Prenotazioni entro il 30/03/2018 Acconto € 150 a persona da versare all'atto della prenotazione
PROGRAMMA:
- 24 Agosto: Orio – Lisbona – Fatima
- 25 Agosto: Fatima
- 26 Agosto Fatima
- Quarto giorno: Fatima –Lisbona – Bergamo Orio
Prenotazioni entro il 30/03/2018 Acconto € 150 a persona da versare all'atto della prenotazione
PROGRAMMA:
Domenica 4 febbraio, V DEL TEMPO ORDINARIO – 40° Giornata nazionale per la vita
7.30: Def. Mons. Giovanni Volta (+ 2012) e don Giuseppe Mangolini
9.30: Def. Fam. Mantegazza
11.00: def. Ines Perotti e Familiari
Lunedì 5 febbraio, S. Agata, martire e vergine, memoria
16.30: Def. Don Giuseppe, Alice e Gen. Def.
Martedì 6 febbraio, Ss. Paolo Miki, sacerdote e Compagni, martiri
16.30: Def. Luigi Massari, Rosa e Giuseppe
Mercoledì 7 febbraio, Feria
16.30: Def. Nino e Assunta
Giovedì 8 febbraio, S. Invenzio, vescovo, memoria
8.30: Pro Populo
Venerdì 9 febbraio, Feria
16.30: def. Giovanni Manera e Mariuccia Invernizzi
Sabato 10 febbraio, S. Scolastica, vergine, memoria
10.00-11.00: Sono disponibile per le confessioni
16.30: Def. Agnese, Lino, Emilio
Domenica 11 febbraio, VI DEL TEMPO ORDINARIO – 26° Giornata mondiale del malato – Madonna di Lourdes
7.30: Def. Lucia Diani
9.30: Def. Fam. Vaghi
11.00: Def. Mario Spada
Carissimi Parrocchiani,
abbiamo ricordato l’ambiente amico che si crea attorno a Davide nonostante l’ostilità di Saul nei suoi confronti. Ora, però, dobbiamo dire che questa situazione a un certo punto precipita e prende una piega decisamente a sfavore di Davide. L’ostilità di Saul si fa sempre più manifesta; egli si è convinto che Davide è un ostacolo alla sua regalità e che pertanto va tolto di mezzo.
Così Davide, dopo essersi congedato dall’amico Gionata, dà inizio a un periodo in cui vive sostanzialmente alla macchia per sfuggire alle mani di Saul. Sono anni nei quali dimora – particolare questo che ha del paradossale – fuori della terra promessa, quella terra che in quanto re scelto e consacrato da Dio gli appartiene. Il deserto diventa il suo rifugio e vive di espedienti.
Riguardo a questi anni si possono dare le interpretazioni più diverse: anni di fuga e di nascondimento; anni di brigantaggio e di razzia; anni di dissidenza politica; anni di doppio gioco con i nemici di sempre, i Filistei (cfr Rossi del Gasperis, Prendi il libro, 122). Ciascuna di queste letture coglie aspetti che hanno segnato effettivamente questa esperienza di esilio.
Tuttavia, l’interpretazione che maggiormente coglie nel segno e fa luce sulle risonanze interiori di Davide ce la offre egli stesso nei due colloqui che intrattiene a distanza con Saul che lo sta inseguendo nel deserto. Nel primo colloquio così si rivolge al re: “Sia giudice il Signore tra me e te e mi faccia giustizia il Signore nei tuoi confronti; ma la mia mano non sarà mai contro di te. Contro chi è uscito il re d’Israele? Chi insegui? Un cane morto, una pulce. Il Signore sia arbitro e giudice tra me e te, veda e difenda la mia causa e mi liberi dalla tua mano” (1 Sam 24,13.15-16). Nel secondo colloquio così lo incalza: “Perché il mio signore perseguita il suo servo? Che cosa ho fatto? Che male si trova in me? Ascolti dunque il re, mio signore, la parola del suo servo: se il Signore ti incita contro di me, voglia accettare il profumo di un’offerta; ma se sono gli uomini, siano maledetti davanti al Signore, perché oggi mi scacciano lontano, impedendomi di partecipare all’eredità del Signore, dicendo: “Va’ a servire altri dèi”. Almeno non sia versato sulla terra il mio sangue lontano dal Signore, ora che il re d’Israele è uscito in campo per ricercare una pulce, come si insegue una pernice sui monti” (1 Sam 26,18-20).
