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CAMMINARE INSIEME dal 23 giugno al 7 luglio 2024

Foglio settimanale della Parrocchia
S. Leonardo Confessore
Tel. 0382 587113
Cell. 335 83 99422

sanleonardoevalle@gmail.com

Calendario Liturgico

Domenica 30(XIII T.O.):  
ore 8.00
ore 9.30 (alla Motta): Giovanni
ore 11.00: Giuseppina Marenghi

Lunedì 1/7:  
ore 16.30

Martedì 2:  
ore 16.30

Mercoledì 3:  
ore 8.30: Pier Emilio

Giovedì 4:  
ore 8.30

Venerdì 5:  
ore 8.30

Sabato 6:  
ore 17.00: Pietro e Teresa Santagostino

Domenica 7(XIV T.O.):  
ore 8.00: Maria, Leonardo, Agostino, Giovanna e Teresa
ore 10.00: fam. Garlaschelli e Rossignoli

Messaggio

Cari fratelli,

oggi ci viene presentato il volto di Dio secondo una sfaccettatura che tante volte trascuriamo: Dio amante della vita, Dio dei vivi e non dei morti, Dio risurrezione e vita. Il Dio che tesse con amore la creatura nel grembo della madre (Sal 139), che impedisce che si tocchi il sangue, simbolo della vita di ogni vivente (Gen 9), non può che essere fonte della vita. All’uomo giusto attribuisce la possibilità di una vita immortale in comu-nione con lui. Questi motivi sono appunto al centro della liturgia odierna e devono essere anche al centro dell’impegno del credente nei confronti della vita sia quando essa appare, sia quando essa si sviluppa nel suo percorso terreno, sia nel suo spegnersi fisico, sia nel suo aprirsi in Dio, perché la vita è pur sempre affidata alle mani di Dio.

La morte fisica, quella che S. Francesco chiama sorella morte corporale, è una componente fondamentale del nostro essere creaturale. Essa però ha due sbocchi: può essere segno di maledizione, come tragico approdo verso l’assenza definitiva di Dio per il peccatore, o segno pasquale dell’incontro con Dio. Dio ha creato l’uomo per l’immortalità. “Fanciulla, alzati!” grida Gesù davanti a quella bara. Mentre Paolo dirà: “Desidero essere sciolto da questo corpo per incontrarmi con Cristo”. Cristo, raggiungendo nella morte la nostra povertà estrema di creature mortali, ha reso noi ricchi della sua vita eterna e divina. Per questo l’incubo della morte, pur reale, perché segno del nostro limite di creature, è ora meno tragico, anzi si apre alla speranza che la fiamma di immortalità accesa in noi dal Signore non abbia a spegnersi. “Laudato si’ mi’ Signore, per sora nostra morte corporale” canta S. Francesco nel famoso Cantico delle creature.

In concomitanza delle solennità dei Santi Pietro e Paolo oggi è anche la giornata della solidarietà con la carità del Papa. Pertanto le offerte raccolte oggi andranno a questo scopo.

Prendete nota degli orari delle messe festive per i mesi di luglio ed agosto.

A tutti una buona settimana.

Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 16 al 23 giugno 2024

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S. Leonardo Confessore
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Calendario Liturgico

Domenica 16(XI T.O.):  
ore 8.00: Beppe, Loredana e Giovanni
ore 9.30 (alla Motta): Norma e Gildo
ore 11.00: Nadia

Lunedì 17:  
ore 16.30

Martedì 18:  
ore 16.30

Mercoledì 19:  
ore 16.30

Giovedì 20:  
ore 8.30

Venerdì 21:  
ore 8.30: Luigi e fratelli

Sabato 22:  
ore 17.00: Fanny, Amedeo, Mario, Salvatore e Maria Luisa

Domenica 23(XII T.O.):  
ore 8.00: Teresa Perversi
ore 9.30 (alla Motta): fam. Rebizzi
ore 11.00: per la comunità

Messaggio

Cari fratelli,

il profeta Ezechiele nella prima lettura canta una nuova alleanza, propaggine dell’antica, con l’immagine della talea strappata al vecchio tronco e trapiantata sul Sion, il santo monte di Dio, e destinata a diventare un albero imponente e rigoglioso. È quindi evidente, secondo i Padri della Chiesa, il riferimento alla nuova comunità di credenti, germogliata dall’antico tronco della vecchia Alleanza e destinata a farle ombra.

