimale di Dio l’uomo deve rispondere con la parola viva della sua conversione.

“Convertitevi e credete al Vangelo” esclama Gesù.

La conversione ci permette di liberare la nostra tensione verso Dio; è l’esplosione gioiosa del nostro desiderio di Dio, comune ad ogni uomo; è nostalgia dell’abbandono in lui e trasformazione della vita e del cuore.

Ma questa conversione a Dio, per essere autentica, esige anche la conversione al prossimo.

Conversione significa dunque un radicale mutamento di se stessi per acquistare la dimensione della vita di Cristo.

Alla conversione ed alla salvezza si oppone però la tentazione che è simile ad una galleria oscura.

Israele nel deserto non riesce ad uscire da questa galleria e muore senza raggiungere la terra.

Cristo, nuovo Israele, ne esce invece come Messia salvatore.

La tentazione è il segno della nostra umanità, vissuta anche da Gesù; è il campo costante in cui siamo collocati e dal quale può nascere la nostra adesione limpida e totale a Dio, ma dal quale può emergere anche la miseria del nostro rifiuto.

Ricordo l’appuntamento del venerdì alle 20.30 con la Via Crucis.

Don Emilio

14 FEBBRAIO 2021

Domenica 14 febbraio, VI del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Loredana Lanati e Giovanni Gatti Comini

Ore 09.30:   Fam. Mantegazzi

Ore 11.00:   Angelo Grossi, Alice Lunghi e fam.

Lunedì 15 febbraio

Ore 16.30:   Rina, Bice ed Emilio Bertolotti

Martedì 16 febbraio

Ore 16.30:   Rosa Bisoni e fam.

Mercoledì 17 febbraio

Ore 16.30:   Fam. Parodi Codiglioni

Ore 20.30:   Per la comunità

Giovedì 18 febbraio 

Ore 16.30:   Teresa e Pietro Santagostino

Venerdì 19 febbraio

Ore 16.30:   Per i malati

Ore 20.30:   Via Crucis

Sabato 20 febbraio

Ore 17.00:   Sciorati Liliana, Montagna Cinzia e Sozzani Mariangela

Domenica 21 febbraio, I di Quaresima

Ore 08.00:   Fam. Perversi

Ore 09.30:   Ester, Luigi ed Anna

Ore 11.00:   Rosetta e Pino

14 FEBBRAIO 2021

Cari fratelli,

anche questa domenica la nostra meditazione si sofferma sul grande problema della sofferenza.

Il dolore è quel campo drammatico in cui si rischia la fede o si compie l’apostasia.

È la grande occasione dell’esistenza e bisogna viverla con estremo impegno come una prova decisiva.

Sia la teologia che la filosofia si trovano sprovvedute e senza parole dinnanzi a questo insieme complesso del male e della sofferenza umana causato dalla natura, dalle persone o dalle strutture.

C’è troppo dolore innocente e assurdo da poter essere razionalizzato eticamente.

La storia è testimone dell’impotenza dell’uomo a realizzare una società umana libera dal dolore.

Cristo è però sistematicamente presente in questa zona di frontiera dell’esistenza umana.

La sua presenza è lotta contro il male ed il limite, naturale o imposto dagli uomini.

Non conosce esitazioni od egoismi, come ben ci insegna la parabola del buon samaritano.

Là dove c’è dolore, là si devono rendere presenti anche i cristiani.

Là dove c’è il male o l’imperfezione, là il cristiano deve agire.

Stiamo per iniziare la Quaresima: questo periodo di purificazione e di approfondimento della fede non deve essere sprecato.

Ogni anno la Chiesa ci invita a prepararci convenientemente e con consapevolezza alla celebrazione del mistero pasquale, centro e sostegno del nostro credere.

Nella preghiera, nelle opere di carità e nel digiuno si attua quell’invito a penitenza di cui parlano spesso i Padri della Chiesa.

Mercoledì vi invito al doppio appuntamento dell’imposizione delle ceneri ed il venerdì al pio esercizio della Via Crucis.

Ricordo che tutti i venerdì di quaresima sono giorni di astinenza dalle carni, mentre il mercoledì delle Ceneri ed il venerdì Santo sono anche giorni di digiuno.

Don Emilio

07 fEBBRAIO 2021

Domenica 07 febbraio, V del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Maria e Luigi Garbelli

Ore 09.30:   Gabriella

Ore 11.00:   Massimo e Luigi Corona

Lunedì 08 febbraio

Ore 16.30:   Rino e Lina Arbasini

Martedì 09 febbraio

Ore 16.30:   Zii e zie

Mercoledì 10 febbraio

Ore 16.30:   Mario, Pietro, Giovannina, Pietro, Maria e Giacomo

Giovedì 11 febbraio, N. S. di Lourdes

Ore o9.30:   Grechi Teresa

Ore 16.30:   Fam. Vaghi

Venerdì 12 febbraio

Ore 16.30:   Maria Rossi e fam.

Sabato 13 febbraio

Ore 17.00:   Ines Perotti e fam.

