Settimana dal 5 al 12 novembre 2023 CAMMINARE INSIEME

Foglio settimanale della Parrocchia
S. Leonardo Confessore
Tel. 0382 587113
Cell. 335 83 99422

sanleonardoevalle@gmail.com
Settimana dal 5 al 12 novembre 2023

Calendario Liturgico

Domenica 5(XXX T.O.):  
ore 8.00: per Carluccio                   
ore 9.30 (alla Motta): Ernesto e Carla                     
ore 11.00: Mariangela, Giovanni, Giuseppe, Carmela e Maria Grazia

Lunedì 6: ore 16.30

Martedì 7: ore 16.30

Mercoledì 8: ore 16.30

Giovedì 9: ore 16.30

Venerdì 10: ore 16.30

Sabato 11:
ore 17.00: Luigi Pedrazzini ed Ernando

Domenica 12(XXXII T.O.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Mario, Letizia. Stefano e Valentino
ore 11.00: fam. Malinverni e Mandrini

Messaggio

Cari fratelli,
oggi ricorderemo i caduti di tutte le guerre: il loro giovane sangue sparso sui vari fronti di guerra sia di monito a noi nel ripudiare ogni prevaricazione di un popolo sull’altro al fine di soddisfare la sete di potere dei governanti di turno.

Passando alle letture di oggi, rileviamo come ritratto antitetico delle due Chiese, giudaica e cristiana, il profilo dei due sacerdozi, il rituale e quello materno, la definizione delle due prospettive religiose, di due diversi impegni pastorali, solo sacrale il primo, esistenziale il secondo, ci obblighino ad una chiarezza di fondo. L’impegno primario, come insegnano gli Atti, è nell’annuncio della Parola, nella preghiera e nell’esercizio della carità fraterna.

Il Vangelo di oggi è intriso di sdegno. Gesù denuncia senza esitazioni e in modo lucido tre difetti che corrono il rischio di attecchire talora nella stessa Chiesa. Il primo è il legalismo oppressivo. La fede è gioia, adesione, perdono, speranza e pace. Chi vive la religione solo come l’esecuzione di un sistema di norme, dimentica che essa è prima di tutto grazia e libertà interiore. Il secondo difetto è l’incoerenza (dicono e non fanno), una piaga della stessa comunità cristiana. Il terzo difetto è l’esibizionismo. Purtroppo spesso anche nella comunità cristiana la religione è ostentata per strumentalizzarla verso la conquista di privilegi sociali o visibilità politica. C’è poi nel brano del vangelo, in connessione con le altre letture, una precisa contestazione dell’autoritarismo. La vera autorità non si fregia di titoli pomposi, di privilegi, di artificiosi ossequi, ma si manifesta abbassandosi, come Cristo che è venuto per servire e non per essere servito. Nella Chiesa nessuno è minorenne né tantomeno deve trattare gli altri come minorenni.

 A tutti  una buona settimana. Don Emilio