Cari fratelli,
nei giorni di lunedì e martedì prossimi sarò assente.
Per eventuali emergenze sono sempre contattabile.
La festa del Battesimo del Signore segna la fine del periodo natalizio.
Con lunedì torniamo nella quotidianità del tempo ordinario e questo sino all’inizio della quaresima ai primi di marzo.
Il Battesimo di Gesù è la sua solenne ed ufficiale manifestazione.
Si può dire che il velo che avvolge questo misterioso cittadino di Nazaret si squarcia ed egli appare come il Figlio prediletto, il Servo del Signore, il Messia sul quale riposa lo Spirito del Signore.
Anche il battesimo del cristiano dovrebbe svelare il segreto che è operato in lui dallo Spirito.
Un segreto che si espande nell’annuncio della liberazione, della giustizia e della salvezza.
Il battesimo è la radice del ministero pubblico di Gesù e radice nel nostro ministero pubblico: non è documento polveroso di un archivio parrocchiale ma manifestazione e ministero.
Il battesimo ha quasi una sua naturale ramificazione nel sacramento della riconciliazione.
Il Sinodo dei vescovi nel suo documento su “La riconciliazione e la penitenza nella missione della Chiesa” afferma: “il frutto della riconciliazione è la vita di grazia ricevuta nel battesimo e nuovamente ricevuta, od accresciuta, nella penitenza sacramentale: il cristiano diviene, o ridiviene, per dono di Cristo e della Chiesa, nuova creatura. Mediante l’inabitazione dello Spirito Santo egli è conformato a Cristo Signore e viene reso capace di vivere secondo il vangelo attraverso i doni di grazia e delle virtù, e particolarmente attraverso la carità filiale e fraterna, con la quale si apre e si dona a Dio come al Padre ed agli altri come a fratelli”.
L’acqua ed il fuoco sono simboli antitetici: cancellano, purificano da un lato e dall’altro generano e producono.
Il battesimo non solo cancella il peccato, ma dona anche la vita divina.
A tutti una buona settimana.
Don Emilio