Carissimi Parrocchiani,
dopo esserci soffermati sulla prima tipologia di preghiera che constatiamo in Mosè, quella più ricorrente cioè la preghiera di intercessione, consideriamo ora più in breve una seconda tipologia: la preghiera di supplica.
Uno dei testi più espressivi a questo riguardo lo troviamo nel capitolo 11 del libro dei Numeri.
Mosè udì il popolo che piangeva in tutte le famiglie, ognuno all’ingresso della propria tenda; l’ira del Signore si accese e la cosa dispiacque agli occhi di Mosè. Mosè disse al Signore: “Perché hai fatto del male al tuo servo? Perché non ho trovato grazia ai tuoi occhi, al punto di impormi il peso di tutto questo popolo? L’ho forse concepito io tutto questo popolo? O l’ho forse messo al mondo io perché tu mi dica: “Portalo in grembo”, come la nutrice porta il lattante, fino al suolo che tu hai promesso con giuramento ai suoi padri? Da dove prenderò la carne da dare a tutto questo popolo? Essi infatti si lamentano dietro a me, dicendo: “Dacci da mangiare carne!”. Non posso io da solo portare il peso di tutto questo popolo; è troppo pesante per me. Se mi devi trattare così, fammi morire piuttosto, fammi morire, se ho trovato grazia ai tuoi occhi; che io non veda più la mia sventura!” (Nm 11,10-15).
Siamo di fronte a una preghiera fatta davvero a cuore aperto e rivelativa del legame di familiarità e di intimità che si è instaurato tra Mosè e Dio.
Mosè confessa tutto il suo travaglio interiore. Si sfoga con Dio a motivo di un popolo che si lamenta e piange come fanno i bambini: quando non c’è il cibo chiede il pane; se gli si dà la manna vuole la carne. Non è mai contento e Mosè porta su di sé il peso di questa scontentezza. Per questo si rivolge a Dio. Ha bisogno che sia Lui a dargli la forza e ad alleviare il peso di questa responsabilità.
Egli esprime la sua supplica con un’audacia piena di coraggio e di rispetto allo stesso tempo: “Perché tratti così male il tuo servo?”.
La sua preghiera viene accolta ed esaudita. Al problema della carenza di carne Dio porrà rimedio concedendo le quaglie (Nm 11,31). Alla difficoltà dovuta al peso troppo gravoso per la responsabilità di guida del popolo di Israele Dio verrà incontro comandando a Mosè di costituire un senato di settanta anziani che condividano la sua responsabilità e lo aiutino nel dirimere le questioni sorte tra il popolo (Es 11,24-30).
Don Luigi Pedrini