Domenica 14 febbraio, VI del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Loredana Lanati e Giovanni Gatti Comini

Ore 09.30:   Fam. Mantegazzi

Ore 11.00:   Angelo Grossi, Alice Lunghi e fam.

07 FEBBRAIO 2021

Cari fratelli,

i testi che vengono offerti alla nostra meditazione in questa domenica ben si addicono alla settimana che sta per iniziare, segnata dalla festa di Maria, Nostra Signora di Lourdes.

In quel giorno ricorderemo tutti gli ammalati, perché ritrovino la salute, come quelli sanati per intercessione di Maria e dal Signore Gesù, dei quali ci parla il Vangelo.

Dalle letture di oggi possiamo desumere che la totalità è alla radice della fede.

Infatti il riecheggiare nei testi dell’aggettivo tutto e l’esperienza universale del dolore incarnata da Giobbe costituiscono uno spunto di riflessione in questo senso.

La vicenda religiosa è una questione che tocca tutti e che ci apre a tutti.

La liturgia di oggi ci presenta alcuni sofferenti: la suocera di Pietro, i miracolati del Vangelo e, soprattutto Giobbe, quasi emblema del tema anche a causa del libro che ne raccoglie il grido.

Il dolore descritto da Giobbe è un simbolo della vicenda universale dell’umanità, un dolore che trova quasi nella morte un incentivo, trasformandosi in incubo; un dolore che ha come sbocco verso cui convergere solo la morte e la tomba.

Cristo si rivolge a questa realtà umana universale.

Non si rivolge solo ad alcuni, ma di tutti condivide l’ansia, la sofferenza e le attese, per tutto recuperare, perché Dio sia tutto in tutti.

La totalità è anche lo scopo della fede: il gratuitamente di cui parla Paolo, il guarire continuo di Gesù, con il rifiuto di ogni acclamazione popolare, la generosità che rifiuta un facile consenso.

Testimoniano la totalità della donazione che solo la fede è in grado di generare.

Don Emilio

31 GENNAIO 2021

Domenica 31 gennaio, IV del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Per la comunità

Ore 09.30:   Lidia e Carlo

Ore 11.00:   Fam. Gatti Comini, Gorelli, Bellitra e Pianigiani

Lunedì 01 febbraio

Ore 16.30:   Mariuccia e fam.

Martedì 02 febbraio, Candelora

Ore 16.30:   Mario, Emilio, suor Santina Fiorani e genitori

Mercoledì 03 febbraio, S. Biagio

Ore 16.30:   Pietro, Maria e Giacomo

Giovedì 04 febbraio 

Ore 16.30:   Per la comunità

Venerdì 05 febbraio

Ore 16.30:   Angelo e familiari defunti

Sabato 06 febbraio

Ore 17.00:   Emma, Mario Zanoli, Libero ed Angela Zacchetti

Domenica 07 febbraio, V del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Maria e Luigi Garbelli

Ore 09.30:   Gabriella

Ore 11.00:   Massimo e Luigi Corona

31 GENNAIO 2021

Cari fratelli,

ricorre oggi la festa di S. Giovanni Bosco, sacerdote piemontese, primo di una grande schiera di santi che nell’ottocento illustrarono quella chiesa particolare.

Egli seppe parlare ai giovani con un linguaggio nuovo, al passo con le esigenze di allora, e che incontrò immediatamente grande favore.

Possa egli illuminare le menti anche dei nostri giovani, che purtroppo spesso sentono come ostile ed alienante il messaggio di Cristo.

Le prime due letture di oggi ci parlano di profezia e di verginità: non sono queste nella visione biblica istituzioni ufficiali o stati di vita, ma esperienze di vita e doni che hanno la finalità di esaltare al massimo grado la donazione a Dio ed ai fratelli.

Il criterio di verifica della loro autenticità è, quindi, l’amore.

Gesù è profeta perfetto in quanto Parola definitiva di Dio: il suo insegnamento è lampada ai nostri passi nel cammino della vita.

I due poli sui quali verte la nostra riflessione sono, da un lato, la Parola di Dio rivolta all’uomo e, dall’altro, le mutevoli e concrete situazioni in cui essa viene accolta ed incarnata.

Gesù è profeta potente in opere: celebra la sua missione di salvatore dell’uomo integrale e ricostruisce la mappa meravigliosa della creazione originale.

Anche l’uomo che sana le miserie della società ed opera per la giustizia è artefice del Regno.

Gesù resta però un profeta misterioso.

Il vangelo di Marco è la storia di un lento itinerario dall’oscurità alla luce.

Un cammino faticoso che conosce luci ed ombre, come il nostro cammino, che raggiungerà la pienezza nel mattino di Pasqua.

Martedì, festa della Presentazione al Tempio di Gesù, giornata in cui tutte le persone consacrate ricordano la loro dedicazione, benediremo le candele, da portare a casa.

Mercoledì, memoria di S. Biagio, ci sarà la benedizione della gola.

Don Emilio