Nel Vangelo Gesù parla del Regno servendosi di parabole. Il mistero che si svolge in noi attraverso il seme della Parola deposto nella nostra coscienza e che cresce anche se noi dormiamo nelle nostre indifferenze e distrazioni, deve diventare fonte di speranza, di fidu-cia e di abbandono. L’aspetto fiduciale della fede impedisce che germogli in noi una sorta di autosufficienza. Nessuno si salva solamente per le opere ma per la fede e la grazia, come ripete ininterrottamente S. Paolo. Le opere infatti devono essere il frutto che spunta in chi ha accolto il Regno di Dio in sé.

Il Regno è già presente in mezzo a noi ma, anche, sta crescendo e sviluppandosi verso un destino mirabile. Di fronte al futuro sono possibili tre atteggiamenti. Innanzitutto vi è la disperazione di chi è paralizzato dallo sfacelo totale ed assoluto sella morte: per essi l’uomo è creatura mortale e nulla più. Per altri, invece, c’è la rassegnazione fatalistica o narcotica che li congela solo nel presente come in una prigione dorata in cui godere e sperimentare il maggior numero di sensazioni libere e possibili. C’è infine la visione di Paolo e dei credenti in Cristo che intuiscono l’importanza del presente da vivere non come un’anticamera o una valle di lacrime, ma come luogo dell’impegno cristiano nell’amore. E contemporaneamente questa visione sa che Dio nel Figlio Gesù ha vinto la morte e ci associa al suo trionfo di una gloria fatta di amore e di intimità con Dio.

A tutti una buona settimana.

Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 9 al 16 giugno 2024

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S. Leonardo Confessore
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Calendario Liturgico

Domenica 9(X T.O.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Battista e Maria
ore 11.00: Mario Montagna e fam. Innamorato; Gianfranco

Lunedì 10: ore 16.30  

Martedì 11:  
ore 16.30

Mercoledì 12:  
ore 8.30

Giovedì 13:  
ore 8.30

Venerdì 14:  
ore 8.30

Sabato 15:  
ore 17.00: per la comunità

Domenica 16(XI T.O.):  
ore 8.00: Beppe, Loredana e Giovanni
ore 9.30 (alla Motta): Norma e Gildo
ore 11.00: Nadia

Messaggio

Cari fratelli,

C’è nel mondo un mistero di iniquità che è legato al rifiuto totale, libero e consapevole di Cristo, della verità e dell’amore. Di fronte a questo dramma della bestemmia contro lo Spirito il cristiano deve offrire la sua testimonianza fatta di parole (“noi crediamo e perciò parliamo” II lettura), di impegno per il bene “legando la forza del male” (Vangelo), scegliendo di collocarsi nella “linea della donna” e del Messia (I lettura), sperando nella grande possibilità offerta ad ogni uomo di convertirsi e di salvarsi.

Queste letture così amare (il serpente e la lotta tra il bene ed il male, Gesù incompreso e combattuto, il corpo che muore, la sofferenza dell’apostolo) si aprono però alla speranza perché il bene mai si spegnerà sulla terra da quando la Parola di Dio ha seminato nel mondo l’amore, seme che non inaridisce, ma germoglia, cresce e diventa albero maestoso.

A tutti una buona settimana.

Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 2 al 9 giugno 2024

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Calendario Liturgico

Domenica 2(Corpus Domini):  
ore 8.00: Lina e Dante
ore 9.30 (alla Motta): Annunciata e Giacomo
ore 11.00: Angelo Alberizzi
ore 15.00: Adorazione eucaristica, canto del vespro e benedizione

Lunedì 3:  
ore 16.30

Martedì 4:  
ore 16.30

Mercoledì 5:  
ore 8.30

Giovedì 6:  
ore 8.30

Venerdì 7:  
ore 8.30

Sabato 8:  
ore 17.00: Giuseppe

Domenica 9(X T.O.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Battista e Maria
ore 11.00: Mario Montagna e fam. Innamorato; Gianfranco

Messaggio

Cari fratelli,

celebriamo oggi la solennità del Corpus Domini, giorno in cui la Chiesa ferma il corso normale dell’anno liturgico, per meditare sul mistero d’amore che Cristo ci ha lasciato in sua memoria in quell’ultima sera della sua vita. Festa nata nella diocesi di Liegi, in seguito alle rivelazioni mistiche della B. Giuliana Cornillon ed estesa a tutta la cristianità nel XIII sec. come conseguenza immediata del miracolo di Bolsena.