Cogliamo in queste parole la fotografia della situazione: da una parte c’è Saul che gli dà la caccia con i suoi uomini; dall’altra c’è Davide che davanti al pericolo che lo sovrasta si sente come un cane morto, una pulce che si insegue alla stregua di una pernice sui monti.
Sono degne di nota le parole con cui Davide avvia il dialogo con Saul: “Sia giudice il Signore tra me e te” (1 Sam. 24,13). Davide anche in questa situazione in cui conduce una vita randagia ha l’umiltà di affidare la sua vita e la sua causa al Signore. Egli sa bene di essere il re eletto, sa bene di non aver nulla da rimproverarsi nei confronti di Saul e, tuttavia, riconosce che il giudizio vero su quello che sta accadendo spetta solo a Dio: per questo si rimette totalmente nelle sue mani.
In due occasioni con i suoi uomini si trova nella possibilità di poter infierire su Saul e di liberarsene definitivamente, ma con assoluta risolutezza si astiene dall’alzare la mano contro di lui e lo impedisce anche ai suoi compagni: “Mi guardi il Signore dal fare simile cosa al mio signore, al consacrato del Signore, dallo stendere la mano su di lui, perché è il consacrato del Signore” (1 Sam 24,7).
Queste parole sono rivelative dell’alta concezione che Davide aveva riguardo al re in quanto consacrato da Dio.
don Luigi Pedrini
Carissimi Parrocchiani,
concludevo la settimana scorsa dicendo che attorno a Davide, nonostante l’atteggiamento di ostilità che Saul viene assumendo nei suoi confronti, viene a crearsi un ambiente amico dove ci sono persone che palesemente gli dimostrano stima e affetto.
Tra queste non possiamo passare sotto silenzio almeno due persone: anzitutto, Mical, la figlia minore di Saul. Il padre si accorge che il cuore della figlia si è legato a Davide e, assecondando il suo desiderio, gliela promette in sposa. La promessa viene adempiuta in seguito a una impresa militare contro i Filistei nella quale Davide riporta una schiacciante vittoria (Cfr. 1 Sam 18,20-30). Mical, poi, sarà determinante per l’incolumità di Davide. Sarà proprio lei ad aiutarlo a sfuggire all’ennesimo tentativo del padre di ucciderlo. Si legge al riguardo nel testo biblico: Saul mandò messaggeri alla casa di Davide per sorvegliarlo e ucciderlo il mattino dopo. Mical, sua moglie, avvertì Davide dicendo: “Se non metti in salvo la tua vita questa notte, domani sarai ucciso”. 12Mical calò Davide dalla finestra e quegli partì di corsa e si salvò (1 Sam 19,11-12).
In secondo luogo, va ricordato Gionata, il figlio maggiore di Saul, l’erede legittimo al trono, che instaura una profonda amicizia con Davide. Questa amicizia è come un tassello luminoso che viene a incastonarsi nella situazione contraddittoria che viene a crearsi attorno a Davide nel vedersi sempre più allontanato e guardato con sospetto dal re, che ora è diventato anche suo suocero. Il testo afferma che la vita di Giònata s’era legata alla vita di Davide, e Giònata lo amò come se stesso (1 Sam 18,1b).
In effetti, questa amicizia, suggellata quasi in modo sacramentale attraverso un patto di impegno reciproco e con il dono che Gionata fa all’amico della sua armatura e della sua veste, sarà pure decisiva per la salvezza di Davide. In diverse occasioni, infatti, Gionata interverrà a difendere l’amico presso il padre.
