Calendario Liturgico
Domenica 20 (Cristo Re)
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (a S. Damiano): Ambrogio e Gianna
ore 11.00: Jean Paul Markay, Ida e Pierino Pisani
Lunedì 21:
ore 16.30: Pasquale. Luisa e fam.
Martedì 22:
ore 16.30
Mercoledì 23:
ore 16.30
Giovedì 24:
ore 16.30
Venerdì 25:
ore 16.30: Luigi e fam.
Sabato 26:
ore 17.00: Francesca Alloisio e Ginetto Bianchi
Domenica 27 (I Avv.)
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (a S. Damiano): fam. Scoccati e Vigoni
ore 11.00: Pietro Micheli
Messaggio
Cari fratelli,
prendendo spunto dallo splendido inno paolino della seconda lettura, siamo invitati in questa liturgia a sigillare l’anno liturgico e ad aprire il successivo alla luce di Cristo. Egli è il centro nodale della nostra storia, della vicenda personale di ogni fedele e del cosmo intero.
Questa persona, che è il centro della storia, non adempie a questa funzione in modo tirannico, ma tutto governa attraverso una donazione d’amore totale. Il Cristo Re di Luca è colui che è appeso ad un legno da schiavi, circondato da insulti, relegato tra gli scarti dell’umanità, ma proteso in un gesto di perdono.
Da questo perdono nasce la riconciliazione di tutte le cose, celesti e terrestri. La sua regalità è adombrata nella regalità di Davide su tutto l’Israele credente. La croce di Gesù Re è il raccordo tra il finito e l’infinito; è la comunione che accoglie tutti i dispersi di Israele e sana tutte le frammentarie realtà del tempo e dello spazio.
La celebrazione odierna diventa allora un canto di speranza e di fiducia. Sommersi dalle nostre contraddizioni e dai nostri limiti di creature, ritroviamo una luce, un senso dell’esistere; ritroviamo la pace, quella che solo Dio sa dare. Nell’attesa di ascoltare quelle parole decisive: “oggi sarai con me in Paradiso”.
Domenica prossima comincerà il tempo dell’Avvento, il tempo della vigile attesa e della trepidazione, per celebrare ancora una volta la gioia del Natale, del Dio che si fa nostro fratello nella carne per elevarci alla sua altezza divina.