Cari fratelli,
oggi celebriamo il mistero principale, una volta si diceva così, della nostra fede: l’Unità e la Trinità di Dio, un Dio unico ma in tre persone, Padre Creatore, Figlio Salvatore e Spirito Santificatore.
Il Dio della Bibbia è un Dio persona, che si rivela, agisce, si incarna. La Trinità è l’espressione di questa profonda vitalità divina, è la radice dell’amore che è in noi e che si effonde tra di noi.
Un teologo ebbe a dire: ” Dio è l’unità della comunità e quell’unità richiede un’uguaglianza delle singole persone ed il loro rapporto reciproco. L’uomo è stato creato ad immagine di Dio ed allora la nostra umanità non è la somma o la totalità delle nostre singolarità. L’unità unisce gli uomini nel pieno rapporto del dare e del ricevere, rapporto che scaturisce dall’amore che ci fa persone”.
Durante la Messa pregheremo in questo modo: ” Ti glorifichi, o Dio, la tua Chiesa, contemplando il mistero della tua Sapienza con la quale hai creato ed ordinato il mondo; tu che nel tuo Figlio ci hai riconciliati e nello Spirito ci hai santificati, fa’ che nella pazienza e nella speranza possiamo giungere alla piena conoscenza di te che sei amore, verità e vita”
Dio per noi rimane pur sempre un mistero, qualcosa di infinitamente altro, e, per quanto ci affanniamo, non ci è possibile nella nostra pochezza violare la sua essenza
Ci basti il suo amore infinito che Egli espande su tutte le creature.
Il Signore null’altro chiede che noi corrispondiamo al suo amore in un abbraccio vicendevole che nulla e nessuno potrà mai spezzare.
Don Emilio.