02 Novembre 2014

San Leonardo Confessore (Linarolo), 01 Novembre 2014

Carissimi Parrocchiani,

 dato che è recente la beatificazione di Paolo VI e che mi ispirerò a lui in questi giorni celebrando la festa di tutti i Santi e la Commemorazione di tutti i Fedeli Defunti, riferisco per una prima conoscenza del Beato le tappe fondamentali della sua vita.

 Il 26 settembre 1897 Giovanni Battista Montini, futuro Papa Paolo VI, nasce a Concesio (Brescia) da Giorgio Montini, esponente di primo piano del cattolicesimo sociale e politico italiano di fine Ottocento, e da Giuditta Alghisi. Ordinato sacerdote il 29 maggio 1920, il giorno seguente celebra la prima Messa nel Santuario di Santa Maria delle Grazie in Brescia.

  • Trasferitosi a Roma, tra il 1920 e il 1922 il futuro Papa Paolo VI frequenta i corsi di Diritto civile e di Diritto canonico presso l’Università Gregoriana e quelli di Lettere e Filosofia presso l’Università statale. Nel maggio 1923 inizia la carriera diplomatica presso la Segreteria di Stato di Sua Santità. È inviato a Varsavia come addetto alla Nunziatura Apostolica. Rientrato in Italia nell’ottobre dello stesso anno, è nominato dapprima (1924) assistente ecclesiastico del Circolo romano della FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana), quindi nel 1925 assistente ecclesiastico nazionale della stessa Federazione, carica che lascerà nel 1933. Il 13 dicembre 1937 è nominato Sostituto della Segreteria di Stato e il 29 novembre 1952 Pro-Segretario di Stato per gli Affari Straordinari.

  • Il 1° novembre 1954 Pio XII lo elegge arcivescovo di Milano. Il 15 dicembre 1958 Giovanni Battista Montini è creato cardinale da Giovanni XXIII. Il 21 giugno 1963 viene eletto Pontefice e il 29 settembre apre il secondo periodo del Concilio Ecumenico Vaticano II, che, alla fine del quarto periodo, concluderà solennemente l’8 dicembre 1965.

  • Il 1° gennaio 1968 celebra la prima Giornata mondiale della Pace. Il 24 dicembre 1974 apre la Porta Santa nella Basilica di San Pietro, inaugurando l’Anno Santo del 1975. Il 16 aprile 1978 scrive alle Brigate Rosse implorando la liberazione di Aldo Moro e il 13 maggio nella basilica di San Giovanni in Laterano assiste alla messa in suffragio dello statista assassinato e pronuncia una solenne preghiera. Il 6 agosto 1978, alle ore 21.40, muore nella residenza estiva dei papi a Castel Gandolfo. Domenica 19 ottobre è stato proclamato ‘Beato’.

Trascrivo una frase che egli alla vigilia dell’Ordinazione sacerdotale aveva scritto su un taccuino. È sotto forma di domanda, come a stimolare se stesso a prendere sul serio quanto annotava: “Sono persuaso che l’uomo ha con sé nella vita qualche cosa che più di lui può e vale, che vivrebbe anche senza di Lui e che sola vive per sé, che sola fa vivere, cioè la verità?”.

Come si vede è una grande speranza: la stessa che noi celebriamo in questi giorni pregando i Santi e per i nostri Defunti e che anche noi vogliamo fare nostra.

Don Luigi Pedrini