Foglio settimanale della Parrocchia
S. Leonardo Confessore
Tel. 0382 587113
Cell. 335 83 99422
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Settimana dal 17 al 24 settembre 2023
Calendario Liturgico
Domenica 17(XXIV T.O.):
ore 8.00: Gino Necchio
ore 9.30 (alla Motta): Osvaldo Sozzani
ore 11.00: Alice Lunghi, Angelo Grossi e fam.
Lunedì 18:
ore 8.30: fam. Cucchi
Martedì 19:
ore 16.30: Marco e fam. Minghetti
Mercoledì 20: ore 8.30
Giovedì 21: ore 8.30
Venerdì 22: ore 8.30
Sabato 23:
ore 15.30 Battesimo
ore 17.00: Luisa e Mario
Domenica 24(XXV T.O.):
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Osvaldo Sozzani
ore 11.00: Stefano Ventura e fam.
Messaggio
Cari fratelli,
le letture di oggi sono un invito al perdono gioioso, illimitato e generoso. Questa è la norma del comportamento di Dio e questa deve essere la norma del comportamento di ciascuno di noi.
La parabola e lo stesso dialogo con Pietro che la precede hanno lo scopo di segnalare il passaggio da una concezione quantitativa ad una concezione qualitativa del perdono, un perdono che superi le leggi della giustizia rigida, degli interessi e del rigore inflessibile. Non esistono limiti o casi quando si giudica con amore. Il nostro modello è da ricercarsi in Gesù che accoglie e riabilita gratuitamente i peccatori.
Tutte le letture di oggi sono quindi un appello a spezzare la logica della vendetta, della catena di odio, la prigione del rancore e dell’ira. Sono un appello a ritrovare amore e magnanimità ricordando la nostra comune appartenenza a Dio come sua immagine. In ogni istante della nostra vita, nella gioia e nel dolore, persino nel bene e nel male, l’uomo non può cancellare del tutto questa impronta di Dio in lui. La Parola creatrice è celata in ognuno di noi: sempre dovremmo celebrare lo splendore dell’uomo, anche quando egli calpesta la sua dignità, poiché Dio non cessa mai di sperare nella nostra conversione.
Con oggi concludiamo la lettura della lettera di Paolo ai Romani, capolavoro teologico dell’Apostolo. Il testo che oggi ci viene proposto è quasi la dichiarazione di fondo per comprendere l’affermazione iniziale sul perdono. Alla base della nostra esperienza d’amore e di vita c’è infatti il Cristo morto e risorto. La Pasqua di Cristo è la sorgente di tutta la esistenza cristiana, sia dei vivi che dei morti.
A tutti una buona settimana. Don Emilio