Carissimi Parrocchiani,
abbiamo lasciato Davide nella strana situazione di re eletto destinato a prendere il posto di Saul che vive la sua consacrazione nel nascondimento e nel segreto.
Questa situazione conosce una svolta radicale durante la guerra che divampa tra gli Israeliti e i Filistei nella valle del Terebinto. Lì infatti Davide, ancora ragazzo, pastorello sconosciuto, affronta il gigante Golia in uno scontro che lo vede vincitore e lo eleva ad eroe agli occhi di Israele.
Con questa vittoria incomincia per Davide la graduale ascesa che lo porterà ad essere un capo valoroso dell’esercito, capace di combattere per il suo popolo e di difenderlo dall’oppressione dei nemici.
Questo episodio è molto conosciuto ed è narrato nel capitolo 17 del primo libro di Samuele. Noi lo leggiamo e commentiamo così come la Scrittura ce lo offre quantunque si percepisca anche dalla semplice lettura che il suo iter di formazione deve essere stato piuttosto travagliato. Ne sono prova alcune incongruenze che si riscontrano, come fanno notare gli esegeti, nel capitolo soprattutto in rapporto a quanto già affermato riguardo a Davide. Così ad esempio in 16,18 lo si presenta come “forte e coraggioso, abile nelle armi”, mentre in 17,33 Saul dice a Davide: “Non puoi andare a batterti con lui: tu sei un ragazzo”; in 16,21-23 si dice che Davide viene condotto a Saul e “cominciò a stare alla sua presenza”, mentre in 17,55-58 la domanda che pone Saul: “Di chi è figlio questo giovane?” sembra far capire che egli non l’abbia conosciuto prima. Queste annotazioni che appaiono in contraddizione fra loro si spiegano considerando che alle spalle del testo ci sono diverse tradizioni orali che trasmettevano la memoria della vicenda di Davide. L’autore biblico ha valorizzato le diverse tradizioni non sempre riuscendo ad armonizzarle in modo coerente. Inoltre, come fa notare il Card. Martini, può essere che questo episodio riferito qui all’inizio del cammino di Davide, in realtà sia avvenuto più avanti. Se così fosse, la scelta dell’autore biblico di collocarlo qui è molto significativa se valer il principio secondo il quale un episodio biblico “quanto più è lontano dalle fonti, tanto più è vicino all’intenzione teologica dell’autore”. Nel concreto, questa collocazione manifesta il suo alto valore simbolico: rivela il coraggio e la sapienza di fede che animano il cuore di Davide.
Possiamo suddividere il racconto in cinque scene.: prima scena: “La sfida lanciata da Golia” (vv. 1-11); seconda scena. “Davide al pascolo con il gregge” (vv. 12-20); terza scena. “Davide va al campo di battaglia” (vv 21-30); quarta scena. “Due regalità si confrontano” (vv. 31-40); quinta scena. “Davide vince Golia con la fionda” (vv. 41-58). Le passeremo ordinatamente in rassegna.
Don Luigi Pedrini