Cari fratelli,
entriamo nella grande settimana nella quale siamo chiamati a rivivere le ultime ore dell’esistenza terrena del Signore e la sua risurrezione.
Innanzitutto alcuni avvisi: le funzioni del triduo pasquale sono tutte alle 20.45, sia la Messa del giovedì santo, con la lavanda dei piedi, sia l’azione liturgica del venerdì santo e sia la veglia del sabato.
Mercoledì alle 20.30 saranno presenti in chiesa alcuni sacerdoti per il sacramento della penitenza, onde dare la possibilità a chi lo desidera di confessarsi per la comunione pasquale.
Io poi sabato sono disponibile tutto il giorno per chi volesse confessarsi: mi troverete in chiesa oppure in casa.
Venerdì alle 15.00 i nostri ragazzi animeranno la Via Crucis proprio nell’ora in cui nostro Signore è spirato.
Attenzione che in quei giorni non suoneranno le campane.
Rivivere e riattualizzare i momenti cruciali della nostra redenzione: l’istituzione dell’Eucarestia, il giovedì in quell’ultima cena, la passione e la morte del Salvatore il venerdì ed infine la Resurrezione nella gloria in quel mattino dell’ottavo giorno significa scendere al cuore della nostra fede nel Risorto, che nella sua morte ha vinto la nostra morte e ci ha resi liberi.
Il Dio della croce è il Dio svuotato, solidale con l’uomo sino alla frontiera estrema della morte.
Da questa vicinanza completa e totale nasce una diversa concezione di Dio: non è più un Dio isolato nella sua splendida sfera trascendente, come era il Dio dell’Antico Testamento, ma si fa solidale e fratello.
Da questa concezione di Dio nasce anche una diversa concezione dell’uomo: la carne e la storia dell’uomo hanno ora un senso, contengono un seme di divinità e di eternità che sta crescendo e fiorendo.
A tutti una buona settimana.
Don Emilio