24 GIUGNO 2018

Carissimi Parrocchiani,

completiamo questo breve resoconto sull’evolversi dell’amicizia fra Davide e Gionata riferendo un terzo e ultimo passaggio significativo. Lo si legge qualche capitolo più avanti, al cap. 23 e riferisce di un incontro segreto fra i due amici.

Saul si è ormai del tutto convinto che Davide è un ostacolo alla stabilità interna del Regno e pertanto comincia a dargli la caccia per riuscire a liberarsene.

Davide si scopre così non solo è un uomo che vive in esilio forzato, ma anche un uomo braccato da ogni parte: ogni strada per mettersi in salvo sembra ormai preclusa, la sua storia sembra votata a un tragico destino.

Ma proprio in questo frangente Gionata, all’insaputa del padre, mettendo a rischio la propria vita, raggiunge Davide che si trovava a Corsa nel deserto di Zif e gli infonde fiducia con queste parole: “Non temere: la mano di Saul, mio padre, non potrà raggiungerti e tu regnerai su Israele mentre io sarò a te secondo. Anche Saul, mio padre, lo sa bene” (1 Re 23,17). Anche in questa occasione – si legge nel testo – che Davide e Gionata “strinsero un patto davanti al Signore”

Dunque, anche in questo terzo passaggio cogliamo un’ulteriore prova di affetto per l’amico. Peraltro le parole di Gionata non sono soltanto consolatorie, ma ancora una volta parole profetiche che rivelano in Gionata non solo un giovane capace di amicizia disinteressata, ma anche un vero credente che “al di là di quello che le apparenze suggerivano, sa cogliere i disegni di Dio” (Martini, p. 129).

In questo modo Davide ha trovato in Gionata un vero amico. In effetti, se ha potuto preservare la sua vita e salvarla dalla furia omicida di Saul, molto lo deve a Lui.

Davide è pienamente consapevole di questo e sarà grandissimo il suo dolore allorquando gli porteranno la notizia che insieme a Saul anche Gionata è morto. Sono davvero toccanti le parole con le quali egli ricorda l’amico nel canto funebre che intesse per lui:

                 25Come son caduti gli eroi

          in mezzo alla battaglia?

          Giònata,sulle tue alture trafitto!

          26Una grande pena ho per te,

          fratello mio, Giònata!

          Tu mi eri molto caro;

          la tua amicizia era per me preziosa,

          più che amore di donna.

          Come sono caduti gli eroi,

          sono perite le armi? “

Don Luigi Pedrini