Gionata muore molto giovane mentre combatte fianco a fianco di Saul. Quantunque non condividesse l’ostilità che il padre nutriva nei confronti di Davide, tuttavia gli è stato sempre vicino fino a morire con lui sul campo di battaglia.
Quando Davide si troverà a intessere per l’amico l’elogio funebre, ricorderà espressamente il dono di questa amicizia del tutto disinteressata e la qualificherà “preziosa più che amore di donna” (2 Sam 1,26). Scrive in proposito Rossi de Gasperis: “Solo chi non conosce, e non ha mai conosciuto, il legame sereno e infrangibile, che un purissimo amore di amicizia può stabilire tra due persone, […], può essere indotto a sospettare tra Gionata e Davide un rapporto men che puro. I due versetti che raccontano l’addio dei due giovani, il loro abbracciarsi e baciarsi nel pianto, prima di separarsi, nel nome del Signore, valgono più di un lungo trattato filosofico sull’amicizia” (cfr. 1 Sam 23,15-18).
don Luigi Pedrini
Domenica 21 gennaio, III DEL TEMPO ORDINARIO
7.30: Per int. Off.
9.30: Def. Oliver e Fam. Penna, Fietta
11.00: Anniversario di matrimonio di Adriana e Roberto Rossi (55°)
Lunedì 22 gennaio, S. Epifanio, vescovo
16.30: Mario, Pietro e Giovannina
Martedì 23 gennaio, Feria
16.30: Suor Noemi
Mercoledì 24 gennaio, S. Francesco di Sales, vescovo e dottore della Chiesa, Memoria
16.30: Def. Fam. Grof
Giovedì 25 gennaio, Conversione di san Paolo, Festa
8.30: Pro Populo
Venerdì 26 gennaio, Ss. Timoteo e Tito, vescovi, Memoria
16.30: def. Carla Carena
21.00: Adorazione eucaristica
Sabato 27 gennaio, S. Angela Merici, Vergine, Memoria
10.00-11.00: Confessioni
16.30: Def. Silvio e Rosa Perotti
Domenica 28 gennaio, IV DEL TEMPO ORDINARIO – FESTA DI SAN GIOVANNI BOSCO
7.30: Def. Fam. Sacchetti e Espedito
9.30: Def. Gabriella
11.00: def. Angelina Frati
Carissimi Parrocchiani.
dopo la pausa delle Feste Natalizie riprendiamo il filo della vicenda di Davide. Si tratterebbe di seguire ora gli avvenimenti che vanno dalla sua venuta a corte fino al momento in cui comincia a regnare dopo la morte di Saul. Non avendo, però, la possibilità di entrare nel dettaglio di questo resoconto storico, ci limiteremo a fare due affondi trasversali con i quali prenderemo in considerazione prima la sua amicizia con Gionata e poi la sua testimonianza di umiltà. Vale, tuttavia, la pena richiamare, sia pure per accenni, l’intera sequenza degli avvenimenti così che possiamo situare meglio nel loro contesto le due focalizzazioni che faremo.
A partire dal capitolo 16 il racconto presenta Davide come colui che si affianca a Saul e dà inizio al cammino di ascesa che lo porterà a succedergli sul trono. Dunque, da una parte c’è Saul, il re che rifiutato da Dio che è ormai votato al declino; dall’altra c’è Davide, il re prescelto e consacrato nel segreto dal profeta Samuele. Proprio questo loro affiancarsi fa risaltare sempre più nitida, la figura di Davide come colui che possiede la statura del vero re.
Stando al testo che già abbiamo commentato, il primo incontro tra Saul e Davide sarebbe avvenuto in occasione della sua visita ai fratelli accampati nella valle del Terebinto. Tuttavia, il testo ha conservato anche un’altra tradizione secondo la quale Davide sarebbe stato chiamato a corte per le sue doti di musicista e così rallegrare con la sua cetra il cuore intristito del re Saul.
