31 MAGGIO 2020

Cari fratelli,

celebriamo oggi la solennità della Pentecoste, in ricordo dell’effusione dello Spirito Santo su Maria e gli Apostoli nel Cenacolo, una delle Feste principali dell’anno liturgico.

Perché :

  • La Pentecoste è la celebrazione di un rapporto profondo tra Dio e l’uomo, quello che Geremia chiama la “Nuova Alleanza” per la quale Dio è all’interno del cuore dell’uomo.
  • La Pentecoste è la celebrazione della purificazione per cui l’uomo è perdonato e ricreato come nuova creatura. Il sacramento della Riconciliazione ha un’occasione eccezionale per essere celebrato.
  • La Pentecoste è la celebrazione dei carismi e quindi della pluralità dei ministeri e dei doni che rendono viva e dinamica la comunità cristiana.
  • La Pentecoste è la celebrazione dell’anima della Chiesa, cioè della sua unità nello Spirito che la forma e la sostiene.
  • La Pentecoste è la celebrazione dei sacramenti dell’iniziazione e della pienezza cristiana, il battesimo, la confermazione e l’eucarestia. In essi lo Spirito si effonde e trasforma l’uomo facendolo figlio di Dio.

La Pentecoste, con la simbologia del fuoco e del vento ci presenta un cristianesimo che è vita, che è pienezza, che è fermento.

Il salmo 104 proclama solennemente: “Mandi il tuo Spirito e rinnovi la faccia della terra”.

Le ossa aride dell’umanità (Ez 37) sono fecondate e diventano di nuovo vita, azione, amore.

Contro un atteggiamento spesso fiacco e sfiduciato il messaggio dello Spirito è un appello all’impegno, al fuoco.

“Sono venuto a portare il fuoco sulla terra e come vorrei che fosse già acceso” (Lc 12,49).

Don Emilio