Cari fratelli,
Gesù appare sulla scena pubblica del mondo annunziando il suo primo messaggio centrato sulla locuzione “regno dei cieli”, un’espressione che risuona ben 33 volte in Matteo.
Essa indica la Signoria attiva di Dio, la sua azione salvifica che si rivela e si attua nella storia attraverso la parola, l’azione e la persona di Gesù.
Il primo invito che riceviamo quindi è quello della fiducia in un Dio che ci guida e ci sostiene, che viene incontro a noi ed alla nostra storia per renderla luminosa ed aperta all’eterno.
Il secondo contenuto del messaggio di Cristo è legato alla conversione, l’urgente e seria decisione a collaborare con Dio per l’attuazione del suo Regno.
I discepoli chiamati e pronti a seguire Gesù sono l’emblema di questa adesione-conversione.
Ogni domenica, quando sentiamo l’annunzio del Regno nella liturgia dovremmo sentire l’urgenza di questa scelta decisiva.
L’esistenza cristiana è sempre tensione e movimento: in questo sta la sua pace.
In questo itinerario verso la gioia e la luce, descritto dalla prima lettura di oggi, è fondamentale l’unità, cioè l’amore reciproco cantato da Paolo nella seconda lettura.
“La Chiesa una, santa, cattolica e apostolica è la Chiesa di Cristo. La comunione di Cristo è il suo mistero. La Chiesa di Gesù Cristo è caratterizzata nel mondo dall ‘unità nella libertà; dalla santità nella povertà; dalla cattolicità nella scelta dei deboli e dall’apostolato nella sofferenza”. (J. Moltmann).
In questi giorni che ci separano dalla Visita Pastorale del nostro Vescovo, preghiamo perché sia ricca di grazie e benedizioni del cielo per la nostra Chiesa locale.
Don Emilio