15 AGOSTO 2021

Cari fratelli,

oggi il tempo per annum conosce una sosta: ci fermiamo per contemplare la Vergine Maria Assunta in cielo nella sua totalità, anima e corpo.

La liturgia vive uno dei suoi momenti più solenni, poiché sono previste due messe, una vespertina della sera vigilare ed una del giorno.

Ciò che la Chiesa da secoli ha celebrato in questa solennità è il compimento del mistero pasquale nella fedele per eccellenza, Maria, beata perché ha creduto all’adempimento della parola del Signore.

Pio XII ha sancito poi in maniera solenne questo dogma nel 1950, in uno di quei rarissimi momenti in cui il papa, consultato tutto l’episcopato mondiale ed assistito direttamente dallo Spirito Santo, pronuncia ex cathedra una verità alla quale tutti coloro che si riconoscono nella Chiesa Cattolica sono tenuti a credere e la cui infallibilità è garantita dal Concilio Ecumenico Vaticano I.

Maria è il segno vivo della presenza di Dio in mezzo all’umanità; è l’arca della nuova alleanza.

Per questo la sua figura è parallela a quella della Chiesa.

La riflessione di oggi prende avvio da tre realtà fondamentali: Dio-Emmanuele-Dio con noi, Maria-Madre di Dio e Chiesa-Presenza di Dio.

Come Maria la Chiesa deve essere il segno di Dio in mezzo a noi: quel canto dei puri di cuore di Jahweh che è il Magnificat deve essere vissuto dalla Chiesa.

La scelta delle letture della messa del giorno è costruita su di una serie di contrasti.

Prima lettura: contrasto tra bene e male (il figlio ed il drago); seconda lettura: contrasto tra vita e morte; terza lettura: contrasto tra povertà e potenza.

È un messaggio di speranza nei confronti del bene che è destinato a prevalere, della vita che annienterà la morte, della povertà che rovescerà i potenti.

Maria è il segno e l’anticipazione del nostro destino di gloria.

Buon ferragosto a tutti.

Don Emilio