I sacramenti, ed in particolare l’Eucarestia, costituiscono la Chiesa, essi soltanto fanno uscire la comunità cristiana dalle dimensioni umane e la costituiscono Chiesa. La celebrazione odierna è dunque un invito alla riscoperta dell’anima profonda della Chiesa, della sua struttura spirituale che la rende Corpo di Cristo, cioè segno visibile della sua azione e della sua Parola nel mondo.

L’Eucaristia è anche segno vivo dell’alleanza, cioè della comunione tra Dio e l’uomo. È l’invito alla riscoperta dell’anima profonda del singolo credente in dialogo con il suo Dio attraverso il pane ed il vino della cena del Signore. Scriveva Claudel: “Interroga la vecchia terra: ti risponderà sempre col pane e col vino, perché attraverso i segni più umani ed universali Dio si comunica all’uomo”.

L’Eucaristia è anche il segno del sacrificio e del sacerdozio di Cristo. È invito alla riscoperta dell’anima profonda dell’incarnazione. Gesù ha frantumato tante illusioni e speranze false e ci obbliga a riconoscere la sua vera natura. Ha spezzato categorie politiche e culturali, modelli messianici e religiosi ed ha offerto come struttura fondamentale l’amore e la donazione fino alla morte. Attraverso al Pasqua gloriosa ci ha dato anche il senso ultimo di questo amore ed ha provocato l’amore dell’uomo.

A tutti una buona settimana.

Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 26 maggio al 2 giugno 2024

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S. Leonardo Confessore
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Calendario Liturgico

Domenica 26(SS. Trinità):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Emilio, Pina ed Agnese
ore 11.00: Piera, Renzo, Mario e Gabriella

Lunedì 27:  
ore 16.30
ore 20.45: mese di maggio

Martedì 28:  
ore 16.30
ore 20.45: mese di maggio

Mercoledì 29:  
ore 8.30: Marinella Canato
ore 20.45: mese di maggio

Giovedì 30:  
ore 8.30
ore 20.45: mese di maggio

Venerdì 31:  
ore 8.30: Angelina e Pasquale
ore 20.45: chiusura mese di maggio

Sabato 1/6:  
ore 17.00: per la comunità

Domenica 2(Corpus Domini):  
ore 8.00: Lina e Dante
ore 9.30 (alla Motta): Annunciata e Giacomo
ore 11.00: Angelo Alberizzi

Messaggio

Cari fratelli,

celebriamo oggi il mistero principale della nostra fede: l’unità e trinità di Dio, come recitava il catechismo di S. Pio X. La solennità della Trinità è la celebrazione della presenza di Dio nella storia. È lo svelarsi di Dio scegliendo una nazione in mezzo ad un’altra con prove, segni, prodigi e battaglie. È la celebrazione della presenza di Dio nell’essere intimo dell’uomo, che diventa figlio di Dio e tempio dello spirito Santo. È la rivelazione interiore che Dio fa di sé attraverso il suo Spirito.

La solennità della Trinità è, infine, la celebrazione di Dio nella Chiesa. È la rivelazione che la comunità cristiana offre attraverso la catechesi, l’impegno morale ed i sacramenti. Una presenza ed una distanza infinita: “Dio è lassù nei cieli e quaggiù sulla terra” (Dt 4,39). Una presenza quindi da vivere, sentire, penetrare, scoprire sempre più senza mai esaurirla: “Alla tua luce vediamo la luce” (Sal 36,10).

S. Agostino, cercando di penetrare più profondamente il mistero di un Dio trino ed unico nel suo scritto “De Trinitate”, ad un certo punto si è dovuto arrendere davanti alla immensa alterità di Dio, alla sua inarrivabile trascendenza, per concludere che solamente l’amore ci apre alla conoscenza di Dio.

A tutti una buona settimana.

Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 19 al 26 maggio 2024

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Calendario Liturgico

Domenica 18(Pentecoste):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Mario, Lina e Santina
ore 11.00: def. Fam. Gatti Comini, Bellitra, Gorelli e Pianigiani

Lunedì 20:  
ore 16.30
ore 20.45: mese di maggio

Martedì 21:
ore 16.30
ore 20.45: mese di maggio

Mercoledì 22:
ore 8.30
ore 20.45: mese di maggio

Giovedì 24:
ore 8.30
ore 20.45: mese di maggio

Venerdì 24:
ore 8.30
ore 20.45: mese di maggio

Sabato 25:  
ore 17.00: in ringraziamento

Domenica 26(SS. Trinità):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Emilio, Pina ed Agnese
ore 11.00: Piera, Renzo, Mario e Gabriella

Messaggio

Cari fratelli,

celebriamo oggi l’effusione dello Spirito Santo sugli Apostoli. Lo Spirito, inviato dal Padre come interprete della parola di Cristo, ripropone l’impegno della comunità cristiana per un autentico approfondimento della Sacra Scrittura. Il recupero della lettura spirituale della Bibbia ai nostri giorni è avvenuto spesso all’insegna di molti equivoci e degenerazioni. Un vago spiritualismo, una certa eccitazione pentecostale, hanno spesso contrabbandato una falsa lettura nello Spirito. La vera lettura spirituale comporta invece adesione totale alla Parola che è carne e spirito; è storia ed eternità e quindi comporta che si conosca in profondità il testo per poterlo illuminare con lo Spirito che svela segreti inaccessibili alla ragione e che rende la Parola seme, acqua, fuoco, cibo, luce, tali da pervadere la vita del credente. La Pentecoste è dunque la celebrazione di un’azione trascendente e divina all’interno della vita della Chiesa e del credente. È il riconoscimento del primato dello Spirito e della grazia. L’uomo lasciato a se stesso produce solo opere della carne. Ma se egli lascia irrompere in sé lo Spirito, come ci insegna S. Paolo, ecco che si producono i frutti dello Spirito.

A tutti una buona settimana.

Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 12 al 19 maggio 2024

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Calendario Liturgico

Domenica 12(Ascensione):  
ore 8.00: fam. Ferrari Bianchi
ore 9.30 (alla Motta): Fam. Cotta Ramusino
ore 11.00: Massimo e Luigi Corona. S, Cresime: presiede il Vescovo

Lunedì 13:
ore 16.30
ore 20.45: mese di maggio

Martedì 14:  
ore 16.30
ore 20.45: mese di maggio

Mercoledì 15:
ore 8.30: Beppe, Loredana e Giovanni
ore 20.45: mese di maggio

Giovedì 16:
ore 8.30
ore 20.45: mese di maggio

Venerdì 17:
ore 8.30
ore 20.45: mese di maggio

Sabato 18:  
ore 17.00: Luigia, Vincenzo ed Angela
Ore 18.00 a Vaccarizza: Silvana e Francesco

Domenica 18(Pentecoste):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Mario, Lina e Santina
ore 11.00: def. Fam. Gatti Comini, Bellitra, Gorelli e Pianigiani

Messaggio

Cari fratelli,

oggi il Vescovo è presente in mezzo a noi:
celebra con noi e per noi.
È qui per impartire il sacramento della Confermazione ad alcuni nostri ragazzi. Preghiamo perché il sacramento che stanno per ricevere li fortifichi nella fede e li renda testimoni credibili del Vangelo.

Siamo chiamati a contemplare il mistero dell’Ascensione del Signore. Questo mistero, se considerato in sé, è certamente un modo concreto per svelare il significato profondo del mistero pasquale. La simbologia che richiama (cielo-terra) distingue chiaramente due settori, quello umano e quello divino; quello spaziale e quello trascendente; quello storico e quello eterno. La celebrazione di oggi è dunque un invito a non ridurre Cristo alla sua umanità, presenza vera, ma insufficiente a comprendere il mistero completo del Figlio di Dio. Cristo è uomo perfetto, profeta, combattente per la giustizia e per l’amore. Ma è anche al di sopra di ogni Principato. Egli può superare lo spazio ed il tempo ed essere presente anche oggi, qui, in mezzo a noi, nelle persone che sono accanto a noi.

