Foglio settimanale della Parrocchia
S. Leonardo Confessore
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Settimana dal 15 al 22 ottobre 2023
Calendario Liturgico
Domenica 15(XXVIII T.O.):
ore 8.00: Antonio Boggiani e Anna Vitti
ore 9.30 (alla Motta): fam. Pelle, Mantegazzi e Cordoni
ore 11.00:Marco e Luigi Sciorati; Annunciata Cislaghi
Lunedì 16:
ore 16.30: Beppe, Loredana e Giovanni
Martedì 17: ore 16.30
Mercoledì 18:
ore 16.30: Lina e Rino
Ore 20.45: Novena dei defunti
Giovedì 19: ore 16.30
Ore 20.45: Novena dei defunti
Venerdì 20: ore 16.30
Ore 20.45: Novena dei defunti
Sabato 21:
ore 10.30: Battesimo gemelli Zaccaria
Ore 17.00: Antonio Bisoni
Domenica 22(XXIX T.O.):
ore 8.00: Teresa
ore 9.30 (alla Motta): Carlo Casella
ore 11.00:Virginio e Rita
Messaggio
Cari fratelli,
questa settimana inizia la novena di preghiere in suffragio di tutti i nostri defunti, quelli a noi noti e quelli il cui nome è noto solamente al Signore: tutti ugualmente raccomandiamo alla sua misericordia. Come di consueto ci ritroveremo con un doppio appuntamento, pomeridiano e serale, per dar modo a tutti di condividere la nostra preghiera ed il nostro suffragio, così cari alla nostra gente e costantemente caldeggiati dalla Chiesa.
Ci aiuta ad entrare in questo clima lo spirito delle letture odierne, a cominciare da Isaia, nel racconto del banchetto messianico della fine dei tempi, aperto ad un orizzonte universale per cui salvezza e giudizio diventano una tappa terminale di tutta la storia. A questo racconto si raccorda il passo del vangelo con il racconto del banchetto di nozze: non basta essere invitati alla comunione con Dio. Occorre piuttosto entrare nella pienezza dell’elezione, coltivando la coerenza tra fede e opere, tra parole e vita; a questo allude la simbologia della veste.
Il tema del rifiuto radicale, oltraggioso e violento è però il primo motivo della parabola odierna: è questo uno dei grandi misteri connessi alla libertà umana. Il fenomeno del rifiuto non deve però scoraggiarci, ma, al contrario, ci spinge a rivolgere continuamente l’appello come fa il re della parabola. Perché Dio risorge sempre nel cuore degli uomini. Infine Paolo, a conclusione della lettera ai Filippesi, ci dice come la dura vita del discepolo gli abbia insegnato la totale disponibilità al volere di Dio. Tutto egli può in colui che gli dà forza
A tutti una buona settimana. Don Emilio