Cari fratelli,
iniziamo il mese di maggio, tradizionalmente legato alla venerazione della Vergine Maria.
Quest’anno sarà strutturato nel modo seguente: lunedì, mercoledì e venerdì ci troveremo alle 20,45 nel cortile parrocchiale per la recita del S. Rosario davanti alla statua della Vergine di Lourdes.
Il martedì ed il giovedì ci troveremo in Chiesa sempre alle 20,45 per la recita del S. Rosario e la Benedizione Eucaristica.
La messa feriale è ogni giorno alle 8,30 tranne venerdì 7, spostata alla sera per desiderio della famiglia alla quale è legata l’intenzione della Messa stessa.
Abbiamo estremamente bisogno dell’intercessione della Madonna, in questi tempi difficili per noi, per la nostra patria e per il mondo intero.
In questa V domenica di Pasqua Giovanni nel Vangelo ci esorta a raggiungere la maturità della fede, cioè ad aderire pienamente a Cristo, come sottolineato da quel martellante in me.
La fede matura è limpidamente descritta anche dalla simbologia della fecondità, generata da un processo vitale di unione al Cristo.
Se si stacca questa comunicazione interiore con Dio, si ha l’aridità, la secchezza dei tralci recisi dalla pianta madre.
I frutti di questa comunione sono perciò due, come suggerisce luminosamente la seconda lettura: la crescita della fede e la crescita dell’amore.
Frutti che continuano a moltiplicarsi nonostante, o forse soprattutto, le potature delle sofferenze e delle prove, tratteggiate anche da Paolo nelle brevi note autobiografiche spirituali della prima lettura.
Don Emilio