A tutti  una buona settimana. 
Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 28 aprile al 5 maggio 2024

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Calendario Liturgico

Domenica 28(V Pasqua):   
ore 8.00: defunti famiglia Giroletti
ore 9.30 (alla Motta): fam. Garlaschelli e Grossi
ore 11.00: Rosetta e Pino

Lunedì 29: ore 16.30

Martedì 30: ore 16.30

Mercoledì 1/5:
ore 8.30: Pasquale, Luigia e fam. defunti
ore 20.45: mese di maggio

Giovedì 2:
ore 8.30
ore 20.45: mese di maggio

Venerdì 3:   Santi Filippo e Giacomo, Apostoli
ore 8.30
ore 20.45: mese di maggio

Sabato 4:
ore 17.00: Ferdinanda, Bruno, Genesio, Ernestina e Pietro

Domenica 5(VI Pasqua):  
ore 8.00: Rosa e Silvio Perotti
ore 9.30 (alla Motta): Gabriella, Maddalena, Tina e Angela
ore 11.00: Ernestina e Virginio Santagostino

Messaggio

Cari fratelli,

In questa V domenica di Pasqua Giovanni nel Vangelo ci esorta a raggiungere la maturità della fede, cioè ad aderire pienamente a Cristo, come sottolineato da quel martellante in me. La fede matura è limpidamente descritta anche dalla simbologia della fecondità, generata da un processo vitale di unione al Cristo. Se si stacca questa comunicazione interiore con Dio, si ha l’aridità, la secchezza dei tralci recisi dalla pianta madre.

I frutti di questa comunione sono perciò due, come suggerisce luminosamente la seconda lettura: la crescita della fede e la crescita dell’amore. Frutti che continuano a moltiplicarsi nonostante, o forse soprattutto, le potature delle sofferenze e delle prove, tratteggiate anche da Paolo nelle brevi note autobiografiche spirituali della prima lettura.

Mercoledì prossimo inizia il mese di maggio, tradizionalmente dedicato al culto mariano.

Mai come oggi abbiamo bisogno della protezione di Maria, in questa gelida primavera, non solamente dal punto di vista meteorologico, sferzati da gelidi venti di guerra che devastano tantissime nazioni della nostra terra: possa Maria intercedere per noi presso il Figlio perché ci vengano risparmiati quegli orrori che ogni guerra inevitabilmente trascina con sé.

Ci troveremo in Chiesa dal lunedì al venerdì alle 20.45 per la recita del S. Rosario e la benedizione eucaristica.

A tutti una buona settimana.

Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 21 al 28 aprile 2024

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Calendario Liturgico

Domenica 21(IV Pasqua):  
ore 8.00: Antonio Boggiani ed Anna Vitti
ore 9.30 (alla Motta):Fam. Penna, Fietta ed il piccolo Oliver
ore 11.00: defunti fam. Gandini Sciorati

Lunedì 22: ore 16.30

Martedì 23: ore 16.30

Mercoledì 24: ore 8.30

Giovedì 25:
ore 8.30: Rina, Gianna, Achille, Gianluigi e Piera

Venerdì 26: ore 8.30

Sabato 27:
ore 17.00: Rosa, Italo, Virginia e Carlo

Domenica 28(V Pasqua):   
ore 8.00: defunti famiglia Giroletti
ore 9.30 (alla Motta): fam. Garlaschelli e Grossi
ore 11.00: Rosetta e Pino

Messaggio

Cari fratelli,

il Vangelo di oggi è dominato dalla figura del Buon Pastore, concetto im-mediatamente percepibile in una società agricolo-pastorale com’era la Palestina dei tempi di Gesù. Cristo è il Pastore, cioè il centro di unità e di coordinamento della Chiesa, pietra angolare che sostiene e dà solidità alla comunità dei fedeli. La nostra sicurezza nasce dall’avere una simile guida. Una guida che si è resa presente in mezzo a noi attraverso il corpo di Cristo, strumento di rivelazione per l’uomo, e che ora si rende presente attraverso il suo corpo che è la Chiesa. La giornata odierna invita perciò ad una riflessione sulla Chiesa e sulla sua missione pastorale. Al Pastore ed al suo gregge si oppongono però il mercenario, rappresentato nella prima lettura dal potere autocratico del Sinedrio, ed il mondo posto nella tenebra. L’esperienza della Chiesa è anche quella della solitudine, nel ribadire valori e punti fermi che il mondo ritiene superati, perché in contrasto con il proprio modo di agire, e del male che l’attacca e che talvolta si infiltra pure nel suo interno. La pagina del Vangelo è anche un appello alla purezza della fede in Cristo Pastore senza lasciarsi attrarre dalle seduzioni del mercenario di turno.

