Settimana dal 23 al 30 Aprile 2023 CAMMINARE INSIEME

Foglio settimanale della Parrocchia
S. Leonardo Confessore
Tel. 0382 587113
Cell. 335 83 99422

sanleonardoevalle@gmail.com
Settimana dal 23 al 30 Aprile 2023

Calendario Liturgico

Domenica 23(III Pasqua):  
ore 8.00: Antonio Boggiani e Anna Vitti
ore 9.30 (a S. Damiano): fam. Penna, Fietta e piccolo Oliver
ore 11.00: Rosetta e Giuseppe

Lunedì 24: ore 8.30

Martedì 25: non c’è la Messa   

Mercoledì 26: ore 8.30

Giovedì 27: ore 8.30: Rina, Gianluigi, Piera ed Achille

Venerdì 28: ore 8.30

Sabato 29: ore 17.00: Gino Franceschini e fam.

Domenica 30(IV Pasqua):  
ore 8.00: coniugi Verri Recchia e fam.
ore 9.30 (a S. Damiano): fam. Garlaschelli e Grossi
ore 11.00: Battesimo
def. Fam. Lardini, Massari e Pasotti

Messaggio

il Battesimo, l’Eucarestia e la Parola sono le tre grandi presenze di Cristo nella Chiesa e nell’esistenza del credente: attorno ad esse deve ruotare tutta la vita cristiana.

Il racconto dell’incontro di Emmaus sottolinea la dimensione della ricerca, che però è già grazia. Infatti è Cristo stesso che per primo si mette sulle strade oscure e desolate del dubbio e dell’attesa. Mentre comincia a scavarsi il vuoto nella comunità, dal momento che le donne hanno udito un annuncio, ma non sono riuscite a farsi credere e Pietro non ha visto, nonostante il suo desiderio, Gesù raduna i suoi discepoli con il gesto eucaristico e li costituisce testimoni.

La ricerca, la disponibilità minima, l’attesa sono trasformate da Cristo in incontro, in approdo, in fede. Ogni nostra oscurità trascina con sé una gemma di luce, diceva S. Teresa d’Avila.

La Pasqua è anche il canto della vita. Il destino di Cristo, la cui carne riposa nella speranza e la cui anima non è abbandonata agli Inferi, è la prefigurazione del nostro destino di speranza. Davanti al fluire del tempo ed al nostro limite di creature, noi ripetiamo la nostra certezza di essere attirati verso l’infinito e l’eterno. L’insegnamento della Chiesa sulla morte cristiana è per eccellenza pasquale. Già una delle più antiche preghiere giudaiche, una delle Diciotto Beatitudini, ripeteva: “Signore onnipotente in eterno, che risusciti i morti, tu, forte per soccorrere! La tua Grazia sostiene i viventi e la tua misericordia rende vita ai morti. Tu sostieni i deboli, guarisci malati, liberi gli schiavi e mantieni fedelmente le tue promesse a coloro che dormono nella polvere. O nostro Re! Tu fai morire e fai vivere, tu doni salvezza!

A tutti  una buona settimana 
Don Emilio