Cari fratelli,
lo scriba sapiente e Salomone sono due emblemi di sapienza, la virtù della pienezza umana e spirituale.
L’immagine del tesoro e della perla nella tradizione sapienziale è stata appunto usata per designare il valore incomparabile della sapienza.
La maturità interiore è un valore inestimabile e ogni credente deve lottare per far crescere ogni uomo in sapienza e grazia.
Le realtà terrestri, umane e scientifiche, culturali e spirituali, sono raggi dello splendore divino.
Favorire arti, scienze, filosofia, ricerca religiosa e quant’altro è collaborare al progetto armonico che Dio ha tracciato per l’uomo.
Esiste quindi una scala di valori.
Per i valori fondamentali è indispensabile operare una scelta.
L’educazione alla decisione adulta e libera è primaria anche nella fede.
Il ricco trafficante di preziosi della parabola odierna ha intuito con la sua abilità che in quella perla c’è un valore inestimabile, magari sepolto tra tanti oggetti appariscenti, ma di scarto.
Egli punta tutto su quel valore unico.
Quante volte l’incapacità di giudizio e di decisione disperde l’uomo verso pseudo valori lasciandogli tra le mani solo paglia e polvere.
Gesù prende spunto dalla professione dei pescatori per un’altra delle parabole odierne.
Essi, dopo aver raccolto le reti, fanno una cernita tra i pesci, per distinguere quelli permessi dalle leggi alimentari che riguardano il cibo puro, perché in base di una norma del Levitico i pesci senza scaglie erano proibiti.
Da questa prassi Gesù deduce una lettura della vita umana.
Al termine della nostra storia, Gesù separerà il bene dal male, i veri dai falsi valori.
Il giudizio farà brillare la verità, la giustizia e l’amore, ribaltando le scale dei valori collaudate dagli uomini per difendere il loro egoismo.
Perché i pensieri di Dio non sono i nostri pensieri e le vie di Dio spesso purtroppo non sono le nostre vie.
Don Emilio