18 Dicembre 2022 – CAMMINARE INSIEME

Calendario Liturgico

Domenica 18 (IV Avv.)  
ore 8.00: fam. Boggiani
ore 9.30 (a S. Damiano): Piero e Giuseppina Grassi
ore 11.00 : Pietro Ghisi ed Elsa Carbonini

Lunedì 19: ore 16.30: anime abbandonate

Martedì 20: ore 16.30: Achille Marizzoli       

Mercoledì 21: ore 16.30: Marianna Grassi, fratelli, sorelle e genitori defunti

Giovedì 22: ore 16.30: Achille Marizzoli 
ore 20,30 confessioni

Venerdì 23: ore 16.30: Orazio e Mario

 Sabato 24: ore 24.00:  Adelaide Mascherpa

Domenica 25 (NATALE)  
ore 8.00: Franco Susani
ore 9.30 (a S. Damiano): per la comunità
ore 11.00: per la comunità

Messaggio

Cari fratelli,

Ormai la nostra attesa sta per terminare: il Natale è vicino. All’interno del vangelo di oggi c’è la storia di una duplice vocazione: quella di Maria alla maternità divina del Cristo e quella di Giuseppe alla paternità legale.

Sia pure con gradi diversi, ogni vocazione cristiana ha come meta Cristo da raggiungere e da annunziare. I travagli, le oscurità, i dubbi e le crisi non possono spegnere questa chiamata quando è accolta e vissuta con cuore sincero.

Prima o poi l’angelo di Dio ci apparirà in sogno per dirci: “coraggio, non temere”.

La costante fedeltà di Matteo all’Antico Testamento nel delineare la fisionomia di Gesù diventa per noi un appello all’amore costante per la Bibbia. Senza questo alimento, la nostra fede, la liturgia e la spiritualità si riducono a qualcosa di vuoto, senza alcun aggancio al vissuto quotidiano. Dice il Deuteronomio: “l’uomo non vive soltanto di pane ma l’uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore” (Dt 8,3).

La Parola di Dio è viva presenza e non polveroso documento d’archivio.

Tutto il Vangelo di Matteo ruota attorno al celebre oracolo di Isaia sull’Emmanuele (= Dio con noi). Alla fine della sua missione terrena Gesù esclama: “ecco io sono con voi sino alla fine del mondo”. Il cristianesimo è il canto di una presenza, di una fraternità tra Dio e l’uomo.

Cesare Pavese, in un suo libro “Il mestiere di vivere” così si esprime:

“Il supremo conforto, la religione, consiste nel trovare una compagnia che non inganna, Dio.
La preghiera è uno sfogo, come con un amico”

Giovedì sera è possibile accostarsi al sacramento della Riconciliazione, e anche nella giornata di sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18

A tutti  una buona settimana. Don Emilio