Foglio settimanale della Parrocchia
S. Leonardo Confessore
Tel. 0382 587113
Cell. 335 83 99422
sanleonardoevalle@gmail.com
Calendario Liturgico
Domenica 25(II Quar.):
ore 8.00: Gino Necchio
ore 9.30 (alla Motta): Ester. Luigi ed Anna
ore 11.00: Massimo e Luigi Corona
Lunedì 26: ore 16.30
Martedì 27: ore 16.30
Mercoledì 28: ore 16.30
Giovedì 29: ore 16.30
Venerdì 1/3:
ore 16.30: Angela e Renato
Ore 20.30 Via Crucis
Sabato 2: ore 17.00: defunti fam. Angoli
Domenica 3(III Quar.):
ore 8.00: Gregorio, Francesco e Tassi Teresa
ore 9.30 (alla Motta): Carlo e Mariuccia
ore 11.00: Liliana Sciorati e Mariangela Sozzani
Messaggio
Cari fratelli,
la prima lettura ci presenta la prova estrema di fede richiesta ad Abramo: il sacrificio dell’unico figlio, speranza della sua discendenza. Quel terribile viaggio di tre giorni, verso il luogo dell’olocausto, è la salita al Calvario di Abramo. L’agonia di Abramo, l’agonia di Isacco, l’agonia di Cristo, l’agonia di ogni credente costituiscono l’esperienza prima e più comune di ogni credente. La crisi della Passione, la solitudine degli uomini e lo scandalo della croce sono dati costanti della nostra vita di fede. Il perché di fronte al dolore innocente, alla sofferenza che prima o poi incombe su ogni uomo, non ha una risposta umana. Il cammino di fede comprende il silenzio, la solitudine davanti a Dio e la prova per raggiungere la luce.
Al termine però brilla la Pasqua-Trasfigurazione. Gesù sulla croce urla la sua disperazione con le parole del salmo 22, preghiera certamente di desolazione, ma che sbocca in un finale di gioia e di pace. Il grano affidato alla terra muore ma dà frutto nella spiga. La Pasqua nasce dal terreno della passione, ma è riscatto della stessa passione e morte.
Bisogna perciò partecipare all’umanità di Cristo per condividerne la gloria. Francesco d’Assisi nella sua agonia, secondo quanto narra il suo biografo S. Bonaventura, volle che lo si ponesse sulla nuda terra per unirsi in modo più perfetto al creato e per imitare da vicino Cristo crocifisso, povero, sofferente e nudo. Ma questo distacco da sé e dalle cose gene-ra lo splendore della promessa di Abramo e la luce della Trasfigurazione pasquale.
A tutti una buona settimana. Don Emilio