Saluto alle comunità 28 Settembre 2024


Carissimi,
sono arrivato percorrendo un tratto della strada che conduce i pellegrini a Roma, alla tomba dell’apostolo Pietro. Non è un caso che le comunità parrocchiali a cui sono stato destinato e quelle che lascio siano collegate dalla stessa strada. Una strada che ha non solo una rilevanza culturale ma anche un valore spirituale.

Non sono arrivato da solo. Mi hanno accompagnato gli amici che ho incontrato nelle comunità di San Carlo Borrome o e di San Pietro Apostolo.

Li ringrazio per la compagnia che, anche in questa occasione, non mi fanno mancare.

Ringrazio il Sindaco del Comune di Valle Salimbene, Matteo Canato, che,
insieme ad alcuni cittadini, mi ha atteso alle porte del paese. Ringrazio pure il Sindaco del Comune di Linarolo, Paolo Fraschini, che mi ha accolto alle porte della chiesa.

Ringrazio, poi, il Vescovo Corrado per aver presieduto questa celebrazione, i miei confratelli sacerdoti e tutte le altre autorità che hanno voluto partecipare al mio ingresso come parroco nelle Parrocchie di San Leonardo e di Sant’Antonio Abate.

Sono arrivato e sono pronto a ripartire.

  • Mi muoverò percorrendo le strade che uniscono le vostre case, i vostri paesi.
  • Mi muoverò per incontrarvi. E lo farò guardando a Gesù che, sulla strada per Sicar, al pozzo di Giacobbe, parlò ad una donna samaritana. E le parlò non come uno che ti svergogna o ti condanna.
  • Mi muoverò guardando a Gesù che, sulla strada per Gerico, alzò lo sguardo per cercare Zaccheo, salito su di un sicomoro. Essere cercati è una grazia. Essere nel desiderio di Qualcuno, di Dio, è grazia delle grazie.
  • Mi muoverò guardando a Gesù che, sulla strada per Emmaus, ascoltò due dei suoi discepoli, stette con loro e accolse la loro amarezza. Non esiste altra dimora che quella di un cuore dove sperare di essere accolti, compresi e consolati.
  • Mi muoverò percorrendo le strade che uniscono le vostre case, i vostri paesi. E facendolo scoprirò quello che sembra non essere immediatamente disponibile alla nostra iniziativa. Mi ha toccato la riflessione che, qualche mese fa, nella chiesa di San Lazzaro, proponeva il filosofo Silvano Petrosino. “L’amicizia autentica … non è il frutto di un atto di volontà e di una decisione, ma è un evento che accade, se accade, e in cui ci si trova coinvolti”. Petrosino distingueva gli eventi dai fatti e poneva l’amicizia (oggetto della sua riflessione) nella categoria degli eventi. “Gli eventi sono tali perché Saluto alle comunità 28 Settembre 2024 non possono essere fatti, perché sfuggono alla nostra decisione, al nostro potere, alla nostra capacità di fare”.
  • Mi muoverò percorrendo le strade che uniscono le vostre case, i vostri paesi e attenderò che maturi il frutto di tanti incontri. “Ci si trova coinvolti in un’amicizia senza averlo deciso, senza sapere bene perché e come, … anche se poi è necessario che essa venga attivamente accolta e non solo passivamente ricevuta. Dell’amicizia, in verità come della vita intera, bisogna prendersi cura, ma una simile cura non crea l’amicizia, non la fa, ma la riconosce e l’accoglie … sempre e solo se lo si desidera”.

Invito me e voi, carissimi, a far crescere il desiderio e a tenere viva l’attesa, per essere pronti ad accogliere quel miracolo che renderà ancora più bello il tratto di strada che percorreremo insieme.

Buon cammino!