Calendario Liturgico
- Domenica 31(XVIII T.O.):
ore 8.00: per la comunità
ore 10.00 (a S. Leonardo): fam. Grossi Garlaschelli - Lunedì 1/8:
ore 8.30 - Martedì 2:
ore 8.30: Rina, Piera, Gianluigi ed Achille - Mercoledì 3:
ore 8.30: Giuseppina - Giovedì 4:
ore 8.30 - Venerdì 5:
ore 8.30 - Sabato 6:
ore 17.00: per la comunità - Domenica 7(XIX T.O.):
ore 8.00: per la comunità
ore 10.00 (a S. Leonardo): Luigi Scoccati
Avvisi
Cari fratelli,
l’idolatria per i beni materiali, considerati come valore – vertice al quale tutto è possibile sacrificare, è una tentazione che talora affiora anche tra i cristiani. Sia pure con prospettive differenti, Qohelet e Gesù ci invitano oggi a ricomporre una più autentica scala di valori. Senza negare la reale incidenza nel tessuto della storia, le strutture economiche devono essere ricondotte al loro giusto posto e riportate al servizio dell’uomo secondo il metro supremo che è quello della giustizia. La destinazione universale dei beni voluta dal Creatore è primaria rispetto a qualunque altra necessità. Il modello, certamente utopico dato l’egoismo nascosto in ogni uomo, offerto dalla comunità di Gerusalemme, deve essere la meta verso cui si orienta ogni genuina comunità cristiana.
Le letture di questa domenica ci ricordano anche la relatività del presente e delle cose, la loro finitudine, il loro limite. È un invito anche al ridimensionamento dell’orgoglio, dell’affezione alle cose, del possesso e dell’avere. In un mondo rigorosamente retto da leggi economiche, calibrato da calcolatori elettronici, soddisfatto di sé, la chiesa deve essere un segno di umanità, di spiritualità, di trascendenza e di divinità.
Passa la scena di questo mondo. Paolo ci ammonisce a cercare le cose di lassù, perché, risorti con Cristo, la vita del battezzato è nascosta con Cristo in Dio. Un famoso trattatello, noto come “Lettera a Diogneto”, dice: “i cristiani in nulla si differenziano dagli altri uomini. Abitano le stesse città; si comportano come tutti gli altri. Ma per essi ogni terra è loro patria ed ogni patria è terra straniera. Sono del mondo ma non appartengono al mondo”.
Auguri a chi è in vacanza ed a chi sta per andarci: il tempo del riposo e del distacco dalle occupazioni consuete non sia un tempo di inerzia ma di ripensamento della propria vita, lontano dal coinvolgimento e dalla frenesia del tempo normale.