07 Settembre 2014

San Leonardo Confessore (Linarolo), 07 Settembre 2014

Carissimi Parrocchiani,

al termine del commento dell’Icona, mi sembra giusto portare alla conoscenza di tutti quanto suor Maggie, l’autrice, ha scritto a mano sul retro del dipinto. Questa è l’iscrizione:

 

MARIA MADRE DELLA TENEREZZA

(Chiesa dei Frati Minori di Cermenate – CO)

Domenico Ghiotti ‘92

 

Prototipo: Come in tutte le Icone delle Eleoùsa il Bambino guarda la Madre. In Lei riconosce

la pienezza del dono di sé. Grazie alla sua apertura totale a Dio, Ella appartiene eminentemente al vulnerabile: e proprio questa vulnerabilità suscita nel Dio-Bambino il sentimento della tenerezza.

L’icona appartiene al tipo Vergine della Tenerezza, che nell’arte tardo-bizantina si chiama anche ‘Glykophilousa’, cioè “ del dolce bacio” (titolo specifico dato a questa Icona) e rappresenta la Vergine che vezzeggia il Bambino, il quale a sua volta preme la propria gota contro quella della Madre e, con fare giocoso, le accarezza il mento.

Il Bambino Gesù, in atteggiamento giocoso tra le braccia della Vergine, viene raffigurato nell’arte bizantina con particolare frequenza a partire dal XII secolo.

In questa tipologia si sottolinea sia la fragilità infantile di Cristo, sia il presentimento della futura sofferenze della Passione, come si percepisce dall’espressione d’afflitta pensosità sui volti della Madre e del Salvatore.

Tecnica di realizzazione: La base dell’Icona è una tavola di legno su cui si stende una tela che poi viene

ricoperta con diversi strati di gesso. Dopo essere stata accuratamente levigata, viene inciso il disegno. In seguito, con una delicata procedura viene applicato l’oro e dopo si inizia la stesura di diversi strati di colore, dal più scuro al più chiaro. Questa tecnica viene chiamata illuminazione perché indica il cammino dell’uomo verso la nuova creatura – nella luce di Dio –.

Autentica: Questa icona è fatta “scritta” a mano da Maggie.

Dipinta a “tempera a uovo” (pigmenti).

Donata a: don Luigi Pedrini in occasione della celebrazione dell’Inno AKATHISTOS

e benedetta da lui stesso nella Chiesa di San Leonardo, Confessore

il 31 maggio 2014

L’iconografo segue alcune regole spirituali durante la lavorazione, come la preghiera che si

recita prima di iniziare a scrivere:

O DIO PADRE, IN NOME DEL TUO FIGLIO GESÙ CRISTO ,

MANDA LA GRAZIA DEL TUO SANTO SPIRITO SU QUESTA ICONA

(CHE IL TUO SERVITORE DIPINGE A TUA GLORIA, O SANTISSIMA TRINITÀ,

CON LA TUA MANO INVISIBILE BENEDICI QUESTA ICONA,)

DALLE LA FORZA DI AZIONE SANTIFICANTE PERCHÈ TUTTI COLORO

CHE VI SI AVVICINERANNO CON VENERAZIONE

OTTENGANO SALUTE, SANTIFICAZIONE E BENEDIZIONE