- Da Lunedì 18 a lunedì 25 pregheremo per l’unità dei cristiani.
- In questa settimana siamo chiamati a intensificare la nostra preghiera per il nuovo vescovo Mons. Corrado Sanguineti.
In particolare, sabato prossimo pregheremo per lui con un rosario meditato durante l’adorazione eucaristica che si svolge dalle ore 15.30 fino alle 16.20.
Siamo invitati se possiamo a partecipare alla S. Messa di entrata in Diocesi che si celebrerà in Duomo alle ore 16.00.
Il catechismo per i ragazzi delle elementari si svolge solo al mattino e si conclude con la S. Messa. Non si prolunga nel pomeriggio.
C’è l’invito a partecipare nel pomeriggio all’incontro col Vescovo in piazza Duomo alle ore 14.45. - Mi è stato chiesto di predicare un corso di esercizi di tre giorni. Si svolgerà dal 26 al 28 febbraio a Varigotti. Il corso è per gli adulti. Se qualcuno della parrocchia vuole partecipare può dare a me l’adesione.
- Ringrazio per l’offerta a favore dell’infanzia missionaria che è stata di 300,00. Inoltre, nei giorni scorsi ho versato un altro acconto di 1000,00 per il sagrato.
Pertanto finora abbiamo versato 26.400,00 €.
Ringrazio per alcune offerte straordinarie fatte alla Parrocchia in occasione del Natale che ammontano complessivamente a 4.000,00 E. - Ci prepariamo alla festa di San Giovanni Bosco. Come ogni anno la sera del sabato si svolge in oratorio la tradizionale tombolata. In quella sera consegnerò anche i diplomi per i presepi.
- Domenica prossima 24 c.m. faremo la Giornata dell’AIFO. Pertanto, dopo la S. Messa delle ore 11.00 sarà in vendita il miele il cui ricavato andrà all’Associazione che si prende cura degli ammalati di lebbra.
RESOCONTO CARITAS
L’offerta complessiva nell’anno 2015 raccolta durante le Ss. Messe della seconda domenica di ogni mese è stata di 2.400,00 E.
Questa somma di denaro è stata interamente impiegata per aiutare alcune situazioni di bisogno in parrocchia.
Inoltre abbiamo distribuito ogni mese un pacco di viveri a dieci famiglie e nell’arco dell’anno 150 chili di riso. A questo si deve aggiungere la distribuzione di alimentari che qualche parrocchiano fa pervenire regolarmente in parrocchia e che poi vengono offerti in base alle necessità e alle richieste fatte.
Ringrazio tutti voi per il vostro prezioso contributo, come pure quanti con me condividono la cura dei più poveri e prestano per questo il loro servizio.
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17 Gennaio 2016
Carissimi Parrocchiani,
concludevo la settimana scorsa affermando che Mosè sta davanti a noi come un esempio luminoso di distacco e di umiltà.
A questa considerazione voglio aggiungere che per noi imitare lo spirito di servizio di Mosè vuol dire ritrovarci sulla stessa lunghezza d’onda di Gesù che nella sua vita si è fatto servo di tutti.
Ce lo ricorda bene san Paolo nel famoso testo che si trova nella sua lettera ai Filippesi nel quale coglie nel servizio vissuto in obbedienza al Padre la chiave interpretativa della vita di Gesù.
[6] Cristo Gesù, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; [7] ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, [8] umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce.
[9] Per questo Dio l’ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; [10] perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; [11] e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre. (Fil 2,6-11).
Sullo sfondo di queste parole sta la testimonianza di Gesù stesso che in più occasioni ha interpretato la sua vita proprio in termini di servizio: Il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti (Mc 10,45).ù
A questo stile di servizio Gesù esorta ognuno di noi. Ricordiamo le parole da lui pronunciate durante l’ultima cena dopo aver lavato i piedi ai discepoli: Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene perché lo sono. Se dunque io , il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio perché anche voi facciate come ho fatto io” (Gv 13,13-15). Ugualmente in un’altra occasione intervenendo nella discussione che animava i discepoli su chi tra loro fosse il più grande così li aveva istruiti: Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti (Mc 10,43-44).