Nella descrizione sintetica della personalità di Davide offerta al versetto 18 del cap. 16 si dice che egli sa suonare ed è forte e coraggioso, abile nelle armi, saggio di parole, di bell’aspetto, e il Signore è con lui. Sta di fatto che Saul in seguito alla vittoria su Golia comincia a prendere Davide in seria considerazione: in quel giorno lo prese con sé e non lo lasciò tornare a casa di suo padre (1 Sam. 18,2); lo coinvolge nelle imprese militari e gli assegna un ruolo sempre più da protagonista. Il testo sottolinea che a Davide tutto riesce bene e che le sue imprese militari incontrano il gradimento del popolo, dei ministri di Saul e delle donne delle città di Israele.
Ma “come spesso avviene” – la sottolineatura è di Rossi de Gasperis – “proprio l’entusiasmo delle donne per qualcuno fa ingelosire e incupire un altro” (Prendi il libro, 120). Infatti, comincia ad affiorare nell’animo già malato di Saul il tarlo della gelosia che lo porta a intraprendere anche azioni sconsiderate contro Davide. Più di una volta inveisce contro di lui mentre sta suonando per confortarlo e cerca con la lancia di colpirlo a morte (cfr. 1 Sam 18,5-16; 19,9-10). Allo scopo di riuscire nel suo intento lo espone al pericolo in campo di battaglia perché abbia a soccombere sotto la mano dei Filistei.
Ma in tutte queste situazioni Davide riesce a sfuggire alla morte e, anzi, continua a passare, dal punto di vista militare, di successo in successo. Sotto il suo comando, si moltiplicano infatti le vittorie sui Filistei (cfr. 1 Sam 18,12.28-30; 19,8).
Così, attorno a Davide viene a crearsi una situazione contraddittoria: da una parte si trova a subire le ingiustizie di Saul; dall’altra, si diffonde anche un ambiente amico che nutre grande stima nei suoi confronti.
don Luigi Pedrini
Domenica 24 dicembre, IV DI AVVENTO
7.30: Def. Gian Filippo e Enrica
9.30: Def. Floriano e Anita
11.00: Def. Suor Blandina, Giuseppina Savoia, Carla Carena, Anna Perucchini
15.00-18.00: Confessioni
Ore 23.45: NATALE DEL SIGNORE. S. Messa della notte – Pro Populo
Lunedì 25 dicembre, NATALE DEL SIGNORE
7.30: S. Messa “Dell’Aurora” – Def. Franco Susani
9.30: S. Messa a Motta San Damiano – Def. Rita Abbà
11.00: S. Messa “Del Giorno” – Def. Luigi Manera e Teresa
Martedì 26 dicembre, S. Stefano, primo martire, Festa
ore 7.30: Def. Stefania Metti
ore 9.30: Def. Stefano Rizzi
ore 11.00: Def. Maria Luisa Marina Gino e Fanny
Mercoledì 27 dicembre, S. Giovanni, apostolo ed evangelista
16.30: Def. Franco Cisari
Giovedì 28 dicembre, SS. Innocenti Martiri, Festa
8.30: Def. Battista Albertini
Venerdì 29 dicembre, V giorno fra l’Ottava di Natale
16.30: Def Giuseppe, Alice e Francesco e Fam. Def.
Sabato 30 dicembre, VI giorno fra l’Ottava di Natale
16.30: Def. Maria
Domenica 31 dicembre, SANTA FAMIGLIA DI GESÙ
7.30: Pro Populo
9.30: Def. Fam. Savini
11.00: Def. Carlo Itraloni – Celebrazione degli anniversari di Matrimonio
Ore 18.00: Vespri e Canto del Te Deum in ringraziamento per l’anno trascorso.
Lunedì 1 gennaio, OTTAVA DI NATALE, MARIA SS. MADRE DI DIO
9.30: Per int. Off
11.00: Per int. Off.
18.00: Pro Populo