Foglio settimanale della Parrocchia
S. Leonardo Confessore
Tel. 0382 587113
Cell. 335 83 99422
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Calendario Liturgico
Domenica 10(IV Quar.):
ore 8.00: defunti fam. Perversi Necchio
ore 9.30 (alla Motta): Renato
ore 11.00:Carla e Felice Furiosi
Lunedì 11:
ore 16.30: Pietro Borloni e genitori
Martedì 12: ore 16.30
Mercoledì 13: ore 16.30
Giovedì 14:
ore 16.30: Beppe, Loredana e Giovanni
Venerdì 15:
ore 16.30: Pierangelo ed Enrico
Ore 20.30 Via Crucis
Sabato 16:
ore 17.00: Piero ed Anna Milani
Domenica 17():
ore 8.00: fam. Vitti Emilio e Boggiani Mario
ore 9.30 (alla Motta): Mario ed Alessandra Sacchi
ore 11.00: Mariangela
Messaggio
Cari fratelli,
anche oggi la liturgia ci pone davanti la tragedia immane del peccato: Israele è infedele (1 lett.), noi siamo morti per i nostri peccati (2 lett.), il mondo fa il male ed odia la luce (Vang.). Contro ogni orgoglio od autosufficienza è necessario ricuperare il senso del peccato. La coscienza del proprio limite e della propria miseria è il primo passo per allontanare ogni negazione dell’amore ed è il primo passo verso Cristo Salvatore. Il nostro itinerario terreno ricorda da vicino il lento peregrinare di Israele nel deserto: anche noi ci imbattiamo nelle oscurità e nelle incertezze del nostro cammino, sicuri però che alla fine ci attende, come allora, la terra promessa.
Certo la nostra iniquità si può incontrare con volto misericordioso di Dio. Israele può ritornare nella propria terra dopo l’esilio, noi riviviamo in Cristo; il Padre ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito perché il mondo si salvi. Scoperta la propria miseria, si deve scoprire anche lo splendore della misericordia e dell’amore di Dio. Dio è ricco di misericordia, come ci dice Paolo, con una frase suggestiva divenuta titolo dell’omonima enciclica di S. Giovanni Paolo II: “Credere nel Figlio crocifisso significa credere che l’amore è presente nel mondo e che questo amore è più potente di ogni genere di male in cui l’uomo, l’umanità ed il mondo sono coinvolti”. Celebrare la Pasqua è quindi celebrare la speranza nella misericordia divina. È la rinascita dell’ottimismo in noi stessi e negli uomi-ni.
A tutti una buona settimana. Don Emilio