Alla luce della testimonianza di Mosè e dei servizi da lui svolti, alla luce della testimonianza di Gesù, comprendiamo che il servizio che il Signore ci chiede non può essere un esercizio a ore, esercitato come una professione; è invece un servizio che coinvolge tutta la vita, è parte della nostra vita, anzi, è la nostra stessa vita; inoltre, si rende disponibile per tutti senza esclude nessuno; infine, cerca di venire incontro a tutti i bisogni dell’uomo, a partire da quelli più materiali come è il soddisfare la fame e la sete, fino ai più elevati come è l’offrire consolazione o l’intercedere nella preghiera.
Don Luigi Pedrini
Avvisi – 10 Gennaio 2016
- Ieri Mons. Corrado Sanguineti ha ricevuto l’Ordinazione episcopale a Chiavari. Ora farà la sua entrata in Diocesi Domenica 24 gennaio. Nei giorni di queste due settimane che precedono la sua entrata in Diocesi avremmo per lui un particolare ricordo nella preghiera.
- Da questa domenica riprende il catechismo regolare per la classi dal 2° alla 5° elementare. I ragazzi di 1 Elementare si ritrovano con i loro genitori domenica 17 c.m. nel pomeriggio.
- Venerdì sera alle ore 21.00, in sala parrocchiale: Incontro per i catechisti.
- Martedì e venerdì mattina passo per la comunione agli ammalati.
- Martedì ore 21.00: Prove di canto per il coro.
- Sabato con un giorno di anticipo celebriamo la memoria di sant’Antonio Abate.
In mattinata verrò a benedire gli animali e le stalle.
Alle ore 11.00 ci sarà la S. Messa in memoria di sant’Antonio e con un ricordo particolare per gli agricoltori.
L’offerta per la Caritas Parrocchiale la faremo domenica prossima 17 c.m. Darò in quella domenica anche un ragguaglio delle entrate e uscite relativa alle opere di carità fatte nell’anno.
10 Gennaio 2016
Carissimi Parrocchiani,
dopo la pausa dovuta alle feste natalizie, prima di concludere la riflessione sulle diverse mansioni svolte da Mosè verso il popolo di Israele, vogliamo raccogliere qualche luce per noi riguardo ai servizi che ci sono assegnati.
Prendiamo spunto da questo versetto della Lettera agli Ebrei in cui si legge: In verità Mosè fu degno di fede in tutta la sua (di Dio) casa come servitore, per dare testimonianza di ciò che doveva essere annunciato più tardi (Eb 3,5-6).
Mosè ci insegna che il servizio autentico ha come sua caratteristica fondamentale la fedeltà. Egli era un uomo affidabile di cui ci si poteva fidare; in qualsiasi momento, in qualsiasi difficoltà si poteva contare: lui c’era sempre.
Non solo: in Mosè vediamo pure un uomo che era interamente dedito alla missione che gli era stata affidata, al punto da identificarsi in essa. Non coltivava progetti propri accanto alla missione. Quello che Dio gli andava chiedendo era diventato la sua stessa vita. Il progetto di Dio era diventato il suo progetto.
I santi, avendo ben compreso tutto questo, amano ripetere che la pace sta proprio in questa obbedienza fiduciosa: oboedientia et pax ripeteva spesso Papa Giovanni. Sei lì dove il Signore ti ha chiesto di servire stai in pace. Ti senti inadeguato? Non preoccuparti, non l’hai scelto tu. Dipendesse da te faresti altro, ma non dipende da te e allora adattati a quello che ti viene richiesto, fallo nel migliore dei modi in base alle tue possibilità. Anche Mosè non avrebbe voluto parlare pubblicamente; ma gli è stato chiesto e ha accettato.
È interessante, inoltre, nel versetto della Lettera agli Ebrei la precisazione: “in tutta la sua casa”. La casa di cui si parla è Israele in quanto è la casa di Dio. Pertanto, Mosè essendosi messo al servizio degli israeliti ha servito nella casa del Signore.
Col tempo la coscienza di essere un servitore nella casa di Dio è diventata sempre più viva. A differenza degli anni giovanili in cui egli guardava a Israele come qualcosa di suo e con presunzione riteneva che dipendesse da lui la sua liberazione, ora invece si rende conto che Israele è anzitutto la proprietà di Dio: Dio è la prima gida del suo poplo; egli non è che un collaboratore alla sua opera.
Proprio questa coscienza del primato che spetta a Dio spiega anche la libertà interiore di Mosè nello svolgimento della sua missione. Quando, a un certo punto, Dio gli fa capire che è giunto ormai il tempo di fermarsi, egli prontamente si fa da parte e lascia il suo posto a Giosuè.
Così Mosè sta davanti a noi anche come un esempio luminoso di distacco e di umiltà.
