10 GIUGNO 2018

Carissimi Parrocchiani,

dopo aver considerato il carattere di singolarità e di straordinarietà del rapporto amichevole che si instaura tra Davide e Gionata, è opportuno a questo punto porre attenzione ai passaggi più significativi dell’evolversi di questa amicizia.

Tra questi almeno tre meritano di essere ricordati: si tratta di tre iniziative di Gionata che sono state decisive per salvare la vita di Davide dalle intenzioni omicide di Saul.

La prima iniziativa consiste in un intervento di mediazione con il quale egli prende le difese dell’amico presso il padre. Lo invita ad abbandonare i propositi di nuocere a Davide considerando il fatto che è sempre stato leale nei suoi confronti e con la sua abilità militare gli ha permesso di riportare vittoria sui suoi nemici: “Non pecchi il re contro il suo servo, contro Davide, che non ha peccato contro di te, che anzi ha fatto cose belle per te. 5Egli ha esposto la vita, quando abbatté il Filisteo, e il Signore ha concesso una grande salvezza a tutto Israele. Hai visto e hai gioito. Dunque, perché pecchi contro un innocente, uccidendo Davide senza motivo?” (1 Sam 19,4-5).

Questa prima iniziativa ha un esito favorevole: infatti, il padre dà ascolto al figlio e abbandona per il momento il suo proposito di far del male a Davide.

Col passare del tempo, però, l’animo instabile di Saul ha nuovamente il sopravvento. Il re torna a covare sentimenti di gelosia e di astio verso Davide. Gionata, in questa situazione, offre all’amico una seconda prova di amicizia fedele e disinteressata.

Troviamo la narrazione dettagliata di tutto questo nel capitolo 20 del primo libro di Samuele. Si tratta di un testo molto bello e varrebbe la pena riportarlo per intero per coglierne tutte le sfumature. Data la lunghezza e dovendo contenere il nostro resoconto ci limitiamo a passare in rassegna le scene più significative.

La prima scena è costituita da un incontro tra Davide e Gionata. Davide in questo momento sta fuggendo: in tutta fretta ha lasciato Naiot di Rama per sottrarsi alle trame persecutorie di Saul e va in cerca dell’amico. A lui rivela tutta l’amarezza che ha nel cuore e gli svela il terribile sospetto che Saul voglia veramente la sua morte. Ecco alcune battute del dialogo che intrattiene con Gionata.

Che cosa ho fatto, che colpa e che peccato ho nei riguardi di tuo padre, perché attenti così alla mia vita?”. 2Rispose: “Non sia mai. Non morirai. Vedi, mio padre non fa nulla di grande o di piccolo senza confidarmelo. Perché mi avrebbe nascosto questa cosa? Non è possibile!”. 3Ma Davide giurò ancora: “Tuo padre sa benissimo che ho trovato grazia ai tuoi occhi e dice: “Giònata non deve sapere questa cosa, perché si affliggerebbe”. Ma, per la vita del Signore e per la tua vita, c’è soltanto un passo tra me e la morte”. 4Giònata disse: “Che cosa desideri che io faccia per te?”.  

Alla confessione di Davide fa seguito la piena disponibilità dell’amico a dargli tutto l’aiuto necessario perché abbia a mettersi in salvo. Siamo così alla seconda scena di cui riferiremo la prossima settimana. 

Don Luigi Pedrini