05 GENNAIO 2020

Cari fratelli,

la festa dell’Epifania, che tradizionalmente conclude il periodo natalizio, anche se ad onor del vero esso termina con il Battesimo del Signore domenica prossima, ci ricorda la manifestazione di Cristo al mondo nella persona dei Magi, ovvero dei sapienti venuti da terre lontane per onorare il Bambino Gesù.

La liturgia dell’Epifania è un canto delle nazioni, un invito all’apertura missionaria perché Dio vuole che tutti gli uomini siano salvi e giungano alla verità.

Tutti siamo destinati alla stessa eredità.

Occorre aprire gli orizzonti e sperare nella potenza di Dio e nell’amore che è disseminato in ogni uomo.

Il mistero del rifiuto e dell’indifferenza, prima di essere un problema pastorale, deve essere una questione personale.

Israele, il popolo dell’elezione, viene avvolto dalla tenebra: è tutta Gerusalemme che si allea con Erode, osserva simbolicamente Matteo.

C’è il rischio della perdita della fede per superficialità, stanchezza, comodità, vanità.

L’abitudine, la freddezza, la distrazione possono trasformarsi in una lenta apostasia, in una morte della ricerca, dell’ansia e dell’impegno.

In ultima analisi comporta l’approdo ad un ateismo non dichiarato, ma pratico.

I Magi, assetati di conoscenza, giungono alla meta della loro ricerca, il Cristo, davanti al quale si prostrano nell’atto liturgico dell’adorazione, invitando tutti noi a compiere lo stesso cammino.

La Festa dell’Epifania è pure tradizionalmente dedicata alla Santa Infanzia, cioè ai bambini di tutto il mondo, meno fortunati di noi, ai quali oggi offriamo un gesto simbolico di solidarietà, con le nostre offerte.

Buona Epifania a tutti.

Da martedì 7 a venerdì 10 io sarò assente per partecipare agli Esercizi Spirituali assieme al nostro Vescovo diocesano.

 Per qualsiasi necessità rivolgersi a don Marino, parroco di Linarolo.

Don Emilio