Don Luigi Pedrini
06 Gennaio 2016 – Epifania del Signore
“Entrati nella casa,
videro il bambino con Maria sua madre,
si prostrarono e lo adorarono.
Aprirono i loro scrigni
e gli offrirono oro, incenso e mirra (Mt 2,11)
06 Gennaio 2016
- Mercoledì è la solennità dell’Epifania.
Ricordo in particolare nel pomeriggio alle ore 15.00, al termine dei Vespri, la tradizionale benedizione dei bambini, seguita dal bacio a Gesù Bambino.
I ragazzi possono portare nell’apposita busta la loro offerta che va per i bambini poveri delle missioni.
Alle ore 17.00 ci sarà nel cortile della Chiesa il presepe vivente: avrà una durata di circa mezz’ora..
Tra la funzione e l’inizio della rappresentazione potremo attendere in oratorio dove sarà offerta fetta di panettone e un po’ di cioccolata a tutti. - Ricordiamo nella preghiera in questi giorni Mons. Corrado Sanguineti che riceverà l’Ordinazione episcopale sabato 9 gennaio a Chiavari.
Se qualcuno intende venire alla celebrazione usufruendo del servizio organizzato dalla Diocesi me lo faccia sapere.
Sabato la S. Messa è al mattino alle ore 8.30.
BUON ANNO A TUTTI!
- Lunedì la s. Messa è alla sera alle ore 20.45; martedì e mercoledì è anticipata al mattino alle ore 8.30.
- Giovedì 31 dicembre, ore 16.30: S. Messa di ringraziamento per l’anno trascorso
- Venerdì 1 gennaio: Ottava di Natale, Giornata mondiale della pace. Invocazione del dono dello Spirito Santo.
- Mancano pochi giorni all’Ordinazione episcopale di Mons. Corrado Sanguineti vescovo eletto della nostra Diocesi. Sarà consacrato sabato 9 gennaio.
La diocesi organizza il pullman per poter partecipare alla funzione a Chiavari.
Il costo è di 20,00. Dato che soprattutto noi sacerdoti siamo tenuti a partecipare, quel sabato è sospesa la S. Messa nel pomeriggio e la celebrerò al mattino alle ore 8.30.
Se qualcuno è interessato a partecipare alla consacrazione me lo faccia sapere. - Ricordo nel pomeriggio della Festa dell’Epifania questi due appuntamenti:
alle ore 15.30 i Vespri, la benedizione tradizionale dei bambini e il bacio a Gesù bambino.
alle ore 17.00: presepe vivente.
Avvisi – 13 Dicembre 2015
- Essendo la 2° domenica del mese l’offerta va a favore della Caritas Parrocchiale.
- Ricordo alle ore 10.00: catechismo dei ragazzi delle elementari.
- Nel pomeriggio di questa Domenica il nostro Vescovo Giovanni apre in Diocesi l’anno giubilare. La celebrazione solenne di apertura si svolgerà così: alle ore 15.00 preghiera iniziale nella chiesa del Carmine. Poi in processione si va in Cattedrale dove alle ore 16.00 si apre la porta santa e inizia la celebrazione eucaristica. Siamo invitati se possiamo a partecipare a questa importante celebrazione.
- In questa settimana, nei giorni indicati si svolgono nelle case i gruppi di ascolto del Vangelo (potete vedere il prospetto nella bacheca sul portone della Chiesa).
- A partire da metà settimana iniziano i giorni che ci preparano ormai da vicino al Natale. In particolare, incominceremo mercoledì la novena di Natale con la preghiera tradizionale delle profezie che si conclude poi davanti al presepe.
- Venerdì sera 18 c.m: prove di canto.
- Sabato a partire dalle ore 18.00 in oratorio: Incontro dei ragazzi delle Medie e degli adolescenti. Vivremo un momento di preparazione al Natale. Cena insieme e novena di Natale alle ore 21.00.
- A nome dell’Oratorio e della Società Sportiva ringrazio per la buona riuscita dell’iniziativa della cena in salone sabato scorso. Il ricavato ha permesso di pagare le spese e di raggiungere l’obiettivo di acquistare un defibrillatore che è necessario in ogni struttura dove si pratica lo sport.
- In settimana conto di far arrivare in tutte le case il resoconto annuale della vita della parrocchia, il foglio con gli orari delle funzioni natalizie e miei auguri.
- Da ultimo, sul tavolino sono in vendita al costo di 5€ i calendari parrocchiali di quest’anno.
