Cari fratelli,
abbiamo iniziato con mercoledì il percorso quaresimale, tempo forte durante il quale siamo invitati ad intensificare le opere di pietà, nel digiuno e nella preghiera.
Il digiuno non è mai fine a sé stesso, ma vuole riportarci all’essenzialità delle cose, del nostro vivere e del nostro essere cristiani.
Il centro della fede biblica è la rivelazione del Dio liberatore e Salvatore nella storia.
Il centro della fede evangelica è la rivelazione di Dio in Cristo fatto uomo, entrato nella nostra storia, morto e risorto.
Il centro della fede cristiana è nella partecipazione continua con il cuore e con la bocca alla sua passione ed alla sua gloria vivendo la nostra storia.
La quaresima ci riporta ad una fede viva, ancorata alla storia, spoglia da ogni incoerenza e da ogni evanescenza.
La tentazione per un messianismo umano e trionfante è vinta da Gesù con la fedeltà alla Parola di Dio.
Un ascolto serio, appassionato, silenzioso nel deserto e nell’essenzialità del digiuno.
Anche per noi i quaranta giorni del tempo quaresimale dovrebbero essere il recupero dell’amore e dell’ascolto della Bibbia, lampada per i nostri passi
La tentazione dell’Adamo che è in noi ha per oggetto la scelta di un altro progetto, la decisione per un altro bene od un altro male rispetto a quelli indicati da Dio.
La tentazione dell’Adamo perfetto che è in Cristo ha per oggetto un altro progetto di salvezza rispetto a quello tracciato dal Padre.
Alla vittoria di Cristo sulla tentazione si giustappongono invece le nostre frequenti sconfitte.
La quaresima è un appello alla conversione, un invito a rettificare i nostri progetti e le nostre decisioni morali su quelle di Dio.
A tutti una buona settimana.
Don Emilio