Il rapporto tra il Pastore ed il gregge è scandito in tutte le letture da un verbo di intimità, conoscere. È il conoscere che il mondo non possiede; è il vedere Dio così come egli è. È il conoscere le pecore per nome ed offrire per esse la vita. È il nome che salva nel discorso di Pietro. La vita della Chiesa è il contatto personale con Cristo in una esperienza di comunione e di dialogo. L’Agnello di Dio non è venuto né come leone né come lupo. Ha percorso la via stretta e ci ha donato la speranza di essere con Lui nell’amore.

In questa domenica del Buon Pastore siamo invitati a pregare per il nostro seminario, unendoci in monastero invisibile, perché il dono della vocazione, che il Signore non cessa di effondere, non sia lasciato inaridire dai nostri giovani.

A tutti una buona settimana.

Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 14 al 21 aprile 2024

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Calendario Liturgico

Domenica 14(III Pasqua):  
ore 8.00: Beppe, Loredana e Giovanni
ore 9.30 (alla Motta): Floriano, Roberto ed Anita
ore 11.00: Natalina Bersan

Lunedì 15: ore 16.30

Martedì 16:
ore 16.30: Primino e famigliari defunti

Mercoledì 17: ore 8.30

Giovedì 18: ore 8.30

Venerdì 19:
ore 8.30: Mario e Famigliari defunti

Sabato 20:
ore 10.00: Battesimo
ore 17.00: Marco Casella

Domenica 21(IV Pasqua):  
ore 8.00: Antonio Boggiani ed Anna Vitti
ore 9.30 (alla Motta):Fam. Penna, Fietta ed il piccolo Oliver
ore 11.00: defunti fam. Gandini Sciorati

Messaggio

Cari fratelli,

il dono pasquale della remissione dei peccati permea tutto il lezionario odierno. L’iniziativa è di Cristo stesso che, entrando nella sua Chiesa, offre la sua reale presenza salvifica. Non è un fantasma, come immaginavano spaventati gli apostoli, ma ha carne ed ossa. Il primato di Dio e di Cristo è inoltre ribadito da Pietro (“Dio ha glorificato il suo servo Gesù e l’ha resuscitato dai morti”), e da Giovanni, che nella sua lettera scrive: “Gesù Cristo giusto, nostro avvocato presso il Padre”. La remissione dei peccati è quindi un dono che nasce dalla croce e dalla gloria che Cristo consegue con il suo supplizio.

Questo dono non è però né automatico né magico, perché esige una risposta attiva da parte dell’uomo e cioè la conversione. Lo ripete Pietro: “pentitevi e cambiate vita”. Lo ribadisce Cristo stesso risorto: “saranno predicati a tutte le genti la conversione ed il perdono dei peccati”. Lo esprime parallelamente Giovanni con l’appello all’osservanza dei coman-damenti. Nella Pasqua cristiana il Cristo risorto, avvocato presso il Padre (sempre vivo per intercedere per noi, dice la lettera agli Ebrei) e l’uomo peccatore convertito si incontrano e costituiscono la nuova comunità, la Chiesa pasquale. Alla libertà dell’offerta divina corrisponde però la libertà dell’accettazione umana: Dio nella sua immensa bontà ci ha lasciati liberi di accettare o meno la sua proposta di amore; di seguire o meno la via del bene e della vita, con tutto ciò che ne consegue. Come ebbe a scrivere un grande pensatore del secolo scorso, H. de Lubac, “tutto il problema della vita spirituale consiste nel liberare questo desiderio di vita, che è insito in ognuno di noi, e nel trasformarlo in conversione radicale senza la quale non si entra affatto nel Regno.

A tutti una buona settimana.

Don Emilio