13 Dicembre 2015
Carissimi Parrocchiani,
tra i servizi svolti da Mosè dobbiamo, infine, ricordare quello di guida del suo popolo. Si tratta di un servizio di cui ha sentito fortemente il carico gravoso: egli diventa il punto di riferimento per trovare la giusta soluzione alle questioni e alle tensioni che sorgono in mezzo al popolo.
Pertanto, si trova a dover ascoltare tutto ciò che rischia di creare dissapori e divisioni in seno alla comunità e a dovere indicare, poi, una strada di riparazione così da salvaguardare la pacifica convivenza.
Un impegno faticoso, che gli richiede continua attenzione e disponibilità, tanto che il suocero Ietro, quando viene a fargli visita, si sente in dovere di dargli un consiglio, se non vuole soccombere al peso di questa responsabilità. Lo invita a coinvolgere altre persone e a delegare loro molte questioni, riservando a sé quelle più delicate. Un consiglio saggio che Mosè prontamente accoglie (Es 18,14-25).
In ogni caso, noi vediamo che Mosè non si è sottratto alla sua responsabilità di guida senza nascondere, peraltro, in alcuni momenti, la sua fatica nel sostenere un peso tanto gravoso.
Lo apprendiamo dalla testimonianza del libro del Deuteronomio nelle cui pagine iniziali troviamo una sorta di autobiografia di Mosè. Egli, ricordando la sua responsabilità di guida e le difficoltà incontrate, dichiara
9In quel tempo io vi ho parlato e vi ho detto: “Io non posso da solo sostenere il peso di tutti voi. 10Il Signore, vostro Dio, vi ha moltiplicati ed eccovi numerosi come le stelle del cielo. 11Il Signore, Dio dei vostri padri, vi aumenterà mille volte di più e vi benedirà come vi ha promesso. 12Ma come posso io da solo portare il vostro peso, il vostro carico e le vostre liti? (Dt 1,9-12).
Mosè, dunque, non nasconde le sue difficoltà, il sentirsi gravato di una responsabilità davanti alla quale avverte la propria inadeguatezza.
Quello che sorprende e suscita in noi ammirazione è il fatto che egli, da uomo di fede, si è fatto carico del peso di tutto e di tutti e ha assolto la sua missione di guida in modo esemplare fino alla fine.
Don Luigi Pedrini
6 Dicembre 2015
Carissimi Parrocchiani,
oltre alla preghiera di intercessione, c’è una seconda modalità con cui Mosè ha espresso il suo ruolo di intermediario tra Dio e il suo popolo: è il servizio della Parola.
L’avvio di questo tipo di servizio avviene in occasione del dono dei comandamenti che Mosè riceve da Dio nel suo ritiro in preghiera sul monte Sinai.
Disceso dal monte egli non si limita semplicemente a comunicare le dieci regole di vita indicate da Dio, ma avvia un graduale e costante dialogo con gli israeliti perché comprendano la ricchezza della rivelazione di Dio, apprezzino il dono di essere stati scelti da Lui come suo popolo e corrispondano al dono con l’ossequio della fede. In questo modo l’iniziativa di Dio raggiungerà il suo scopo: gli israeliti diventeranno un “regno di sacerdoti e una nazione santa” (Es 19,6).
Il dialogo tra Dio e gli israeliti avviato da Mosè è molto importante: infatti, ha permesso agli israeliti di prendere coscienza della propria identità di popolo di Dio. Per questo il libro del Siracide non ha esitazioni ad affermare che proprio il servizio della Parola è stato il servizio fondamentale svolto da Mosè.
Si legge:
Da lui fece sorgere un uomo mite
che incontrò favore agli occhi di tutti,
amato da Dio e dagli uomini:
Mosè, il cui ricordo è in benedizione.
Gli diede gloria pari a quella dei santi
e lo rese grande fra i terrori dei nemici.
Per le sue parole fece cessare i prodigi
e lo glorificò davanti ai re;
gli diede autorità sul suo popolo
e gli mostrò parte della sua gloria.
Lo santificò nella fedeltà e nella mitezza,
lo scelse fra tutti gli uomini.
Gli fece udire la sua voce,
lo fece entrare nella nube oscura
e gli diede faccia a faccia i comandamenti,
legge di vita e d’intelligenza,
perché insegnasse a Giacobbe l’alleanza,
i suoi decreti a Israele (Sir 44, 23c; 45,51-5).
Don Luigi Pedrini